Ciao a tutti. Scrivo perché sto passando una notte d'inferno, dopo una giornata tremenda. Sono sotto attacco da parte dell'ansia, che negli ultimi giorni è tornata prepotente. Ho preso gocce di ansiolitico, ma dopo pochi minuti di calma, è come se non l'avessi preso. Sono distrutto, ma se provo a chiudere gli occhi, comincio subito a sudare freddo e a sentirmi male. Ho paura, mi sento impotente.
Notte insonne
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Ciao a tutti. Scrivo perché sto passando una notte d'inferno, dopo una giornata tremenda. Sono sotto attacco da parte dell'ansia, che negli ultimi giorni è tornata prepotente. Ho preso gocce di ansiolitico, ma dopo pochi minuti di calma, è come se non l'avessi preso. Sono distrutto, ma se provo a chiudere gli occhi, comincio subito a sudare freddo e a sentirmi male. Ho paura, mi sento impotente.
Ciao, quale è la tua paura più grande? Sei solo?
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Ciao, quale è la tua paura più grande? Sei solo?
Si, sono solo. Non lo so, è la classica "paura...di avere paura". E poi comincio a pensare a domani, all'ufficio, a come potrò fare. Mi sento un calore tremendo addosso. Se anche l'ansiolitico non fa nulla, non so cosa fare...
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Concentra la tua mente su altro, ingannala trasferendo l'attenzione su un libro che ti piace, un film, un qualcosa ...
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Prova a guardare qualche video sulla mindfulness, sul "qui e ora", non ci sono miracoli che si possono fare, ma cerca di sentire il tuo corpo più che la tua paura.
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Audio ASMR anche.
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Grazie per i consigli, ma come temevo ho passato quasi l'intera notte insonne. E stamattina mi sono svegliato ancora peggio, con una sensazione di angoscia e paura. Il fatto che debba andare in ufficio, con tutta la gente intorno che non sa cos'è abbia, mi terrorizza. Mi viene da piangere e non so che fare.
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È già passata un’ora quindi di sicuro avrai già deciso cosa fare, spero tu sia andato e spero tu abbia trovato il luogo sicuro dentro di te che ti abbia dato la forza di affrontare questo momento. Io una volta sono scappata dal lavoro perché avevo un attacco di panico, e non sono più tornata..se senti che stai male puoi sempre andare via, non pensare di essere in trappola, ma quanto prima ti consiglio di fare terapia. Può solo che aiutarti.
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È già passata un’ora quindi di sicuro avrai già deciso cosa fare, spero tu sia andato e spero tu abbia trovato il luogo sicuro dentro di te che ti abbia dato la forza di affrontare questo momento. Io una volta sono scappata dal lavoro perché avevo un attacco di panico, e non sono più tornata..se senti che stai male puoi sempre andare via, non pensare di essere in trappola, ma quanto prima ti consiglio di fare terapia. Può solo che aiutarti
In realtà no, ho chiesto di poter fare smart. Ma ovviamente non posso chiederlo per tutta la settimana. Anche da casa, sto malissimo. Sudo freddo e piango, e più mi ripeto che è tutto nella mia testa e più non passa. Ci sono già passato, ho fatto terapia, ogni tanto qualche ricaduta, ma mai così. Cerco intanto di aiutarmi con ansiolitico, ma anche lì, l'effetto è molto breve. Sto davvero male.
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In realtà no, ho chiesto di poter fare smart. Ma ovviamente non posso chiederlo per tutta la settimana. Anche da casa, sto malissimo. Sudo freddo e piango, e più mi ripeto che è tutto nella mia testa e più non passa. Ci sono già passato, ho fatto terapia, ogni tanto qualche ricaduta, ma mai così. Cerco intanto di aiutarmi con ansiolitico, ma anche lì, l'effetto è molto breve. Sto davvero male.
Ho letto anche l'altra tua recente discussione, e al di là della tua "infatuazione" per il tuo capo, penso che tu abbia la responsabilità di risolvere questo disagio che torna ad uscire in maniera prepotente e che mi pare essere il vero problema che ti affligge.
Personalmente penso che il fatto di prendere farmaci e ansiolitico non sia risolutivo e che paradossalmente possa concorrere a determinare la tua disistima, per cui se al bisogno senti di non poterne fare a meno, va benissimo, sicuramente ti conosci, anche se poi ammetti che non ti fanno quasi effetto, ma proprio per questo temo che il problema sia più profondo, e che debba essere affrontato e risolto in qualche modo.
Cerca di non giudicarti e di amarti perché è fondamentale, magari iniziando in maniera convinta, e se vuoi anche un po' creativa, a tentare altre strade, dal momento che queste fino ad oggi non si sono rivelate sufficientemente efficaci, o comunque non risolutive.
Non puoi tormentarti in questo modo, cerca di accettarti, di essere orgoglioso della tua sensibilità, che non è qualcosa da spegnere con un farmaco nel momento in cui la sai gestire e trasformare. E sii orgoglioso di quello che hai, a partire dal tuo lavoro che ti sei guadagnato.
Magari rivolgiti ad altri terapeuti, che non necessariamente devono essere psichiatri o psicologi.
Cerca di rimanete in ascolto, fai qualcosa che ti faccia stare bene, chiedi aiuto a qualcuno che ti è vicino, qualcuno che sai che ti ama e vuole il tuo bene e fatti consigliare, e poi affidati.
Piangere non serve che a deprimerti ancora di più, cerca di agire, di entusiasmarti per qualcosa, a partire dal prenderti cura di te stesso.
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