Provo invidia per la famiglia di lui

  • Ciao a tutti, mi chiamo Alessia, ho 25 anni, sono in una relazione da circa un anno e mezzo. Premetto che quando ci siamo conosciuti era un periodo della mia vita decisamente no, quindi non ero pronta a nuove relazioni e la nostra conoscenza non la vedevo come una relazione seria ma una semplice frequentazione, mentre lui provava un sentimento molto più forte rispetto a me e mi fece conoscere dopo pochi mesi i suoi genitori (lui ha 32 anni). Io avevo abbastanza complessi riguardo il mio ceto sociale mentre lui proviene da una famiglia nobile e abbastanza in vista, quindi la mia insicurezza era volata alle stelle. Dopo pochi mesi il suo forte rassicurarmi che nessuno mi giudicava, che sono una persona bella e intelligente e rara, mi permette di aprirmi di più e stringere un buon legame con la sua famiglia e il suo gruppo di amici. Il punto è questo: lui mi ama molto e la cosa è corrisposta e col tempo ho iniziato ad apprezzare molte qualità del suo carattere che reputo abbastanza rare al giorno d'oggi, è fedele, mi rassicura sempre, mi dà fiducia, mi fa sta stare bene... il problema sono io.


    Continuo a provare ansia nei rapporti con alcuni membri dalla sua famiglia, perchè penso che loro vogliono che diventi in un determinato modo, ed anche per andare ad un semplice compleanno di una sua amica sto ore a cambiarmi e provare vestiti per timore di arrivare lì e non essere abbastanza, anche se poi mi comporto in maniera normale.


    Provo invidia, sì lo ammetto, perché la sua è una bella famiglia dove si vogliono bene e si scambiano regali di Natale. A me non piace come sono diventata, ma non reputo che la colpa sia sua, assolutamente, sono io che devo crescere. A volte ho crisi molto forti in cui arrivo a chiedermi cosa ci faccio qui? Piango un po' e poi passano ed addirittura torno più serena di prima...


    Vorrei liberarmi dall'invidia ed essere una persona più pura, più bella e vera, essere me stessa senza crearmi aspettative di come dovrei essere per gli altri, anche per non cadere in queste crisi che credo siano correlate. Lui mi sta molto vicino in questi momenti, ma mi sento in colpa a fargli pesare queste cose... ecco non se lo merita.


    Cosa mi consigliate di fare? :/

    Per quanto vaste siano le tenebre sta a noi procurarci la luce

  • Beh secondo me se sei qui a farti queste domande sei sulla via giusta. Rifletti sul fatto che se lui è una persona così speciale, e ama te, devi pur avere delle qualità non da poco, non essere un giudice così severo verso te stessa e goditi questo rapporto che ti dà molto.

  • Sì ma vorrei liberarmi dall'invidia ed essere una persona più pura, più bella e vera, essere me stessa senza crearmi aspettative di come dovrei essere per gli altri, anche per non cadere in queste crisi che credo siano correlate.

    Per quanto vaste siano le tenebre sta a noi procurarci la luce

  • essere una persona più pura, più bella e vera

    In che senso? Come ti descriveresti?


    Questo nucleo di invidia deriva dal fatto che ti vedi inferiore a loro.

    Da un lato c'è la proiezione, "loro sono più bravi, belli, buoni, in una parola perfetti" quindi c'è una componente di idealizzazione e assolutizzazione. Dall'altro c'è il confronto svalutante "se loro sono perfetti e io non sono come loro allora io faccio schifo e non sono una persona brava, bella, pura".


    Nasce tutto da un tuo problema di insicurezza e tendenza a vedere tutto in modo assoluto o bianco o nero.


    L'invidia è sintomo di un io poco maturo, insicuro, che ha bisogno di conferme e validazione.


    Non so come si possa migliorare dall'invidia, ma dovresti probabilmente slegare il giudizio che hai di te stessa dal confronto gerarchico con gli altri (cioè il confronto che si basa su criteri di meglio o peggio) e invece accettare te stessa sulla base di un criterio di benessere (cioè questo mi fa stare bene/ questo non mi fa stare bene).

  • Dici di provare ansia e invidia. L'ansia nei confronti della sua famiglia in quanto credi di non essere al loro livello (come se l'essere o meno abbienti possa fare la differenza tra una bella e brutta persona) e l'invidia in quanto credi di non avere valore come persona, di non essere abbastanza una bella persona perchè loro sono benestanti e si scambiano i regali di Natale. Ricordati che ciò che conta è come ti senti tu ma non perchè sono gli altri a farti sentire in un determinato modo, ma perché sei tu che dovresti riuscire a costruire una sicurezza in te stessa che ti permetta l'impermeabilità al giudizio di esterni. Provare un po' di invidia è normale e può essere anche sano, se ci spinge a migliorarci. Avvelenarsi la vita pensando di non avere qualità, mezzi, possibilità, non ha senso, se non quello di avvelenare la nostra esistenza inutilmente.

  • Ciao a tutti, mi chiamo Alessia, ho 25 anni, sono in una relazione da circa un anno e mezzo. Premetto che quando ci siamo conosciuti era un periodo della mia vita decisamente no, quindi non ero pronta a nuove relazioni e la nostra conoscenza non la vedevo come una relazione seria ma una semplice frequentazione, mentre lui provava un sentimento molto più forte rispetto a me e mi fece conoscere dopo pochi mesi i suoi genitori (lui ha 32 anni). Io avevo abbastanza complessi riguardo il mio ceto sociale mentre lui proviene da una famiglia nobile e abbastanza in vista, quindi la mia insicurezza era volata alle stelle. Dopo pochi mesi il suo forte rassicurarmi che nessuno mi giudicava, che sono una persona bella e intelligente e rara, mi permette di aprirmi di più e stringere un buon legame con la sua famiglia e il suo gruppo di amici. Il punto è questo: lui mi ama molto e la cosa è corrisposta e col tempo ho iniziato ad apprezzare molte qualità del suo carattere che reputo abbastanza rare al giorno di oggi, è fedele, mi rassicura sempre, mi dà fiducia, mi sta stare bene... il problema sono io.

    Anche se nessuno osa dirlo è un argomentazione da mettere sul piatto: sei sicura di amarlo? Perché potrebbe anche essere che tutta la situazione ti abbia catturato nell'insieme, ma manchi la parte più profonda del rapporto, ovvero quella sorta di attrazione istintiva tra te e lui che inizialmente dovrebbe essere sempre presente.


    Per poterti liberare dall'invidia dovresti imparare a pensare un po' come loro, come la famiglia di lui o come lui. Dovresti entrare più in empatia con queste persone e imparare a ragionare come loro. E' difficile per chi non è nato nell'agio e nella estrema libertà che una condizione come quella possono dare, però è possibile.


    Sentirsi parte di una famiglia, anche se ti accetta: è tutt'altro che scontato. Perché questo accada bisogna che non vi siano remore, ovvero resistenze dovute a qualcosa che potrebbe non essere così conscio e facile da rilevare, ma che quando siamo in compagnia di alcune persone ci mantiene in ansia o insofferenza costante.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Allora, innanzitutto posso dirti di provare molta empatia perché da come ti descrivi sembra di rivedere me. Parti dal presupposto che vi amate e che ciò deve essere la cosa più importante. Per quel che riguarda la sua famiglia cerca di fare un esame onesto e chiederti se hai notato davvero che vogliano cambiarti o sia una tua impressione dovuta alla tua insicurezza. Nel mio caso più che provare invidia di fronte a chi reputo stare meglio, provo diffidenza nel fatto che possano mettersi nei miei panni o accettarmi ma non è affatto detto che questo sia il caso. Ricordati, per la questione dei vestiti ecc., che tu devi piacere a lui e che comunque devi curare, ma solo se ci tieni, il tuo look quanto basta. Non c'è bisogno di spendere tanti soldi, puoi essere elegante e bellissima anche non comprando grandi marche. E poi pensa a coloro che hanno relazioni con un partner straniero che magari è meno schizzinoso di noi italiani. Dovrebbero evitare di andare alle feste? Sii tranquilla e pensa al fatto che in lui hai trovato delle qualità che ami, compreso il fatto di accettarti per quello che sei.

  • Intanto grazie a tutti per le risposte. Sicuramente in questo periodo festivo non sarà semplice, dato che dovrò trascorrerci tanto tempo insieme. Cercherò di far tesoro dei vostri consigli allontanando questa visione di me stessa così gerarchica, ma non è facile riuscire a pensare come loro in quando non sono del loro ambiente e sono stata abituata a pensare così da mia mamma (che soffre di un disturbo scoperto col passare del tempo). Mi sento anche in difficoltà non potendo ricambiare la loro ospitalità per le feste, in quanto i miei genitori sono divisi e quindi sarebbe un po' scomodo...

    Per quanto vaste siano le tenebre sta a noi procurarci la luce

  • Intanto grazie a tutti per le risposte. Sicuramente in questo periodo festivo non sarà semplice, dato che dovrò trascorrerci tanto tempo insieme. Cercherò di far tesoro dei vostri consigli allontanando questa visione di me stessa così gerarchica, ma non è facile riuscire a pensare come loro in quando non sono del loro ambiente e sono stata abituata a pensare così da mia mamma (che soffre di un disturbo scoperto col passare del tempo). Mi sento anche in difficoltà non potendo ricambiare la loro ospitalità per le feste, in quanto i miei genitori sono divisi e quindi sarebbe un po' scomodo...

    Non devi ricambiare con la stessa moneta: sarebbe una cosa quasi scortese. Puoi (e non "devi") ricambiare come puoi.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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