Quando non mangio "schifezze" perdo la testa completamente

  • Il cibo è sempre molto più di mero alimento, soprattutto quando si raggiungono questi livelli (riesci a mangiare in una serata quello che io mangio in una settimana...).


    È utile capire quello che succede a livello fisico (e sotto questo profilo cambia poco se è junk food o cibo ipercalorico "sano" ) e a livello mentale, psicologico. Mangi per bisogno psicologico e su questo meccanismo devi incidere ....prima di ucciderti di cibo.


    Anche se la strada è lunga è proprio lì che ti porta. Né più né meno della droga.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Ho avuto i brividi a leggere il tuo thread, ma anche le risposte date da altri.

    Avete descritto la mia vita passata, dove a queste abbuffate tentavo di rimediare compensando con periodi brevi di digiuno rigido e allenamenti forzati, sopravvivendo con 800 kcal al giorno se tutto andava bene.

    Mi spiace tanto leggere di queste situazioni, sono vere e proprie dipendenze e, spesso, nascondo disagi mooolto più ingenti: io ad esempio soffrivo di ansia e depressione, ma spesso anche una rabbia particolare (tratto borderline di personalità), una rabbia non contro altri, ma contro di me. Il cibo mi calmava come un dolce ansiolitico e mi faceva sparire ogni ira e dolore dell'anima. Poi ho scoperto l'alcol, da lì il crollo totale.

    Del resto, si sa, il cibo porta al rilascio di neurormoni e neuropeptidi che hanno un effetto simil-morfina/oppio nel corpo.
    Pure io poi come te lifeis2strange , quando era ancora legale vendere preparazioni galeniche a base di anfetamine e altri stimolanti riuscivo a gestire molto meglio la cosa, anche se suddette sostanze mi davano letteralmente alla testa (e alla fine mi mandarono quasi in psicosi).

    Oggi? Oggi si è normalizzato tantissimo tutto questo: ho un rapporto molto più sano con il cibo e la tavola, sono quasi ortoressico ma mi concedo ogni tanto anche le schifezze, non rinuncio più a nulla. L'alcol è stato relegato a un bicchiere di vino o al massimo una birra in qualche occasione speciale (feste, brindisi vari).

    E adesso arriviamo al punto: esistono farmaci più sicuri anzitutto per gestire nel breve termine queste problematiche, dopodiché percorsi psicoterapeutici ad hoc.

    Io spero tu possa tornare, pian piano, a una maggiore serenità. :quatrefoil:
    Il mio scritto comunque voleva essere sì un incoraggiamento di speranza, ma soprattutto un dirti che qui ci sono tanti che ti capiscono e vivono o hanno vissuto la tua stessa storia, con tutte le vicissitudini del caso.
    Un abbraccio!

  • Aniba

    È quasi sempre un mix di dipendenze infatti può essere l'alcool, il cibo, Internet, giocare d'azzardo, etc. etc. - ci sono passato. È un modo per pensare il meno possibile, per tenere la testa costantemente occupata, io penso sia questo il motivo principale.

    In questi giorni sto riflettendo su cosa ho mangiato negli ultimi sei mesi (in pratica da inizio 2022), mi sono distrutto... cibo spazzatura ogni giorno, mattina e sera, non mi rendevo conto. Com'è possibile ridursi così?

  • Aniba

    È quasi sempre un mix di dipendenze infatti può essere l'alcool, il cibo, Internet, giocare d'azzardo, etc. etc. - ci sono passato. È un modo per pensare il meno possibile, per tenere la testa costantemente occupata, io penso sia questo il motivo principale.

    In questi giorni sto riflettendo su cosa ho mangiato negli ultimi sei mesi (in pratica da inizio 2022), mi sono distrutto... cibo spazzatura ogni giorno, mattina e sera, non mi rendevo conto. Com'è possibile ridursi così?

    Domanda sia per te che a lifeis2strange:


    vi è mai sembrato di mangiare tanto perché, in realtà, avevate "fame di vita"?


    Mi spiego meglio, parlando chiaramente soltanto per il mio caso, perché non vorrei assolutamente farlo per tutti: a me succedeva spesso di sentirmi altamente insoddisfatto. Volevo fare tante cose, sognavo dalla mattina alla sera un'esistenza ideale che non sapevo però come metter in moto.


    Non mi rimaneva allora che sfogare quella strana "fame di vita" in quel modo, abbuffandomi e, spesso, anche bevendo purtroppo.


    Il mio specialista ritenne valida questa ipotesi per me, all'epoca. Credete possa farvi sentire, almeno parzialmente, rispecchiati?


    Vi sentite mai come se voleste fare mille cose ma, sapendo di non poterle realizzare almeno a breve termine oppure non sapendo come iniziare, alla fine vi buttiate sul temporaneo (e subito disponibile di contro) appagamento dato dal cibo?


    Vi mando un abbraccio

  • Ciao Aniba,


    Sì, assolutamente sì e credo sia proprio il motivo principale.

    Certe volte penso anche che "il cibo sia l'unica cosa che mi rende felice".


    Non voglio andare Off Topic ma negli altri miei Thread ho spiegato tutti i disagi, in questo ad esempio: La mancanza di abilità sociali mi ha rovinato la vita

  • Ho letto la tua storia ed è piena di sofferenza, tra l'altro molti disagi che hai riportato li ho vissuti anche io in prima persona, quindi posso capire quella sofferenza, anche se a distanza di anni da quel mio difficile periodo di vita: quelle cose avrei potuto scriverle anche io, almeno in parte.


    Ho visto che hai tentato di risolvere tramite alcuni psicologi, dopodiché ho saputo che solo recentemente hai realmente imbrigliato la via giusta (secondo i miei specialisti, almeno): la psicoterapia, cosa ben diversa dalle semplici sedute dallo psicologo comune.


    In queste situazioni di dolore bisogna, sempre per chi mi ha seguito negli anni, sottoporsi a una pesante psicoterapia (tu avresti parzialmente bisogno, secondo me e per come ho vissuto similmente io a te sia chiaro, anche di una parte di lavoro psicodinamico o psicoanalitico) che, te lo anticipo già da ora ma mi pare di aver inteso su già lo sappia, sarà un percorso anche lungo. I primi benefici arrivano dopo circa 6 mesi continuativi.


    Posso domandarti se, a parte la lunga lista di stimolanti assunti, ti siano mai stati invece prescritti dei veri farmaci curativi, cioè antidepressivi o stabilizzatori dell'umore? Mio neuropsichiatra diceva sempre che, per chi ha disagi del nostro calibro cui si associano i DCA (disturbi del comportamento alimentare), la combo di antidepressivo "saziante" + stabilizzatore anoressizzante (soprattutto tra gli stabilizzatori ci sono farmaci molto utili - ma non possiamo chiaramente citarli noi in questa sede) fosse, insieme alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, la chiave di volta per una vera risalita.


    A me tutto questo funzionò, con me lui aveva ragione!


    Vi auguro il meglio, davvero

  • Domanda sia per te che a lifeis2strange:


    vi è mai sembrato di mangiare tanto perché, in realtà, avevate "fame di vita"?


    Vi mando un abbraccio

    Per me il cibo è un'attrazione irresistibile, non mi controllo e rappresenta sicuramente una forte dipendenza in determinati momenti. Salato, dolce, cucine di tutto il mondo, perfino durante questi giorni in cui sono stato malissimo con lo stomaco non riesco a controllarmi, ieri sera ho fatto sforzi enormi per resistere alla tentazione di una brioche gigante con gelato e panna.

    Non mi domando tanto i motivi, perché finché lo stomaco regge mangio senza problemi, ma sicuramente ciò avviene di più nei periodi in cui sono maggiormente depresso, questo è sicuro, perché mi fa stare meglio e mi tira su il morale. Comunque attualmente sto mangiando sano e poco, tutti alimenti consigliati: carni bianche, yogurt con fermenti lattici, riso, etc. e mi sento già molto meglio, l'umore migliora davvero tanto.

    Bisogna quindi chiedersi: abbuffarsi di cibo spazzatura (stando male) o mangiare sano e sentirsi molto meglio? Inoltre cerco sempre di camminare tanto a piedi, anche per chilometri, perché fa veramente bene.

    Un abbraccio anche a te.

  • sia per te che a lifeis2strange:


    vi è mai sembrato di mangiare tanto perché, in realtà, avevate "fame di vita"?

    Ciao, scusami ma ho sbagliato io: Sto semplicemente andando da un'altra psicologa, non sto facendo psicoterapia come la intendi tu.

    Questo perchè una domenica stavo malissimo e sentivo la necessità di parlare con qualcuno, quindi ho trovato una psicologa (l'unica forse) disponibile di Domenica a ricevermi subito.

    Mi trovo molto bene con lei solo che ciò che mi fa vivere malissimo adesso sono i problemi di salute che ho menzionato nel post, anche lei è d'accordo su questa cosa in base a ciò che le ho detto.

    Purtroppo però tutti i medici mi hanno detto "Non hai niente" eppure fra rigidità muscolare, giramenti di testa, tremori interni alle articolazioni, ecc... sto vivendo quasi come un disabile.

    La prossima visita da un medico neurologo che mi ha consigliato una dottoressa ce l'avrò fra 1 mese e mezzo nonostante l'abbia fatto privatamente e a prezzo intero. Che schifo, per un altro mese e mezzo devo ancora stare male senza sapere le cause (ma forse neanche dopo le saprò).

    Ovvio che se riuscissi a risolvere questo casino anche il disturbo alimentare migliorerebbe, ma per ora niente di niente.


    L'unico che ha provato a prescrivermi psicofarmaci è stato il primo neurologo che mi ha visitato, il quale ritiene che i sintomi siano di origine psicosomatica.


    Riguardo ai miei disagi che avevo già prima, invece, sono sempre stati sottovalutati da tutti, ed ecco cos'è successo invece...

  • vi è mai sembrato di mangiare tanto perché, in realtà, avevate "fame di vita"?

    Sì, assolutamente.


    Capita in modo particolare a chi ha (o crede di avere) capacità oltre la media e sente di "non vivere abbastanza" per "sfogarsi". Ho messo le virgolette, ma potevo anche non farlo.


    In alcuni casi questa "fame di vita" è anche una sorta di rivalsa rispetto allo stile di vita esageratamente alienante, ristretto e costretto a pochissimo tempo di svago e riposo.


    Con i tempi del lavoro moderno è una cosa che capita spesso. Purtroppo però porta a stancarsi ancora di più e spinge la mente in un avvitamento autodistruttivo che poi annulla sia il piacere che il dovere.


    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Uffa ragazzi, la cosa mi sta uccidendo.

    Non riesco a smettere di mangiare neanche se mi pagano... ho provato tutte le combinazioni possibili immaginabili per stare entro un numero di calorie decente ma niente di niente di niente.

    Alla fine trovo sempre il modo di sgarrare: O ordino una pizza a fine giornata, o prendo la torta che ho in frigo, ecc...

    Mi vergogno così tanto del mio aspetto fisico che se posso rinuncio alle uscite e cerco comunque di farmi vedere meno possibile. Inutile dire che questo mi causa stress su stress e quindi la fame nervosa ha sempre la meglio...

    Vi prego ragazzi non ditemi che l'unico modo per risolvere il problema sia farla finita una volta per tutte perchè altrimenti ci faccio un pensierino...

    Perchè inizio a pensare che non ci siano più soluzioni e che questo disturbo sia ormai impossibile da risolvere.

    Purtroppo ho tanti altri problemi oltre al disturbo alimentare: Bassa autostima, costante paura del giudizio degli altri, problemi di salute (probabilmente a causa di strani farmaci utilizzati anni fa ho vertigini e irrigidimento muscolare costanti), zero capacità relazionali, e non voglio andare avanti. Inutile dire che potrei anche essere un ragazzo carino ma con questo disturbo alimentare sto ingrassando a dismisura, anche 3Kg a settimana certe volte.

    Sta diventando molto critica la cosa! Sto andando dalla psicologa regolarmente, nonostante mi trovi tutto sommato bene non c'è modo di risolvere questo problema.

    Alla fine la psicologa mica è li con quando svuoto il frigo o ordino la mia pizza/e sgarro. Ragazzi se continuo così passo all'obesità grave.

    Vi ricordo anche che ogni kilo che prendo divento sempre più depresso e sto pensando ad isolarmi completamente (ricordo infatti che durante il Covid mi venne facile fare la dieta).

    Ormai mi sta iniziando a stare stretta anche la maglia dell'azienda che mi hanno dato.


    È una cosa che non auguro neanche al peggior nemico, ho perso tutta la mia poca confidenza che avevo in questo modo.

    Ho paura di uscire, mi sento malissimo. Nessuno mi deve vedere ridotto così. Sto anche pensando di scappare chissà dove senza lasciare tracce. Vi giuro che non sto scherzando, sono pensieri costanti!

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