Ciao a tutti.
Poiché il rapporto con il mio unico genitore ossia mio padre è stato carente per molti anni, a tratti persino assente, mi trovo a non sapere quali cose normalmente si condividono con i genitori e quali no.
Con mia mamma il rapporto era molto aperto, eravamo molto affezionati e spesso non serviva nemmeno che gliele dicessi le cose perché lei le intuiva.
Ma mio papà non è così.
Io sono adulto, ho superato i 30 anni ma ho ancora moltissime difficoltà ad aprirmi con lui.
La prima riguarda il lavoro: ho molta paura di farlo arrabbiare o di deluderlo e quindi ometto completamente d'informarlo su eventuali problemi (lui crede persino che io lavori in un posto diverso da quello reale).
Poi c'è la salute: se provo a confidargli come mi sento lui assolutamente non capisce. Si preoccupa e tanto ma lo fa in un modo sbagliato che mi fa sentire peggio. Io mi chiudo e finisce che ci scontriamo e dopo questi scontri non ci sentiamo per giorni.
Stessa cosa condividere un'idea o un'iniziativa: mi smonta attaccandosi a cose a volte sensate, altre volte che sembrano inventate pur di farmi desistere e quindi non doversi impegnare (se gli chiedo aiuto per fare qualcosa). Trova tutti i lati negativi. Se si tratta di una cosa bella e che mi carica positivamente, per esempio un successo, addirittura non mi fa nemmeno i complimenti e non ha la minima contentezza per me ma diviene freddo e mi fa elenco delle cose che secondo lui non vanno.
Amici e relazioni non gliene parlo perché lui è molto ansioso (teme che io resto solo) e percepisco questo interessamento come invadente.
Insomma aprirsi con lui e cercare di avere un rapporto migliore è difficile.
Non so cosa è logico raccontargli e cosa tenere per me, né so quanto seguire i suoi consigli.
Voi cosa condividete con i vostri genitori e come reagite se vi trovate in aperto contrasto?