Investire in formazione per passione e non per immediato scopo pratico

  • Oh beh allora ne vale la pena! Come ti stiamo dicendo penso più o meno tutti. Non hai grossi impedimenti né economici né di tempo sull'orario di lavoro.

    Certo non deve essere edificante tornare a casa e dover continuare a lavorare su faccende burocratiche, può dare l'impressione di non staccare mai dal lavoro. Non vedo proprio perché stai titubando, fallo, comincia e vedi come va. Per altro lo trovo molto spendibile con un po' di creatività sia nel tuo lavoro d'insegnamento sia fuori da quell'ambito.


    Prendi il tizio che sui social insegna Fisica ed ora ha un suo programma in tv, beh quello ha avuto davvero una bella intuizione. Alla creatività e al riarrangiare le nostre competenze e conoscenze non c'è mai limite, o forse uno solo: noi stessi. Buttati a capofitto in questa cosa senza pensarci troppo, male che va sospendi la frequenza del corso.

  • Mi piace insegnare, spiegare le mie materie, la soddisfazione di vedere che i ragazzi apprendono. Non sopporto la parte burocratica perché è insensata e deve essere svolta in tempi troppo brevi. Purtroppo la parte burocratica è diventata preponderante da qualche anno (insegno da vent'anni e inizialmente era minima) e sembra quasi più importante compilare registri e scrivere verbali che quello che facciamo in classe. Siccome tre anni fa ho cambiato scuola per avvicinarmi al mio luogo di residenza (prima ero pendolare) non escludo che sia proprio il clima di questo particolare istituto a risultarmi pesante.

    Ciao Zizifo, premetto che concordo con chi ti suggerisce di buttarti con il corso, non si sa mai, giusto? Che poi non ti si apra qualche occasione e, avendone i requisiti, tu non possa cogliere la palla al balzo, tanto più frequentando già l'ambiente.


    È passato un po' di tempo, ora come va? Alla fine propendi per il corso?


    La burocrazia è una piaga moderna e particolarmente nostrana.


    I ritmi dei lavori precedenti, che ti permettevano di staccare finito l'orario, riuscivi a reggerli senza uscirne troppo drenata, quindi nel tuo caso la soluzione penso sia cambiare, come ti hanno suggerito anche altri.


    Dare un po' la "caccia" a tempo perso a possibilità lavorative altre, che ti permettano di staccare a orario concluso.

  • Ciao Zizifo, premetto che concordo con chi ti suggerisce di buttarti con il corso, non si sa mai, giusto? Che poi non ti si apra qualche occasione e, avendone i requisiti, tu non possa cogliere la palla al balzo, tanto più frequentando già l'ambiente.


    È passato un po' di tempo, ora come va? Alla fine propendi per il corso?

    In generale non va bene, perché sono ancora più stanca e demoralizzata di 15 giorni fa quando ho aperto il thread. Non riesco ad avere la lucidità per pensare al futuro, ma nello stesso tempo non riesco a non pensarci e quindi sono in un loop malsano. Ho paura, perché ho un percorso lavorativo irregolare e non ho ben chiaro cosa esso comporti dal punto di vista della pensione. Non voglio commettere errori. Considerata la mia età ho una decina di anni per organizzare la mia vecchiaia. Non posso compromettere, inseguendo un'altra attività, la possibilità di avere un introito quando sarò troppo vecchia per lavorare ma neanche posso perdere la salute nel frattempo. Mi sono confrontata con dei colleghi che mi hanno confessato di aver scelto il part time per salvarsi dalla sensazione di essere travolti dalla scuola, ma io non credo di riuscire a sopravvivere con uno stipendio ridotto, sebbene abbia uno stile di vita molto frugale. Loro magari hanno qualche fattore di stabilità che li salvaguardi, io no. Devo contare solo su me stessa, ho un compagno che però è un free-lance, può guadagnare bene per qualche mese e niente per altri. Devo prendere una serie di decisioni non facili (vendo la casa di famiglia che è in un posto diverso da dove vivo adesso, oppure no perché è oggettivamente difficile trovare un compratore e potrebbe essere conveniente tornare a starci quando smetterò di lavorare? Riuscirei a riadattarmi a vivere lì? ...)

    Capisco che non va bene avere fretta di cercare soluzioni ma nello stesso tempo sono consapevole che sono cambiamenti che vanno preparati e temo di scivolare nella procrastinazione.

  • Secondo me il lavoro te lo devi assolutamente tenere, cercando magari di coltivare i tuoi hobby nel resto del tempo. Per le altre decisioni, la vendita della casa è un'opzione da considerare se intendi fare altro col ricavato, altrimenti puoi valutare un affitto, anche di quelli brevi, se la posizione lo consente, così da ricavare una seconda entrata. Valuta bene tutto e decidi.

  • Capisco, è una situazione un po' "incastrata". Praticamente, se ho capito bene, spendi tanto perché sei in affitto, ma non puoi stare nella casa di famiglia, sebbene vuota e tua, perché è distante da dove lavori.


    Se non ho frainteso la situazione :/ forse potresti mettere in affitto la casa di famiglia e ricavarne un introito che ti dia un po' di respiro.


    Oppure venderla (di solito entro due anni si riesce a vendere) e con il ricavato comprare una casa dove stai ora, se i prezzi sono compatibili. Così non staresti più in affitto, ma non perderesti il capitale immobiliare, semplicemente lo sposteresti geograficamente.


    Questo ti permetterebbe di essere meno frugale. Se davvero non ti conviene abbandonare il lavoro attuale per questioni pensionistiche, almeno l'essere meno frugale compenserebbe un po', permettendoti di concederti dei piccoli lussi come giornate alla spa o viaggi.


    Come ho scritto nella mia teoria sulla depressione in stile grafico cartesiano, aumentare le "good experiences" per far risalire un po' la curva dell'energia.


    Non so se potrebbe essere sufficiente per tenerti su discretamente per questi dieci anni che ti mancano alla pensione.

  • Secondo me il lavoro te lo devi assolutamente tenere, cercando magari di coltivare i tuoi hobby nel resto del tempo. Per le altre decisioni, la vendita della casa è un'opzione da considerare se intendi fare altro col ricavato, altrimenti puoi valutare un affitto, anche di quelli brevi, se la posizione lo consente, così da ricavare una seconda entrata. Valuta bene tutto e decidi.

    No, e con questo rispondo anche a garden, la casa non si può affittare perché ci abita mia madre anziana. In realtà, con il consenso di mia madre, stiamo già cercando di venderla perché il progetto sarebbe comprarne una più piccola per mia madre, che rimanga poi come punto d'appoggio per me e mia sorella quando lei non ci sarà più visto che comunque vorremmo mantenere un legame con il luogo d'origine. Però per vari motivi che qui ora sarebbe difficile spiegare a fondo, il primo dei quali è che è una casa antica esageratamente enorme, ci siamo rese conto che sarà difficile trovare un compratore. Per gli stessi motivi sarebbe anche difficile affittarla.

  • No, e con questo rispondo anche a garden, la casa non si può affittare perché ci abita mia madre anziana. In realtà, con il consenso di mia madre, stiamo già cercando di venderla perché il progetto sarebbe comprarne una più piccola per mia madre, che rimanga poi come punto d'appoggio per me e mia sorella quando lei non ci sarà più visto che comunque vorremmo mantenere un legame con il luogo d'origine. Però per vari motivi che qui ora sarebbe difficile spiegare a fondo, il primo dei quali è che è una casa antica esageratamente enorme, ci siamo rese conto che sarà difficile trovare un compratore. Per gli stessi motivi sarebbe anche difficile affittarla.

    Capisco comunque anche questo progetto ha senso, immagino venderesti la nuda proprietà. È solo questione di tempo e prezzo, tutto si vende.

  • Ho capito, se ci abita tua mamma allora è diverso. Non è così semplice, in effetti. Se davvero la casa è così grande, se si trova in una località turistica, si potrebbe pensare di trasformarla in un bed and breakfast. Tuttavia, una delle due sorelle dovrebbe viverci assieme alla madre per gestirlo. Inoltre, non so nemmeno se a tua madre sarebbe gradita o sgradita questa soluzione. Non so se è un tipo socievole che diventerebbe la "prima donna della casa" o se invece ne sarebbe infastidita.


    Comunque, sono idee un po' estreme. Volendo scendere nel mondo concreto, al momento non mi vengono in mente altre soluzioni. Ci penserò.


    Più che altro, è la questione pensionistica che ti lega un po' le mani, perché ormai ci hai già investito tanto.

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