È stato ritrovato il corpo di Giulia

Mi dispiace molto.

Eh sì, ti ho pensato, è accaduto nella zona in cui vivi.

Purtroppo il finale era già scritto, ormai quando si sentono queste notizie di "sparizioni" c’è poco spazio per la speranza.

Un dolore enorme per una ragazza di 22 anni solare e con tutta la vita davanti che viene uccisa brutalmente da chi diceva di amarla.

È sempre più urgente un’educazione affettiva e sentimentale, non è possibile continuare in questa maniera, da inizio anno sono già decine le donne vittime di femminicidio. Solo impotenza.

Mi hanno colpito le parole del padre di lui, sicuramente dette in buona fede quando ancora si sperava in un ritrovamento: "la amava troppo".

Questa esternazione, spontanea, quasi un lapsus, trovo sia emblematica di come l'amore per la maggior parte delle persone si esprima attraverso l'attaccamento, l'ossessione e il possesso. Quando si vede una persona stare male e patire perché ha perso l'amato/a, non è, come invece dovrebbe essere considerata -al fine di aiutarla e sostenerla in tale percorso- qualcuno che sta vivendo la fisiologica delusione di quell'amore fittizio (appunto l'attaccamento), ma è un figlio, un fratello, o un amico che "soffre per il troppo amore" che fra le righe vuol dire "poverino/a": da questo compatimento che non ha alcun indirizzo educativo e formativo per la personalità nasce l'impotenza, dall'impotenza la rabbia e poi tutto il resto.

Dall'altro lato non mi conforta neanche la narrazione che si prefissa di combattere questi fenomeni o riempire il vuoto cosmico educativo e morale in cui versiamo: in tutti quei salotti con gli psicologici e gli psicoterapeuti (i nuovi Gesù Cristo ascesi in terra a infonderci di verità scientificah) che scrivono libri da spiaggia o fanno informazione in rete con le loro rubriche a caratteri cubitali "il narcisista maligno" - "nella mente del narcisista", etc, vi è un altro tipo di violenza oltre che una visione assolutamente parziale del problema.

Viviamo in una società violenta che inneggia alla violenza h24 in maniera occulta e socialmente accettata ma ce ne accorgiamo solo quando scappa una vittima.

Negli ultimi anni sono successi due casi simili nei posti dove sono cresciuta. Uno è stato un femminicidio classico da parte dell'ex, ma quello che veramente mi sconvolse fu un uomo che ammazzò la famiglia e si suicidò in pubblico.

Quell'uomo aveva problemi da anni, lo sapevano tutti, polizia compresa, per lui non c'era nessun posto in nessuna struttura.

Il sistema non è stato in grado di aiutarlo né di contenerlo proteggendo gli innocenti.

Non è una questione di educazione è l'intera società al collasso e il menefreghismo assoluto che ne consegue.

È questione anche di educazione.

Se uno è sociopatico l'educazione la usi come soprammobile.

Tutti ci speravano, ma purtroppo si sapeva quale sarebbe stato il finale...

Quote from giuseppex

Se uno è sociopatico l'educazione la usi come soprammobile.

Va bene ragazzi, facciamo finta che non esistano migliaia di persone che non hanno una minima base di educazione affettiva, che non sono in grado di reggere un "no" o la frustrazione di vedere andarsene una persona che concepiscono come un loro possesso. Persone immature che non sanno cosa significhi amare, e che cosa sia il libero arbitrio e il rispetto. Allora possiamo lavarcene le mani perché tanto è psicopatico e dunque non avremmo avuto possibilità di manovra? È la nostra società che è malata.

Educazione è anche far si che una famiglia si renda conto di come è il figlio, e che dunque possa intervenire per tempo. Invece che dire "l’amava troppo".

Mi spiace ma il tuo ultimo commento lo trovo davvero miope.

Quote from giuseppex

Se uno è sociopatico l'educazione la usi come soprammobile.

Sociopatici si diventa, non si nasce. Quindi il punto è che qualcosa è andato storto nella sua vita al punto da rendere la mente disturbata.