Sono disperata e sto perdendo il controllo di me stessa

Quote from cincikira

Volevo aggiornarvi sul mio attuale stato emotivo. Dopo aver raggiunto l'apice della disperazione, sperimentando per la prima volta in vita mia attacchi di panico, qualcosa dentro di me ha detto basta.

Una volta toccato il fondo, mi è salita una rabbia incontrollabile per ciò che stavo vivendo e ho deciso che non avrei più permesso alla mia mente di tirarmi ancora più in basso.

Così ho cominciato ad affrontare "punto per punto" le preoccupazioni. Analizzandole maniacalmente per giorni ho realizzato lentamente che bisognava ridimensionarle e poco alla volta, ci sono riuscita. Questo non vuol dire che siano sparite, ma non hanno più il totale controllo di me. Non le ignoro, non le nego ma nemmeno le alimento più prestando loro la mia attenzione.

Le ho focalizzate come delle persone fastidiose (di cui non gradisco la presenza) sedute in sala d'attesa. Sono lì, ogni tanto le guardo, ma non mi interessa il fatto che stiano aspettando me. Non gli dedicherò più attenzione ascoltandole, ne proverò a cacciarle. Le lascerò in perpetua attesa fino a quando decideranno di andarsene.

Mi sono autoconvinta (credo per sfinimento) che il mio stato d'animo non cambierà il corso degli eventi, passati o futuri che siano. Quindi è inutile annegare nel malessere/disperazione per ciò che non posso controllare. Quello che posso fare è affrontare la giornata e preoccuparmi una volta che i problemi si palesano realmente.

Ascoltare le emozioni per un periodo di tempo limitato senza permettergli di monopolizzare la mia vita.

Impiegare le energie in maniera funzionale restando collegata al presente, facendo diverse attività tra cui correre, passeggiare, leggere, senza forzare nulla. Apprezzare ed essere grata per le piccole cose della giornata.

Concedermi ciò che mi piace almeno 10 minuti al giorno.

È un lavoro molto faticoso, ma ce la si può fare. Come in tutte le cose il tempo e la costanza sono fondamentali, per cui ci sto mettendo tutte le energie possibili.

Tutto questo lo scrivo nella speranza che possa essere utile a più persone possibili

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Ognuno ha le sue strategie, se questo ti ha aiutato ottimo continua così

Ciao cara,

Ho letto la tua storia e alla luce di quello che scrivi e del tuo vissuto posso davvero comprendere come ti senti e ti abbraccio, seppur virtualmente.

Concordo con quanto letto nei commenti, non smettere mai di comunicare i tuoi sentimenti, hai un compagno che da quello che scrivi ti sostiene e ti sta vicino, affida anche a lui la tua vulnerabilità. Non sei sola ad affrontare tutto questo, ed è una grande fortuna.

Hai ripreso con la terapia? Con questi sintomi sempre più invalidanti sarebbe un lavoro prezioso quello di sgarbugliare la matassa e provare a sviscerare le tante cose pensanti che ti sono successe negli anni, e anche i cambiamenti di vita che hanno portato ad esacerbare l'ansia (il trasloco). Coraggio, è vero che ogni periodo buio è destinato a finire e niente rimane immutato e immutabile.