Display MoreStamattina alle ore 8:00 noto per strada la solita routine stressante, gente che mette nella guida anche il suo stato d'animo "malato": precedenze non date, si inizia a sorpassare nelle semi curve e robe del genere.
Per quanto io il lunedì mattina non lavori, il sentimento di "sc∙∙∙o" è presente in me perché inizia la settimana, questo stress alla guida è molto piu accentuato nei giorni lavorativi, per molti sembra normale.
Fermo restando che non ho mai avuto passione per il lavoro che svolgo, mi rendo conto che stiamo peggiorando, anche perché credo che l'avvento di internet etc ha fatto venir fuori il meccanismo contorto dello schiavismo moderno e di pari passo la consapevolezza, quindi se prima si lavorava e non ci si poneva molte domande, oggi noto (anche nel forum) che se uno non è andato fuori di testa con ansia, stress insonnia già è un successo, anche qui come l'esempio sopra sembra apparentemente tutto normale che uno si faccia prescrivere ansiolitici, gocce etc.
Il punto che vorrei analizzare è l'assuefazione a tutto questo meccanismo, sembra normale che è così ma non lo è affatto.
O meglio per me non lo è, considerando che avrò altri trent'anni di lavoro davanti com'è che si può realmente invertire questa rotta?
Sto cercando almeno di trovare un assestamento a tutto questo ma non basta, perché uno può assestarsi quando vuole ma oggettivamente se il mondo va in una direzione come si fa?
Io credo che internet e la multimedialità in genere, se da un lato hanno, come dici tu, permesso di prendere coscienza di alcuni meccanismi sbagliati, siano dall'altro anche responsabili di questi meccanismi stressanti. Attraverso internet e l'automatizzazione di alcuni processi, alcune cose che prima venivano delegate a persone che le svolgevano con delle mansioni specifiche, adesso sono scaricate su di noi e si aggiungono a quelle che ci toccano per dovere. La scusa è che tanto si fa veloce, e così è un continuo aggiungere di attività su attività che diventano stressanti perché assorbono tutta la nostra energia e attenzione e sono insignificanti, cioè non aggiungono alcuna soddisfazione alla nostra vita.