Perché la gente è st****a ma poi fa beneficienza?

  • Chi dona il sangue ma poi ignora un'auto in panne sul ciglio della strada.

    Chi adotta un bambino a distanza ma poi finge di non sapere che il vicino ha problemi.

    Chi si sacrifica per il bene comune ma poi storce il naso se un parente sul lastrico gli chiede 100 euro.

    Chi si emoziona e applaude iniziative filantropiche ma poi giudica a priori chi è diverso dagli altri.

    Chi fa grandi discorsi sulla correttezza e i diritti e l'onestà ma poi frega il collega.

    Chi dona gli organi ma poi non sa donare una parola di conforto.


    Non so se è pura ipocrisia, idiozia, leggerezza umana, pigrizia, scarsa elasticità mentale... Voi cosa ne pensate della mia riflessione?

  • E' l'ipocrisia e la scarsa elasticità mentale.

    Questo tipo di personaggi se votano votano un determinato partito politico che non dirò, ma si può facilmente intuire qual è. ;)

    Parli di scarsa elasticità mentale e poi incaselli le persone in base al voto ad un partito politico :D.

    Tutto ciò è favoloso.

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • E' l'ipocrisia e la scarsa elasticità mentale.

    Questo tipo di personaggi se votano votano un determinato partito politico che non dirò, ma si può facilmente intuire qual è. ;)

    Se alludi al PD anche io trovo che sia ormai un monumento all'ipocrisia radical chic, ma ti posso assicurare che anche tanti militanti del centro destra indulgono in opere di beneficenza.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Forse io ho un periodo di cinismo verso l'essere umano, ma noto questi comportamenti.

    Secondo me la voglia di fare del bene c'è ma anche quella è a distanza di sicurezza, oppure dev'essere nella forma e nei modi decisi da chi la fa.

    Non deve intaccare la quotidianità e modificarla, ecco.

  • E' un po' la storia del fare del bene per meritarsi il paradiso. L'altro andrebbe aiutato perché in ultima analisi "te stesso"; ma questo non è un passo facile per l'essere umano che vive una realtà ostile dove l'altro appare come un estraneo o spesse volte pure come un nemico.


    Quindi l'aiuto parte dalla simpatia personale o si rivolge verso cause che si condividono. Detto ciò, la beneficienza è sempre meglio di nessun aiuto... però sì, viene molto sottovalutato l'unico aspetto che effettivamente potrebbe rendere una società migliore (se venisse applicato da tutti): partire con l'aiutare chi è vicino a noi, anche un famigliare in difficoltà. Preferiamo delegare il miglioramento della società a delle organizzazioni alla politica, ecc. Oppure preferiamo spiegare al prossimo come dovrebbe essere il mondo, qual è la cosa giusta da fare, piuttosto che confortare dove ce n'è di bisogno.

    "vi teniamo per mano in questo sentiero di incertezza" Dali - :hibiscus:

  • Chi dona gli organi ma poi non sa donare una parola di conforto.

    "Oh, sono in dialisi, meno male che ci sei tu che sei venuto a trovarmi e a raccontarmi quanto è bella la vita, il sole, il mare e bere 2 litri d'acqua al giorno! Pensa, che invece prima di te era passato uno s∙∙∙∙∙o che voleva donarmi un rene!"

    Viva gli s∙∙∙∙∙i :|

  • Perché tutte le azioni che hai elencato che precedono i "ma poi" possono essere mostrate in società allo scopo di ricevere pubblica lode e considerazione. Il focus in questi casi è su di sé e sulla propria immagine pubblica, non su chi viene aiutato.

  • "Oh, sono in dialisi, meno male che ci sei tu che sei venuto a trovarmi e a raccontarmi quanto è bella la vita, il sole, il mare e bere 2 litri d'acqua al giorno! Pensa, che invece prima di te era passato uno s∙∙∙∙∙o che voleva donarmi un rene!"

    viva gli s∙∙∙∙∙i :|

    È logico che il rene è più importante della parola di conforto, ma il focus qui non è su chi necessita di un trapianto, bensì sull'incoerente comportamento di chi potrebbe aiutare qualcuno anche senza fare qualcosa di miracoloso.

  • La gente e' libera di fare beneficenza come gli pare, e quindi allo stesso modo e' libera di fare la s∙∙∙∙∙a come gli pare. Per quale motivo dovrebbe esserci una coerenza? Non esiste nessuna persona coerente nella vita, perche' la coerenza dipende dai punti di vista. Se Oltre_la_rupe descrivesse esattamente tutti i dettagli della sua vita, troveremo sicuramente una grande quantita' di incongruenze su cui insultarlo.


    Mi viene in mente un esempio a caso. Oltre_la_rupe, sei andato a votare negli ultimi anni? Se sei andato a votare, sei incoerente: infatti ti lamenti dell'incoerenza, e poi voti politici che sono incoerenti. A meno che non mi dici che hai votato politici coerenti, in tal caso dimmi chi hai votato che sono curioso.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

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