Ciao a tutti. Fino a qualche mese fa ero pienamente soddisfatta della mia vita, avevo un fidanzato che mi amava (da oltre 10 anni), una nuova casa in cui vivere felicemente, un lavoro che mi piaceva fare, insomma mi svegliavo la mattina contenta e grata di tutto. Una sensazione davvero bella, la spensieratezza di vivere sapendo di avere tutto quello che si desidera.
Poi il momento di rottura, si è spezzato tutto.
Il mio compagno di vita da oltre dieci anni mi dice che non sa più se questa è la vita che vuole, quella con me. Io cado, e pian piano intorno a me inizia a sgretolarsi tutto, non mi piace più il lavoro che ho, non mi piace più la città in cui vivo, non credo più possa esserci amore nella mia vita. E' possibile che un evento possa aver completamente stravolto tutto? Cosa si è rotto?
Penso al futuro e non riesco a vedere nulla, penso solo che vorrei cambiare totalmente vita, essere in un altra città con persone nuove. Esco con i miei amici e penso che sia tutto così banale, ripetitivo. E' questa la vita che voglio? Come faccio a scappare? Sarei una folle se mollassi un lavoro in un azienda solida e stabile per l'ignoto, no? Sarei folle se vendessi una casa che mi sono costruita per qualcosa di meno valore? E allora perchè continuo a pensare a questo? Perchè vedo solo monotonia? Perchè un uomo è riuscito a spezzare tutto? Era così "debole" la mia felicità da essere dipesa per dieci anni solo da lui?
Ho 28 anni e sono cresciuta nella convinzione che quell'amore fosse davvero potente e il fatto che l'ho visto andarsene mi ha completamente destabilizzata. Eppure il mio lavoro mi è sempre piaciuto, non ho mai provato questa sensazione di insoddisfazione che mi trovo a provare ora. E' come se mettessi in dubbio tutto. Il fatto è che il mio essere irrequieta allo stesso tempo fa a pugni con il mio essere pigra e chiusa. Sono pensieri contrastanti, è tutto molto confuso.
Che banale che sono, affidare tutto all'amore.
Lo so non è una vera e propria domanda, più una riflessione personale dove però mi farebbe piacere prendere spunto da esperienze/pareri altrui.