Educare la mente ad essere silenziosa

  • O anche educare la mente ad essere al servizio e non essere padrona...


    Allora prendo spunto da un post di qualche anno fa dell'ottima Cecilia84 (peccato che scrive poco, ogni suo post qui è un diamante), questo:



    Per dire che forse a mio giudizio le mie problematiche psicologiche derivino da questo.


    Allora veniamo al dunque... in un altro thread dove si discuteva del doc è venuto fuori che il pensiero crea la realtà... sbagliato è la coscienza! :)


    Juniz Ma ammettendo che il pensiero crei il tutto, il problema è il pensiero per l'appunto...

    Quello che voglio dire è che se il pensiero è troppo invasivo tu sei dominato da esso e ciò non è una cosa buona, perchè esso ti stanca la mente, il fisico, ti annulla in tutto e non solo.


    Quando lasci correre la tua mente che lavora a 3000 giri ti blocca in qualsiasi cosa, da una scelta lavorativa, a fare una visita medica, a comprare qualcosa, a visitare qualcuno, ad uscire, tutto in pratica. Per fare un esempio ti invitano ad una festa importante ti partono pensieri contrastanti: si ci vado mi diverto, non non ci vado c'è quello e quell'altro che mi stanno sulle balle... ma forse ti mettono a sedere lontano da loro... no i posti non sono prestabiliti... o si... o no... ma poi che si mangia li... e se mi fa male... e se non ci vado il mio amico si offende... e chi se ne frega... no in realtà è meglio non deluderlo mi può servire per altri scopi... quali altri scopi... lascia perdere... ed il vestito... non so il tema della festa... andrò solo a fare figuracce... se ci andrò mi pentirò... non mi piace il locale... in quel giorno forse non mi andrà di parlare.


    Tutti questi pensieri si accavallano fino alla decisione finale prima dell'evento andando in loop tipo AI impazzita. ^^

    Finisce che se ci vado poi mi pento, se non ci vado mi pento uguale.

    Figuratevi poi in abito lavorativo dove stanno in ballo anche i soldi... lasciamo perdere, forse per me è meno faticoso scalare l'Everest con una palla al piede.


    Questa è una vita ostaggio della propria mente ultra-pensatrice. La mia vita :cursing:

    Ora io vorrei addestrare o fare in modo che la mia mente lavori in maniera moderata e non fuori giri mandandomi in corto.

    In quel thread si è discusso del cibo ma il cibo è comunque poco determinante, ci vorrebbe qualcosa di più incisivo, io ho già pensato a dei rimedi erboristici (quali essenze poi è da vedere) o anche la psicoterapia, ma essa funzionerebbe su di me?

    Questo io non creto! (cit)

    Quindi gli psicofarmaci?

    Bah...

    Comunque alla fine secondo voi è possibile che menti troppo pensanti tarpino le ali, frenino o blocchino la vita?

    Voi avete questo problema? E se si come avete risolto?



    P.S. Per farvi ridere: per pensare di scrivere questo thread ci ho messo più di una settimana non sapendo come impostarlo, come cercare di farmi capire, cosa chiedere. Poi la paura che non verrà calcolato ed ho chiesto a vuoto.

    Insomma questo è.

  • Allora veniamo al dunque... in un altro thread dove si discuteva del doc è venuto fuori che il pensiero crea la realtà... sbagliato è la coscienza!

    Uhm aspetta giuseppe :)


    Sono andata a cercarmi il thread perché non ricordavo. La coscienza è un'osservatrice impersonale, come scrissi, è il sentire di essere, ciascono di noi potremmo dire è una coscienza soggettiva che si percepisce separata da una realtà cosidetta esterna. La coscienza non ha pregiudizi, filtri, opinioni. E' un concetto un po' ineffabile, e non a caso il dibattito mi sembra sia aperto a riguardo.


    La realtà che invece crea il pensiero è una realtà colorata da giudizi, opinioni, credenze, convinzioni. Quando il pensiero non è educato ed è preponderante, l'identificazione con tutte le sue distorsioni è molto forte: un esempio era il DOC e relativo pensiero magico.


    Quello che voglio dire è che se il pensiero è troppo invasivo tu sei dominato da esso e ciò non è una cosa buona, perchè esso ti stanca la mente, il fisico, ti annulla in tutto e non solo.

    Sì è così.


    Comunque alla fine secondo voi è possibile che menti troppo pensanti tarpino le ali, frenino o blocchino la vita?

    Voi avete questo problema? E se si come avete risolto?

    Anni fa ho sofferto molto in tal senso. Da premettere che nasco come soggetto fobico con tendenze alle problematiche alimentari (non anoressia/bulimia, ma problemi legati alle somatizzazioni ansiose che si attaccavano al tratto digerente, paure di stare male con conseguente selettività alimentare). Per dirti già a 13 anni avevo fortissima selettività alimentare e non riuscivo a distinguire il mal di pancia (o la nausea) ansiosa da quello che era invece un problema fisico, ero capace di mangiare minestrina giorni convinta di avere problemi di stomaco o di intestino, le mie somatizzazioni erano così forti da trasformarsi in sintomi per me reali. Ovviamente imbottita senza pietà di farmarci, anche pesanti, dalla sanità pubblica. Tagliando corto: in queste condizioni e senza alcun trattamento terapeutico cresco con mille disfunzioni mentali e divento ossessiva. Tiro a campare (togliendo i farmaci da sola, ma tralasciamo, ero adolescente) fino ai 21 anni quando (l'Altissimo sia sempre ringraziato) incontro una terapeuta cognitivo-comportamentale che mi farà respirare almeno un po'. Non risolvo, ma respiro.


    A 26 anni a causa di situazioni contingenti (problemi sentimentali) la mia ossessività esplode in tutta la sua potenza, per non parlare della depressione. Inizio a diventare un po' pazza, sono così ossessiva e fuori dalla realtà che ho paura di tutto. Arriva la derealizzazione e la depersonalizzazione.


    Scarico del materiale in rete con gli esecizi di cognitivo-comportale e comincio così a gestire i pensieri e respiro di nuovo un po'.


    Qualche anno dopo (l'Altissimo sia sempre ringraziato) l'incontro con la psicologia tipo mindfullness e le pratiche spirituali quali meditazione, osservazione dei pensieri, contatto con il corpo tramite la respirazione, etc a cui mi dedico qualche anno in solitaria (mai partecipato a gruppi o altro). Mentre in parallelo mi studio le filosofie varie (buddhismo) etc.


    Sono stati due anni così ma particolarmente intensivi: nel senso che tutto il mio tempo libero era totalmente dedicato a questo (mi appassionava fra le altre cose). Nel frattempo ho migliato lo stile di vita (ma è ancora tanto da migliorare perché fumo e vorrei mangiare meglio)


    Oggi non pratico più meditazione (e sbaglio perché dovrei) però ho 'automatizzato' l'osservazione dei miei pensieri, ad esempio evito di nutrire pensieri inutili, le erbacce insomma, il giudizio (di cui un tempo ero permeata) si è ridotto molto, in generale mi sento più amorevole e disponibile. Un tempo ero capace di pensare e rimuginare all'infinito, oggi, istintivamente mi isolo e leggo qualcosa di spirituale e mi calmo. Noto che è diminuito drasticamente l'interesse nel guardare film o serie tv (magari stupide), mi stancano, quando ho tempo libero lo dedico tutto a cose che mi nutrono, sono diventata allergica ai contenuti violenti, stupidi e che inducono a pensare negativamente. Certo alcune problematiche rimangono latenti e ci sono momenti in cui la mia mente va a manetta, specie in vista di qualcosa che mi genera ansia, capita. Ma la mia forma mentis è molto cambiata rispetto a qualche anno fa.

  • Se ti interessano queste cose consiglio l'autore Salvatore Brizzi, trovi tanto i suoi libri quanto i video sul tubo, va preso con le pinze a mio avviso perché è molto fantasioso diciamo, ma in generale ha tanto di buono su questi temi. C'era anche un altro autore che completava bene le idee del Brizzi, ma ormai si è inabissato e non ci sono più i suoi video sul tubo, per cui amen.

  • Per prima cosa ti esprimo solidarietà per quello che hai passato a causa di questa problematica.


    Seconda cosa quello che voglio chiederti è se questi tuoi rimedi che ti stanno facendo trovare la quadra funzionino su tutti oppure la soluzione deve essere individualizzata in base alla personalità, temperamento, vissuto ecc ecc.

    Ma credo di sapere già la risposta.

    Comunque al di la del fatto che sono arrivato a questa conclusione (mente non "silenziosa", la mia) grazie ad alcuni thread e riflessioni sul forum, ci tenevo a dire per essere più completo nel ragionamento che ho anche ricordato che anni fa (anni 2000) mia madre aveva comprato al supermercato (quindi roba commerciale ergo niente di che) un prodotto erboristico per calmare in generale...ed era il biancospino. Ebbene aveva funzionato perchè in quelle 2 settimane che l'ho preso avevo la mente molto più rallentata e mi sentivo più "leggero", più sciolto...non mi frullava e rifrullavano pensieri su pensieri, quindi per me era meglio. E di più, la certezza che quel prodotto funzionava era anche che la libido si era ridotta pesantemente...quindi l'efficacia c'era. Il problema era diventato che poi quel biancospino di quella marca non l'ho più trovata da nessuna parte, ed ho dovuto utilizzare altre marche ma l'effetto di quella marca li non c'è più stato. Poi forse anche l'età influisce non so, il corpo si modifica...ma non ho mai dimenticato quello stato, la mia mente era più libera, serena, "leggera".

    Era un buono stato e forse anche il desiderio ai minimi per me non era un male, anzi...


    In ultimo...si è vero tu qui sei tra i pochi davvero sempre disponibili ed accoglienti, e noto nei tuoi post (come anche in quelli di Cecilia84) una calma e serenità solida e sostanziosa...

    Se ti interessano queste cose, consiglio l'autore Salvatore Brizzi, trovi tanto i suoi libri quanto i video sul tubo, va preso con le pinze a mio avviso, perché è molto fantasioso diciamo, ma in generale ha tanto di buono su questi temi. C'era anche un altro autore che completava bene le idee del Brizzi, ma ormai si è inabissato non ci sono più i suoi video sul tubo, per cui amen.

    Non lo conosco, ma sicuramente approfondirò.

    Grazie :thumbup:

  • Per prima cosa ti esprimo solidarietà per quello che hai passato a causa di questa problematica.

    :folded_hands:


    Seconda cosa quello che voglio chiederti è se questi tuoi rimedi che ti stanno facendo trovare la quadra funzionino su tutti oppure la soluzione deve essere individualizzata in base alla personalità, temperamento, vissuto ecc ecc.

    Ma credo di sapere già la risposta.

    Di base penso che la mindfulness possa giovare su tutti, ma è anche vero che vi sono casi in cui la persona non è pronta o necessita di un aiuto che sia più in linea con il suo livello di coscienza. Per dire se mi avessero parlato dieci anni fa di mindfulness o di meditazione avrei pensato che sono tutte cavolate ignorando che gli esercizi di rilassamento insegnatomi dalla mia terapista (formata in cognitivo-comportamentale) sono anch'essi una forma di meditazione e disentificazione dai pensieri, ma a parte questo non avrebbe funzionato in quel momento. Quindi non c'è una soluzione migliore o peggiore, dalla mia esperienza posso dire che la soluzione migliore è quella che si adatta meglio alla comprensione del soggetto in quel dato momento. In alcuni casi può essere la psicoterapia il modo migliore che una persona necessità per comprendere di più se stessa.


    Personalmente ho fatto poca mindfullness nel senso più legato al ''benessere della persona" ed è stata una breve fase di passaggio, perché immediatamente mi sono immersa nella ricerca filosofica quindi ho proseguito le meditazioni e l'autoconoscenza più da ricercatrice che si poneva domande sul perché della sofferenza e che cercava di capire il senso della vita. Devo moltissimo alle pratiche sul respiro o sul porre l'attenzione al corpo: non mi ero accorta di vivere in stati di tensione costante né ero conscia della paura che avevo dentro pensando che l'ansia fosse solo quella che si manifestava in maniera evidente. In realtà la paura mi accompagnava in moltissime situazioni e circostanze, quando uscivo, quando parlavo agli altri, ma questo stato di disagio lo consideravo la normalità, però a queste concezioni sono arrivata tramite un'evoluzione soggettiva e quindi relativa al mio percorso.


    Il libro che per me ha segnato il passaggio a una visione più spirituale ma pratica e a mio avviso comprensibile a tutti è "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle: che peraltro è una delle letture più consigliate a riguardo. Un libro in gran parte dedicato alla mente e che secondo me può rispondere alle tue domande.


    Comunque al di la del fatto che sono arrivato a questa conclusione (mente non "silenziosa", la mia) grazie ad alcuni thread e riflessioni sul forum, ci tenevo a dire per essere più completo nel ragionamento che ho anche ricordato che anni fa (anni 2000) mia madre aveva comprato al supermercato (quindi roba commerciale ergo niente di che) un prodotto erboristico per calmare in generale...ed era il biancospino. Ebbene aveva funzionato perchè in quelle 2 settimane che l'ho preso avevo la mente molto più rallentata e mi sentivo più "leggero", più sciolto...non mi frullava e rifrullavano pensieri su pensieri, quindi per me era meglio. E di più, la certezza che quel prodotto funzionava era anche che la libido si era ridotta pesantemente...quindi l'efficacia c'era. Il problema era diventato che poi quel biancospino di quella marca non l'ho più trovata da nessuna parte, ed ho dovuto utilizzare altre marche ma l'effetto di quella marca li non c'è più stato. Poi forse anche l'età influisce non so, il corpo si modifica...ma non ho mai dimenticato quello stato, la mia mente era più libera, serena, "leggera".

    Era un buono stato e forse anche il desiderio ai minimi per me non era un male, anzi...

    Personalmente non sono tanto pro all'uso di integratori e/o calmanti in generale come soluzione univoca, a mio modo di vedere vanno presi per quel che sono, ovvero dei sostegni in caso di necessità: peraltro avendo una sorella farmacista (e con i suoi crucci di cui ho parlato in altri contesti) a casa mia di integratori per rilassarsi o per l'ansia ne sono passati di ogni ordine e tipologia ma io non ne ho mai presi proprio perché non credo nel loro potere risolutivo, tranne la tintura madre di valeriana nei periodi più complicati.


    In generale a casa mia le benzodiazepine non mancano per due motivi: le devo assumere saltuariamente come terapia quando la sindrome premestruale mi causa attacchi d'ansia ma non hanno origine mentale ma ormonale, il secondo motivo è che non sono integralista e penso che soggetti con un trascorso come il mio che hanno vissuto nell'ansia a livelli invalidanti per anni debbano averle a portata di mano. E infatti il mio medico concorda e me li prescrive.


    Dal canto mio posso dirti: se trovi un prodotto valido come sostegno nei periodi intensi ben venga ma anche le erbe sono 'sostanze' la differenza la fa la dose e il tempo di somministrazione, sono innocue ma relativamente; vale la pena di usare le risorse che abbiamo già dentro di noi: la mente si può educare, certo ci vuole tempo per sradicare (ad esempio) l'abitudine alla ruminazione o all'ossessione, ma credo sia possibile. Tranne casi divenuti disturbi cronici (penso al doc) per cui bisogna fare un percorso terapeutico.


    In ultimo...si è vero tu qui sei tra i pochi davvero sempre disponibili ed accoglienti, e noto nei tuoi post (come anche in quelli di Cecilia84) una calma e serenità solida e sostanziosa...

    Ti ringrazio e da quel che ho letto di te mi sembri una persona che ha buone abilità di mediazione sociale (ripenso al Thread dove mi hai chiesto se mi parevi neurodiverso) ciò mi induce a pensare che i tuoi problemi (intendo anche la mente che non si ferma mai) siano più legati al vissuto che ad altro.

  • La mia psicologa parlava di "ruminazione". Io descrivevo il meccanismo come una reazione a catena mentale infinita che consumava tantissime energie, soprattutto di notte.


    Sono riuscita a mettere una distanza tra me e i miei pensieri dopo alcuni anni di psicoterapia e non ho più sofferto nemmeno di insonnia. Ovviamente quello è stato un percorso ben più ampio e complesso e la ruminazione era una parte dei problemi affrontati.


    Sulla base della mia esperienza mi sento di lasciarti alcuni suggerimenti pratici, da provare se vuoi:

    - scrivere: scegliere un orario fisso al giorno, una durata molto limitata (per me erano le 18, per 15 minuti) e poi costringersi, durante la giornata, ad ogni pensiero che viene, a fissarlo mentalmente e poi rinviarlo all'orario prestabilito. Per me è stato utile per preservare le energie mentali e riuscire a fare altro.

    - fare attività fisica con attenzione al corpo, all'attività del cuore, del polmone, dei quadricipiti (io vado in montagna ma si può applicare a tutte le altre attività). Lo sforzo è quello di entrare in sintonia con il corpo, ascoltarlo ed assecondarlo, dal respiro al movimento. È un approccio meditativo in cui "fare" le cose e una volta acquisito, puoi applicarlo anche lavando l'auto.


    A me è stato molto utile anche lo yoga, sia la parte filosofica che quella fisica e del respiro. Imparare a fare la verticale sulla testa ti costringe a lasciare scorrere i pensieri perché contempli le microoscillazioni del corpo...e se ti metti a ruminare, cadi.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • vale la pena di usare le risorse che abbiamo già dentro di noi: la mente si può educare

    Ho capito, queste due frasi spiegano tantissimo.

    Tranne casi divenuti disturbi cronici (penso al doc) per cui bisogna fare un percorso terapeutico.

    Invece sul doc è quindi inevitabile farsi aiutare dell'esterno se ho capito bene?

    mi sembri una persona che ha buone abilità di mediazione sociale

    Intendi che ho buona intelligenza interpersonale? Si infatti mi integro bene in mezzo alle persone, in quelle situazioni non si nota tanto la mia introversione.

    ciò mi induce a pensare che i tuoi problemi (intendo anche la mente che non si ferma mai) siano più legati al vissuto che ad altro.

    Tu forse dici che ho vissuto a metà? Non ho esplicitato il mio essere a 360°?

    Si è probabile che l'ambiente in cui sono nato e vissuto...ad esempio la mia famiglia da sempre molto castrante (non necessariamente nel senso moralistico del termine) nelle cose da fare e non fare, nei modi di pensare...di vedere il mondo.

    Poi le mancate esperienze di vita?

    Non so è possibile...


    PS. ti ringrazio per il libro indicatomi sto già valutando di comprarlo, ma siccome prevedo che sarà impegnativo leggerlo dovrò trovare il tempo giusto per farlo.

    La mia psicologa parlava di "ruminazione". Io descrivevo il meccanismo come una reazione a catena mentale infinita che consumava tantissime energie, soprattutto di notte.


    Sono riuscita a mettere una distanza tra me e i miei pensieri dopo alcuni anni di psicoterapia e non ho più sofferto nemmeno di insonnia.

    Questo mi è successo proprio la notte di sabato: a letto ho iniziato a pensare a dei dubbi pressanti sul lavoro e...il sonno mi è venuto ore dopo, dico questo perche' di solito prendo sonno subito ma se capita che mi partono i pensieri finisco per prendere sonno quasi la mattina seguente.

    Sulla base della mia esperienza mi sento di lasciarti alcuni suggerimenti pratici, da provare se vuoi:

    - scrivere: scegliere un orario fisso al giorno, una durata molto limitata (per me erano le 18, per 15 minuti) e poi costringersi, durante la giornata, ad ogni pensiero che viene, a fissarlo mentalmente e poi rinviarlo all'orario prestabilito. Per me è stato utile per preservare le energie mentali e riuscire a fare altro.

    - fare attività fisica con attenzione al corpo, all'attività del cuore, del polmone, dei quadricipiti (io vado in montagna ma si può applicare a tutte le altre attività). Lo sforzo è quello di entrare in sintonia con il corpo, ascoltarlo ed assecondarlo, dal respiro al movimento. È un approccio meditativo in cui "fare" le cose e una volta acquisito, puoi applicarlo anche lavando l'auto.


    A me è stato molto utile anche lo yoga, sia la parte filosofica che quella fisica e del respiro. Imparare a fare la verticale sulla testa ti costringe a lasciare scorrere i pensieri perché contempli le microoscillazioni del corpo...e se ti metti a ruminare, cadi.

    Interessante, grazie. :thumbup:

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