Io ho lavorato sia come impiegata, 40 ore settimanali, sia come insegnante, 18 ore settimanali d'aula. Sicuramente da insegnate maggior tempo libero ma, soprattutto, maggiore flessibilità oraria: magari vai a fare la spesa alle 12.00, ma poi capita anche di lavorare la sera o nei week-end. Da insegnante, però, anche molto molto più stress: da impiegata, quando uscivo dall'ufficio, non ci pensavo proprio più, ero davvero libera; da insegnante non hai a che fare con pratiche ma con persone, pensieri e preoccupazioni te le porti dietro molto di più.
https://www.inail.it/cs/intern…urnout_e_insegnamento.pdf
In particolare:
bisogna vedere cosa si intende per vocazione.
In campo lavorativo solitamente il termine indica una volontà superiore alla media di fare quel lavoro, quella vita. Una motivazione che va ben al di là del ricevere il compenso. Chi ha la vocazione per una determinata professione tende a dedicare più tempo del dovuto e a modificare (in parte, non patologicamente) la propria vita per accomodare i doveri, i tempi, lo studio e la formazione della e nella professione.
In generale dovrebbe indicare una maggiore "passione" nella materia oggetto della professione.