Vorrei imparare a correre. Consigli?

  • Sui denti non mi pronuncio perchè non ne so abbastanza, ma sulle strutture mio-tendinee ho qualche competenza in più, e i più recenti ed autorevoli studi tendono a smentire quanto riporti, che sino a non molto tempo fa era un quasi-dogma.

    Scusa se insisto, ma trovo solo fonti autorevoli che sostengono l'impossibilità che questi tessuti si rigenerino, se non a fronte di interventi invasivi.
    Sei sicuro che la cartilagine si possa rigenerare da sé e che lo sport (fatto entro certi limiti e criteri) non sia solo un modo per rafforzarla e diminuirne il consumo?

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Sarebbe bello poterle rigenerare in naturale.

    Forse questo non è possibile, anche se alcuni studi recenti ipotizzano/suggeriscono/non escludono che sia possibile.

    Non vi è dimostrazione inoppugnabile e condivisa, questo No.

    Però da non molti anni a livello di distanze (dunque non di intensità) si è alzato esponenzialmente il livello, sino ad arrivare a manifestazioni di centinaia di km no-stop e le implicazioni sono oggetto di attuali studi, sono cose inedite per mancanza di materiale umano negli anni precedenti, è un mondo nuovo e poco si sa, specialmente sugli effetti eventuali a lungo termine.

    Di mio posso dirti: psicofisicamente sto bene, e non ho visto in nessun altro conseguenze dannose a breve/medio termine.

    Spero vivamente che questo studio sia la verità, perché mi trattengo nel correre proprio perché mi dicono che non mi farebbe bene.

    Riesco a capirti, però considera che sino a non molto tempo fa la Medicina imponeva agli infartuati riposo assoluto a tempo indeterminato, mentre ora asserisce l'esatto opposto.

    Poi forse ricorderai da altre discussioni che nutro un certo scetticismo nei confronti della Medicina.

    Per quello che concerne esclusivamente me stesso, dunque è esperienza e non scienza: A ME fa benissimo, fisicamente e psichicamente.

    Non posso nè voglio aggiungere altro, nè generalizzare.

    Dico e ti dico solo che senza accertate contro-indicazioni (obesità, medio/alto sovrappeso, problematiche posturali serie, articolazioni messe male, problemi cardiaci specifici, e varie altre patologie, tarda età etc etc) non ravviso reali motivi per rinunciare, se si desidera iniziare.

    Per prudenza è consigliabile fare un "tagliando generale" sul proprio stato di salute, in ambito cardiovascolare e muscolo scheletrico.

    Se ti dicono questo, dovrebbero anche spiegarti a modino i motivi estrapolabili da indagini strumentali e misurabili, altrimenti mi pare solo un eccesso di prudenza, un pararsi il c**o gratuito e il non volersi prendere responsabilità.

    Poi non penso che punteresti al record mondiale e polverizzare il muro delle due ore in Maratona, vero ? :D

    Si può (e magari si deve) iniziare belli tranquilli e rilassati.

    a dire del medico: sono un fisico da atleta in disuso e quindi non devo esagerare.

    Come sopra: io pretenderei di essere edotto seriamente, non mi accontenterei di chiacchere basate su non si capisce bene cosa.

    Atleta in disuso cosa significherebbe esattamente?

    Naaa, troppo fumoso ed indeterminato.

    ho sentito più volte medici sconsigliarlo a causa del fatto che è un esercizio cardio che se fatto in modo ignorante può fare danni anche definitivi

    Giusto, infatti NON deve essere fatto in modalità ignorante.

    E giusta la prudenza, meno giusta se è eccessiva ed inibisce un desiderio legittimo.

    Nella mia esperienza di "osservatore di personalità" ho avuto modo di esplorare la vita di tanti sportivi e non so per quale motivo ho notato che in tarda età (qualcuno nemmeno tarda) le loro condizioni fisiche non erano gran che ottimali.

    Sì, può succedere, specialmente in agonisti professionisti, ma anche in amatori di livello più basso o semi-pro.

    Ma lì è un altro pianeta proprio, la motivazione diventa più il denaro, fama, successo etc etc che la genuina passione, e tutto diventa tirato al limite ed oltre: si accettano pratiche pericolose come doping e altre cose oscure.

    Avere qualche disturbo della personalità "aiuta" in queso senso.

    Io stesso ho attitudini depressive cicliche, e fare sport a livello intenso e competitivo è PER ME l'unica, definitiva e risolutiva cura.

    Ne ho piena contezza e mi va benissimo così, anche se è assimilabile ad una droga che da dipendenza.


    P.S. avrei un aneddoto ad hoc che confuterebbe quanto scrivi nell'ultima citazione.

    Se mi dai il permesso te lo scrivo in MP nei prossimi giorni.

    "Tutto in fondo è così semplice e inutile"

  • Atleta in disuso cosa significherebbe esattamente?

    E' una espressione volutamente ridotta che riassume una situazione che io e lui conosciamo bene.

    Praticamente sono una persona che geneticamente si presta all'attività fisica. Metto massa muscolare e riprendo tono facilmente. Per motivi di vita sono finito a fare una vita molto sedentaria.


    Essendo che appena mi scaldo intravedo i vecchi limiti sportivi (di resistenza, durata, cardio) il medico mi dice di non provare a raggiungerli senza prima fare un allenamento graduale, perché la situazione generale non è quella di 20 anni fa.


    In pratica sono il rottame di una vecchia auto sportiva.


    P.S. avrei un aneddoto ad hoc che confuterebbe quanto scrivi nell'ultima citazione.

    Se mi dai il permesso te lo scrivo in MP nei prossimi giorni.

    Fai pure.

    Il mio campione di sportivi analizzato non è così eterogeneo e prende in considerazione principalmente elementi che hanno anche un carattere particolare, quindi non fanno statistica.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Scusa se insisto

    Scusa di che?

    Figurati, mi confronto con piacere!

    Sei sicuro che la cartilagine si possa rigenerare da sé

    Aspetta, ho scritto di studi recenti che ne ipotizzano la possibilità, mentre sino a poco tempo fa sarebbe stata blasfemia.

    E' diverso da essere sicuri.

    Poi ho scritto della MIA esperienza e di quella constatata in molte mie conoscenze personali.

    Nella prossima citazione provo a chiarire, forse ho esposto male.

    e che lo sport (fatto entro certi limiti e criteri) non sia solo un modo per rafforzarla e diminuirne il consumo?

    Ecco, questo punto è importante: ammettiamo pure che "la corsa consumi le cartilagini che non si rigenerano".

    Non nego affatto questa possibilità,


    MA:


    Rafforzarla e diminuirne il consumo non è poco, è TANTISSIMO!!!

    E che questo accada te lo do per certo, perchè correre tonifica la muscolatura, ed il muscolo ha un ruolo importantissimo nel proteggere lo snodo articolare.

    Poi spesso oltre alla corsa i podisti (seri) fanno anche potenziamento muscolare a secco, e fanno bene.

    Dai 40 in poi fanno benissimo.

    Generalmente curano la tecnica di corsa, si informano in materia, corrono su superfici particolari, diverse dal bitume, stanno attenti a ciò che mangiano, in breve: hanno grande cura di sè.

    Precisando ancora meglio: un sedentario demuscolato, specie se anziano, si gioca le cartilagini anche solo in quel poco tempo in cui cammina o sta in posizione eretta.

    Se è sovrappeso l'effetto è ulteriormente amplificato.

    Un Runner magro, sano, tonico muscolarmente può PERMETTERSI di correre tanto, anche tantissimo con il 10% delle conseguenze negative di un sedentario sovrappeso, cui magari il medico ignorante consiglia Noooo, guai a correre.
    Consiglio sballato, quello giusto sarebbe: prima dimagrisci, con dieta e Sport poco traumatici (basta una semplice cyclette, un vogatore, cose così), poi con prudenza e gradualità inizia a correre, se lo vuoi, magari inizialmente seguito da un preparatore atletico che gli evita gli "errori di gioventù", oppure (io ho fatto così perchè sono un tantino anarchico, insofferente, quasi presuntosetto in certe cose) facendo da sè, informandosi seriamente e smazzandosi i propri errori ed imparando da essi.

    Per farla breve: è un piccolo danno, tra l'altro eventuale, Vs una serie di danni seri e quasi certi.

    A maggior ragione per questioni più "vitali": sono stato fermo 18 mesi, la Fc a riposo è passata da sub 40 BPM a 80/90.

    Ho ripreso ed in qualche mese sono tornato ad essere bradicardico: chiedi a qualsiasi cardiologo se è meglio che il cuore lavori a 40 o 80/90 a riposo, e fammi sapere!

    Non ti sto a spiegare quanto mi sentissi più energico, vitale, di buon umore, lucido, concentrato e potrei andare avanti a lungo...

    Semplicemente correndo... altro che il consumo delle cartilagini, che tra l'altro non mi danno alcun problema, nonostante faccia percorrenze annuali da camionista romeno, nell'ordine di qualche migliaia di km spesso con dislivelli importanti, senza contare altri sport complementari.


    Spero così di essermi spiegato più adeguatamente.

    "Tutto in fondo è così semplice e inutile"

  • Ovviamente io non ho l'ambizione di partecipare alle Olimpiadi: sono fuori tempo massimo e la mia carriera atletica di salto al divano non è il giusto presupposto :slightly_smiling_face:


    Voglio correre/fare jogging (ancora non ho ben chiara la differenza, nonostante abbia letto distrattamente qualcosa a riguardo) per stare bene, prima di tutto a livello psichico e umorale.

    E se devo dirla tutta, mi commuove (nel senso più letterale del termine) vedere le gare in cui gli atleti si cimentano sulle lunghe distanze. Non so perché. Mi scende la lacrima. Mi dà senso di libertà. Vorrei viverla anziché "subirla".

    Se poi il quadricipite diventa un po' più tonico, tanto di guadagnato :slightly_smiling_face:


    In altre parole, essendo io un'auto d'epoca con poco chilometraggio non ho intenzione di mettermi su un circuito di F1, con tutto quello che richiederebbe a livello di preparazione.


    Piano e bene è il mio obiettivo. Quindi per la prossima settimana ho pensato al seguente programma:

    1. MARTEDÌ e GIOVEDÌ 30/40 minuti totali di cui 10 di riscaldamento (5 minuti camminata, i restanti 1 di corsa leggera e 1 di camminata). Poi 20/30 minuti di corsa consecutiva, al mio ritmo e a seconda di quello che sento a livello fisico. Fermo restando che se avverto dolori/bruciori interrompo (per poi riprendere dopo quanto tempo? Ecco, questo è un dubbio).
    2. SABATO. Stessa modalità, ma se riesco raggiungo i 60 minuti, di cui 15 di riscaldamento e 45 di corsa.

    Può andar bene?


    Nel frattempo ho ordinato il libro suggerito! Grazie! :slightly_smiling_face:

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • Voglio correre/fare jogging (ancora non ho ben chiara la differenza

    E' più accademia che altro, comunque per convenzione il jogger non supera i 40' e corre per benessere, fattore estetico, salute.


    Tipicamente lo trovi al parchetto alle 18, con le cuffiette, le scarpette con colori abbinati alla maglietta, etc.

    Un certo esibizionismo gli appartiene, specie all'inizio.

    Se corre in luoghi instagrammabili, fa selfie su selfie, scatta ovunque, alla fine mette i tempi su Strava (è un social di nicchia per atleti) e cose così.


    Sembra una critica, ma non lo vuole essere... non troppo, facciamo 8)

    Diciamo che a 15 anni ci sta, a 30/40/50 ci sta un po' stretto, ecco.

    Secondo me invece Il Runner, o più generalmente l'Atleta, ha altre ambizioni e non fa mai nulla di "sportivo" che non sia nelle logiche ben strutturate dell'allenamento, assume uno stile di vita in cui lo Sport è parte integrante ed importante.

    Sa già che allenamento farà il 18 Novembre prossimo.

    Magari lo trovi alle 5 del mattino sotto la pioggia che corre a Febbraio alla luce di una lampada frontale.


    Ed è felice di farlo.

    mi commuove (nel senso più letterale del termine) vedere le gare in cui gli atleti si cimentano sulle lunghe distanze. Non so perché. Mi scende la lacrima. Mi dà senso di libertà.

    <3

    Può andar bene?

    Ad intuito vorrei dirti di Sì, però ti rispondo che NON LO SO perchè ho troppi pochi elementi per valutare, mi mancano troppi parametri basilari come peso, età, carico quotidiano di lavoro/familiare (fare la contadina o stare in alpeggio è diverso da essere bibliotecaria...) ed altro.

    Dunque è una responsabilità che non mi sento di prendere su un forum.

    Sicuramente esagero, ma sono certo che ne capisci le motivazioni: un programma di training per chi non conosco se non on-line non lo farò mai.

    Nel frattempo ho ordinato il libro suggerito!

    :thumbup: Resisti sin che non arriva e lì troverai TUTTO quello che ti serve per partire col piede giusto, in modo comprensibile ma con approfondimenti di ottimo livello scientifico.

    La parte iniziale riguarda proprio come passare dalla sedentarietà al cammino, al jogging.

    Poi si passa al running e all'agonismo.

    Sta a te decidere dove vuoi posizionarti in questo continuum.


    Fammi sapere quando ti è arrivato, eh, che ci tengo a sapere come ti trovi!

    "Tutto in fondo è così semplice e inutile"

  • E' una espressione volutamente ridotta che riassume una situazione che io e lui conosciamo bene.

    Praticamente sono una persona che geneticamente si presta all'attività fisica. Metto massa muscolare e riprendo tono facilmente. Per motivi di vita sono finito a fare una vita molto sedentaria.


    Essendo che appena mi scaldo intravedo i vecchi limiti sportivi (di resistenza, durata, cardio) il medico mi dice di non provare a raggiungerli senza prima fare un allenamento graduale, perché la situazione generale non è quella di 20 anni fa.

    Alla luce della tua precisazione, il tuo medico dice cose sensate ed intelligenti.

    L'unica riserva che ho è sulla possibilità di raggiungere le prestazioni di due decenni fa, seppur gradualmente, è difficilissimo e pure rischioso se ci si ostina.

    Dopo i 35 (più o meno), è sano accettare serenamente che il corpo invecchia.

    Non è rassegnazione, ma si tratta solo di riformulare i target parametrizzandoli con l'età.

    Ci si tolgono tante soddisfazioni, ci si diverte come ed a volte più di prima.

    In pratica sono il rottame di una vecchia auto sportiva.

    Vengo dietro alla tua simpatica metafora: se l'auto era tosta prima, deve andare da un buon meccanico specializzato, la tira nuova e la rimette in pista.

    Avrà ancora parecchio da dire e per parecchio tempo a venire.

    Magari anche mettere al suo posto qualche giovincella rampante e arrogantella. ;)

    "Tutto in fondo è così semplice e inutile"

  • Io corro da 14 anni, ho iniziato gradualmente con percorsi di pochi chilometri a tratti alternati di corsa e camminata. Piano piano il fisico si abitua e si possono allungare le distanze.

    Consulta il medico per i problemi alle ginocchia.

    Non mi preoccupo troppo dell'abbigliamento, bastano scarpe da ginnastica comode e abbigliamento comodo.

    Io corro il sabato pomeriggio, come alimentazione mangio una banana e marmellata con fette biscottate o biscotti, meglio se anche un caffè. E' preferibile aver bevuto un bel po' nelle ore precedenti (non alcolici ovviamente!).

    Faccio un breve riscaldamento prima, camminando scuotendo le gambe e breve stretching, niente di sofisticato.

    Non trovo l'asfalto problematico; meglio scegliere piste ciclabili o stradine di campagna, evitando però le zone isolate e i percorsi trafficati senza banchina o ciclabile.

    Per il resto, eviterei di correre per fare contento qualcun altro, fallo solo se ti fa piacere.

    Buona corsa!

  • Non mi posso definire esperta di corsa, ma corro da qualche anno. Non è il mio sport; preferisco il nuoto. Comunque ti consiglio di iniziare con semplici camminate, puoi comprare uno smartwatch che contenga dei programmi di allenamento e iniziare con i più semplici. Per il dolore, ti consiglio di ascoltarlo sempre cioè se hai dolore fermati.

    Se poi vedi che il dolore si presenta sempre, passa al nuoto: la corsa è comunque uno sport d'impatto non adatto a tutti.

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