Ha senso vivere?

  • UghettoR non sei così più grande di me, abbiamo 5 anni di differenza. In adolescenza aveva valenza, ora no.

    Non ti sto dicendo che tu debba fare chissà quali peripezie e capisco cosa tu voglia dire. Non hai mai avuto una storia, non hai costruito dei rapporti intimi e quindi a 40 anni, con l'inizio del cambiamento fisico dici: "ma come posso cambiare?"

    Il fatto è questo: cosa hai da perdere? Supponi che tu inizi a prendere almeno in considerazione alcune delle idee qui proposte. Perché ok, forse tu qui stavi cercando una dimensione dove essere te e poterlo condividere e basta, però tu non ti sei limitato a dire che ti senti solo. Tu hai voluto raccontare delle cose ben precise di te ed era implicito per il tipo di forum che sarebbero arrivate anche delle idee davanti ad un racconto simile. Quindi mi chiedo ad una certa, il senso di fare questo se poi non c'è una risposta da parte tua. In un forum di psicologia non vedi nemmeno l'idea della terapia come plausibile. Ripeto cosa hai da perdere? Se è uguale, allora perché venire qui a dirlo? Magari non vivrai più le esperienze sociali prima dei 40, ma magari con un lavoro su di te potresti crearti dei rapporti, ci sono sul serio delle prospettive ancora. Non hai 60 anni. Il tuo discorso a quell'età sarebbe già più comprensibile, ma tu sei ancora giovane. Accetta un aiuto, vada come vada.

  • Ughetto come ti immagini dovrebbe essere la tua vita?

  • sovrappeso, libido che – se c’è mai stata – è andata ormai in pensione.

    Io però insisto sul mens sana in corpore sano: ci sono cose che POSSIAMO cambiare! E da questo punto di vista, sei pure giovane per farlo. Mi riferisco al prendersi cura di sé, mangiare sano e fare sport (non conosco il tuo stile di vita, quindi non sto giudicando, solo dando spunti).

    Capisco il punto di stallo in cui sei ora, e l'invecchiamento biologico ahimè esiste per tutti; però qualcosa possiamo fare. L'essere in sovrappeso non è un'ingiusta punizione divina che ti è piombata addosso, ma una condizione dettata magari da alcune abitudini sbagliate, che vanno corrette. La libido è una conseguenza: assenza di stimoli, inerzia fisica, pensieri negativi... per forza in questo momento è assopita. Tornerà, se riprendi in mano la tua vita.

    A volte pensiamo che sia troppo tardi, che non valga la pena iniziare qualcosa perché pensiamo di essere troppo vecchi e fuori tempo, ma ti faccio un esempio teorico: mettiamo che io da qualche anno voglia iniziare un corso di laurea, ma non lo faccio perché ormai sono fuori età; rimando, aspetto, intanto altri anni passano; se anziché procrastinare, quando l'idea mi è venuta avessi iniziato, oggi mi ritroverei con quella laurea. Allo stesso modo, se oggi non inizio nulla, fra tre anni è probabile che mi troverò allo stesso punto di oggi, e magari mi dirò che quel giorno di tre anni fa, anziché rimuginare avrei potuto agire.

    Aggiungo che l'età ci pesa quando siamo insoddisfatti: quando invece proviamo gioia e motivazione per qualcosa, cambia davvero poco che ne abbiamo 25, 38 o 52.

  • Un annetto fa mi ero ritrovata a cena con una coppia di mezza età (sui 50-55 più o meno).

    Parlavano (con un entusiasmo contagioso) dei loro allenamenti e della soddisfazione di aver corso la maratona di New York.

    La domanda venne spontanea: a che età avete iniziato ad amare la corsa? (ci si aspetta sempre che rispondano fin da piccolo, dall'infanzia)

    La risposta fu che avevano iniziato in autonomia, sui 40 anni.

    ... hanno fatto impallidire me e i miei due pesetti che sollevo un paio di volte a settimana sentendomi Hercules.


    Ascoltare esperienze simili cosa insegna? Che l'età è un numero... è lo spirito, la volontà che ci guida.

  • Io però insisto sul mens sana in corpore sano: ci sono cose che POSSIAMO cambiare! E da questo punto di vista, sei pure giovane per farlo. Mi riferisco al prendersi cura di sé, mangiare sano e fare sport (non conosco il tuo stile di vita, quindi non sto giudicando, solo dando spunti).

    Capisco il punto di stallo in cui sei ora, e l'invecchiamento biologico ahimè esiste per tutti; però qualcosa possiamo fare. L'essere in sovrappeso non è un'ingiusta punizione divina che ti è piombata addosso, ma una condizione dettata magari da alcune abitudini sbagliate, che vanno corrette. La libido è una conseguenza: assenza di stimoli, inerzia fisica, pensieri negativi... per forza in questo momento è assopita. Tornerà, se riprendi in mano la tua vita.

    A volte pensiamo che sia troppo tardi, che non valga la pena iniziare qualcosa perché pensiamo di essere troppo vecchi e fuori tempo, ma ti faccio un esempio teorico: mettiamo che io da qualche anno voglia iniziare un corso di laurea, ma non lo faccio perché ormai sono fuori età; rimando, aspetto, intanto altri anni passano; se anziché procrastinare, quando l'idea mi è venuta avessi iniziato, oggi mi ritroverei con quella laurea. Allo stesso modo, se oggi non inizio nulla, fra tre anni è probabile che mi troverò allo stesso punto di oggi, e magari mi dirò che quel giorno di tre anni fa, anziché rimuginare avrei potuto agire.

    Aggiungo che l'età ci pesa quando siamo insoddisfatti: quando invece proviamo gioia e motivazione per qualcosa, cambia davvero poco che ne abbiamo 25, 38 o 52.

    Condivido quello che hai scritto :slightly_smiling_face:

    Però so che quando sei in pieno stato depressivo è maledettamente (se non impossibile) difficile... ti senti ancora più "sbagliato" perché non ti viene voglia di fare nessun tipo di attività... sportiva o di cura per il proprio corpo.

    Per mia esperienza personale l'esigenza di fare sport e la cura del mio fisico iniziano a "spingere" quando inizio a sentirmi meglio.

  • Condivido quello che hai scritto :slightly_smiling_face:

    Però so che quando sei in pieno stato depressivo è maledettamente (se non impossibile) difficile... ti senti ancora più "sbagliato" perché non ti viene voglia di fare nessun tipo di attività... sportiva o di cura per il proprio corpo.

    Per mia esperienza personale l'esigenza di fare sport e la cura del mio fisico iniziano a "spingere" quando inizio a sentirmi meglio.

    Ma lui non è in pieno stato depressivo. Lui è tutta la vita che semplicemente trova una motivazione (ora l'età) per non mettersi davvero in gioco e risolvere un problema. Si passivizza rispetto al problema e poi si lamenta anziché risolverlo. Tutto è esterno a sé, lui era sovrappeso da ragazzo e ora è sovrappeso da uomo. Quando era ragazzo anziché fare nuove amicizie, ha aspettato passivamente e ora invidia il suo collega 20 enne che ha avuto più fortuna (secondo lui) e quindi la vita sarebbe ingiusta :face_with_tears_of_joy: Viene in un forum, espone problemi e poi non ascolta nemmeno, quindi alla fine nemmeno riesce a fare come il suo collega che è stato aiutato.


    Non c'è una reale motivazione dietro se non il suo atteggiamento oppure se anche ci fosse, lui non va dallo psicologo e quindi è qui a dire le stesse cose a vuoto senza ascoltare.


    A 60 avrà finalmente la scusa perfetta e non dovrà prendersi più la responsabilità di sé agli occhi di nessuno. Bell'epilogo!

  • Condivido quello che hai scritto :slightly_smiling_face:

    Però so che quando sei in pieno stato depressivo è maledettamente (se non impossibile) difficile... ti senti ancora più "sbagliato" perché non ti viene voglia di fare nessun tipo di attività... sportiva o di cura per il proprio corpo.

    Per mia esperienza personale l'esigenza di fare sport e la cura del mio fisico iniziano a "spingere" quando inizio a sentirmi meglio.

    Sì hai ragione... Il discorso non fa una piega finché non subentra un comprovato stato depressivo.

    Dovrebbe trovare un appiglio, un minuscolo spiraglio che risvegli la sua curiosità verso la vita, e piano piano riemergere.

    Ora è ingarbugliato in una spirale di pensieri negativi.


    Anche io tendo a fare più sport, essere più costante e seguire un programma quando mi sento più positiva. Mentre quando sono giù di corda, o ho altre preoccupazioni, perdo il ritmo e mi smarrisco (in questo periodo è così).

    A livello di sport, o faccio tanto e bene, o non faccio nulla, fare le cose a metà non mi piace... però è anche un limite. Forse perché sono anche esigente con me stessa.


    Abbraccio :hugging_face:

  • Ma lui non è in pieno stato depressivo. Lui è tutta la vita che semplicemente trova una motivazione (ora l'età) per non mettersi davvero in gioco e risolvere un problema. Si passivizza rispetto al problema e poi si lamenta anziché risolverlo. Tutto è esterno a sé, lui era sovrappeso da ragazzo e ora è sovrappeso da uomo. Quando era ragazzo anziché fare nuove amicizie, ha aspettato passivamente e ora invidia il suo collega 20 enne che ha avuto più fortuna (secondo lui) e quindi la vita sarebbe ingiusta :face_with_tears_of_joy: Viene in un forum, espone problemi e poi non ascolta nemmeno, quindi alla fine nemmeno riesce a fare come il suo collega che è stato aiutato.


    Non c'è una reale motivazione dietro se non il suo atteggiamento oppure se anche ci fosse, lui non va dallo psicologo e quindi è qui a dire le stesse cose a vuoto senza ascoltare.


    A 60 avrà finalmente la scusa perfetta e non dovrà prendersi più la responsabilità di sé agli occhi di nessuno. Bell'epilogo!

    Però non è felice :crying_face:

    È soggiogato da un modo di vedere le cose che lo rende triste...

  • Però non è felice :crying_face:

    È soggiogato da un modo di vedere le cose che lo rende triste...

    Ho l'impressione che lo sia da sempre e da sempre ci sia una ragione per dire: non lavoro su di me. Anela a ricevere aiuto, attenzione e consigli, ma poi si alza un muro che è "ormai ho 40 anni." Prima era la forma fisica. Poi chissà.


    Difficile star bene se si va contro sé stessi.

  • Psycho Mantis. Cosa ho da perdere? La speranza. Può sembrare strano, ma è proprio così. Ho fatto tanti tentativi, ho provato tante esperienze, sempre con molto entusiasmo e convinzione, anche se continui a scrivere che non fatto nulla e che non mi sono mai messo in gioco, anche se l’ho fatto senza temere scelte drastiche. Perà non ho ottenuto nulla e il contraccolpo di ciascun fallimento è stato devastante, perché vedevo questa speranza ridursi sempre di più. Un po’ come i petali di un fiore che cadono uno ad uno, fin quando finiscono. Non posso vivere con la certezza di non avere più alcuna possibilità. Ora ne sono convinto, ma non ne sono certo. C’è una enorme differenza. Ad ogni tentativo fallito, però, mi avvicino a questa nefasta certezza. Ho paura. Ora non ho più le forze di provare se non ho la garanzia del risultato, perché temo di fallire per l’ultima volta.


    Saritta. Sì, condivido con te sul mens sana in corpore sano, ma i miei problemi non dipendono da ciò. Oggi sono obeso, 7-8 anni fa causa crisi post-fallimento, sono arrivato a 110 kg. Poi ho fatto una dieta, e sono ritornato a 85 kg, poi causa stress e fame nervosa ho pian piano rimesso peso. Prima ancora, da ragazzo, facevo sport, seppur con difficoltà causa problemi respiratori, ma ero 75-80 kg. Ma non ha mai influenzato sulla mia condizione. Sono crollato quando ero in buona forma e, viceversa, da obeso ho trovato grinta ed entusiasmo di fare per oltre un anno sport e rigida dieta alimentare.


    mauro1971. Come vorrei la mia vita? Normale. Una cosa che non ho mai fatto, ad esempio, è fare una vacanza. Ho visitato qualche posto per 1-2 giorni. Ho vissuto per anni all’estero. Ma non ho mai fatto una vacanza con degli amici, o con una compagna.


    Garden. No, il club non è come l’ambiente scolastico o l’ufficio. Non basta essere a contatto, ma essere costretti ad interagire. All’università, ad esempio, pur stando insieme ai compagni di corso per molte ore al giorno – forse più di quelle al liceo – non ho legato, perché il tipo di interazioni non obbligavano a dover interagire. Allo stesso modo, sono andati male i corsi di lingua, di nuoto, di sport vari. Per un paio di mesi ho fatto pure un corso di speleologia, dove mi strusciavo all’interno di cunicoli in compagnia di 6-7 persone. Ci si salutava, si scherzava, si prendeva qualcosa al bar insieme, una volta abbiamo fatto una cena di gruppo. Però, poi, non li ho mai frequentati al di fuori di quelle attività.

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