La mia vita a rotoli, mi date qualche consiglio?

Quote from Ansiaperenne

Anche stanotte...

Si dorme domani...

Stanotte mi sembra proprio di morire, non sento neppure le gambe dall’agitazione...

Ho già preso xanax, fiori di Bach, ho provato a leggere un libro... sto peggio di prima!

Pagherei per poter tornare indietro nel tempo ed avere di nuovo una vita normale... questa non è vita!

Mi dispiace molto che tu stia passando nottate così. Purtroppo non è qualcosa che passerà da sé, serve che tu trovi le tue strategie e discuti con chi ti ha prescritto lo Xanax circa l'inefficacia del dosaggio che ti è stato dato.

Dici che vorresti tornare alla vita di prima, è un pensiero che spesso ho avuto/ho anch'io nei momenti peggiori, tuttavia è bene tenere sempre a mente che è proprio la vita di prima che ti ha portata a stare così e l'ansia non fa che indicarti qualcosa che dev'essere cambiato. Il sintomo arriva perché qualcosa nella tua vita non va bene da troppo tempo ed è parte del lavoro che dovrai fare scoprire cos'è e cambiarlo.

Un abbraccio.

Ciao Ansiaperenne, mi dispiace molto per questa situazione, so cosa vuol dire passare le notti insonni in preda all'ansia.

Penso che per allentare questa morsa le strategie siano due, complementari: la terapia antidepressiva - che ha effetti anche sull'ansia - ovviamente solo dopo consulto con uno specialista psichiatra, e il cambiamento delle tue condizioni di vita materiali, ri-discutendo con tuo marito questa situazione e la tua necessità di mantenere qualche spazio nelle tue giornate per te stessa. Non c'è niente di male, anzi, se tu ti ammali di insonnia e panico è un problema di salute, come se avessi la febbre. E la febbre si cura con la tachipirina e il riposo. Analogamente, tuo marito dovrebbe capire che anche a te serve "tachipirina e riposo".

Capisco esattamente la sensazione di avere un partner che minimizza, ma loro non possono arrivare a capire l'angoscia che si prova e tutte le sensazioni di contorno, fisiche e mentali. Anche io cerco di non svegliare la mia partner perché anche per lei sono cose irreali che non comprende. Un po' mi fa rabbia, dopo anni di sveglie nel cuore della notte chiedendo aiuto per un imminente infarto o ictus o paura di impazzire, anche loro diciamo si abituano. Senti il medico e aggiusta la dose di benzodiazepine, poi quando starai meglio metti in chiaro la situazione col tuo compagno. Te lo consiglio, ma io è 20 anni che vado avanti così e so che non potrà mai capire. Mi sta bene, me la vivo da solo come ho sempre fatto. Ciao e contatta il dottore.

Ciao, da ottobre 2021, a seguito di un incidente stradale, ho iniziato a soffrire di disturbo da stress post-traumatico. Il periodo più brutto della mia vita... ansia, ipocondria, malessere generale erano parte di me, tutti i giorni. Dopo 2 mesi dall'incidente, mi sono affidato a una psicologa che pratica EMDR. Dopo circa 2 anni, dopo aver tirato fuori 50 anni della mia vita, ho iniziato ad avere un netto miglioramento, senza l'ausilio di farmaci, solo prodotti naturali. Ad oggi rimane in me una fragilità emotiva, ma lo reputo un aspetto positivo, sento di aver migliorato la mia persona. Per la mia esperienza ti consiglio la psicoterapia, magari la situazione attuale è legata ad esperienze vissute in passato che possono incidere sul tuo malessere. Buona fortuna... un abbraccio.

Quote from Ansiaperenne

Ciao a tutti.

Ho 34 anni e sono mamma di due bimbi, il più piccolo di 8 mesi. Sono una libera professionista, fino a qualche mese fa felice e soddisfatta della propria vita nonostante gli impegni e le responsabilità. Da marzo però l’ansia si è impadronita di me e sto vivendo momenti che non avevo mai vissuto prima d’ora. Mi manca l’aria, ogni centimetro del mio corpo sembra paralizzarsi in attesa che succeda ciò che di più brutto possa accadere.

La mia paura più grande è che accada qualcosa che mi allontani dai miei figli.

Il problema è che l’ansia arriva sempre alla stessa ora: la sera quando vado a letto. Non riesco a dormire fino a notte fonda o all’alba quando ormai il piccolo si sveglia per mangiare, con la conseguenza che la stanchezza non mi fa essere efficiente come dovrei.

Ho abbandonato tutto il resto, non esco più con un’amica, non vado in palestra. Casa-lavoro-lavoro-casa, d’altronde essendo già mio marito fin troppo assente qualcuno deve pur occuparsi dei pargoli.

Nell’ultimo anno la mia vita è molto cambiata, la storica babysitter ci ha abbandonato quando il piccolo era appena nato e così mi sono ritrovata da sola con due bimbi e la necessità di rientrare a lavoro, dove ho combinato, non lo nego, qualche danno a causa della distrazione.

La mia ansia dipende da mio marito.

Le scelte che ha fatto nel corso degli ultimi anni al fine di seguire le sue passioni, mi hanno letteralmente svuotata fisicamente e psicologicamente perché i miei impegni sono raddoppiati essendomi sobbarcata anche i suoi ed ora la vita mi sta presentando il conto.

Ho paura di morire, di non essere una buona madre e di essere un pessimo professionista.

Imputo tutto ciò a mio marito verso il quale provo tanta rabbia, tanto che ciò mi impedisce di averlo vicino senza provare un senso di rifiuto.

Anche questo sentimento nei suoi confronti mi appare nuovo. Quando l’ho conosciuto ero impegnata da anni in un’altra relazione, ho attraversato tempeste per potergli stare accanto ed ora vorrei non averlo mai fatto se non fosse per i nostri piccoli.

Ho paura di non riuscire ad uscire da questa situazione. Qualche esperienza simile?

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Io per prima cosa la smetterei di autofustigarmi...tu fai anche troppo, sei bravissima a tenere tutto in piedi, forse pretendi tropo da te stessa e dagli altri, forse sei troppo perfezionmista (lo so le sensazioni che provi perchè anch'io sono un ultro perfezionista, con l'aggravante di non aver voglia di fare nulla se non quello che mi garba...ma il mio è un caso disperato, io oramai sono al passo di addio che spero arrivi presto , mentre tu hai ancora tanto da dare e da fare ).

Per il resto forse bisogna essere un pò fatalisti...si fa quel che si può...cominciando a capire che le tue paure sono infondate (sono sicuro che da come scrivi sei un ottima madre ed una eccellente professionista, quando ci si stanca anche i migliori perdono colpi)

Un sostegno da un bravo psicologo che ti aiuti a vedere le cose in maniera più razionale potrebbe essere una buona scelta. In bocca al lupo e tante belle cose