Beh, quindi sarebbe stato meglio perdonare la moglie e vivere come niente fosse? Purtroppo ci sono donne di una cattiveria inaudita e questo spesso sfocia in episodi di cronaca che nessuno vorrebbe mai leggere.
Questione di carattere. Mica tutti siamo uguali.
Io ho preso atto (non uso il termine "perdono" che è qualcosa molto grande dal punto di vista etico) del tradimento della moglie, mi sono separato per darle la libertà di proseguire con il suo nuovo amore. Poi, cessata la relazione con l'amante (come mi fu detto) mi venne chiesto di tornare a casa, per la prole.
Ho accettato ma ho detto chiaramente che il matrimonio era finito con il tradimento. Una nuova unione si poteva provare, ma senza più garanzie. E' durata un anno, poi tutto è tornato come prima (l'amante si è riaffacciato, almeno sentimentalmente) ed io ho chiuso il matrimonio, per sempre. Mi sono rifatto una vita.
Quanto a cattiveria, è indifferente ogni questione di genere.
E' l'indole delle persone, che cambia nel tempo.