Unabomber aveva ragione?

  • Il motivo? Ti vedo troppo convenzionale.

    :/ Io ho una attrazione fatale verso le persone super-contorte e il loro mondo interiore (anche nella vita, purtroppo per me :D).

    Sarà un retaggio di tutta la letteratura e filmografia gotica-horror che divoravo da adolescente? O magari già il divorare quelle era il sintomo di una inclinazione naturale mia?...Comunque sia è così...

    addirittura che ti sia scaricata il suo manifesto.

    Questo so spiegarlo.

    Per mia regola eterna : quando voglio capire qualcosa vado alla fonte, e non mi attengo mai alla sola interpretazione o sintesi di altri.

    Ma infatti lui era in origine un matematico, poi si è riciclato come teorico...insomma sempre astratto è stato, quindi il fattore prettamente umano...uhm.

    La Logica è alla base di qualunque speculazione teorica o costruzione teoretica, in qualunque branca dello scibile.

    Solo che, quando vuoi applicarla alle Scienze Umane e manchi di empatia, o addirittura vivi di antisocialità e misantropia, perdi INEVITABILMENTE milioni di sfaccettature che sono DATI, e finisci per costruire con metodo ossessivo una teoria che sarebbe perfetta nel metodo SE avesse considerato tutti i dati , mentre diventa teoria folle e fallace quando sono troppi i dati mancanti...e quando magari è parallelamente massima e ossessiva la PROPRIA necessità di giustificare A SE STESSI la propria misantropia e le frustrazioni che ne derivano, con la VOLONTA' ed ESIGENZA insopprimibile e prioritaria di farne TEOREMA che dimostri al mondo che ad essere sbagliato sia il mondo, piuttosto che lui.

    E a me sembra che proprio questa possa essere la chiave di lettura della sua personalità, considerando che addirittura prima dei trent'anni si era ritirato nella sua baracca fuori dal mondo...e dopo una prima fase della vita che lo aveva visto conseguire traguardi prestigiosissimi e invidiabilissimi a livello accademico, ma in cui aveva evidentemente continuato ad alimentare quell'odio profondo che deriva dal sentirsi rifiutati e non capirne il perchè, che sperimentava dall'infanzia in quanto escluso e bullizzato in ambito scolastico. Odio che poi si è materializzato ed espresso in modo criminale, col suo operato folle.

    Anche per questo pensavo all'Asperger, poichè le differenze comportamentali e relazionali rispetto alla media delle persone ne comportano spesso il rifiuto/allontanamento/esclusione dai vari contesti sociali.


    Basta leggere le varie storie del forum e non solo per capire che ci aveva preso benissimo.

    :/ Mi riservo di leggere il suo <manifesto> , ma ...sai...resta vero che anche l'orologio rotto, due volte al giorno, segna l'ora esatta...

    Quindi: non escludo che ci possano essere SINGOLE E SPORADICHE intuizioni brillanti, ma...credo si possa escludere categoricamente una visione geniale o anche semplicemente valida e sistemica, in ambito umanistico, da parte di chi ha vissuto la socialità come lui e che dopo tante teorie...consentimi...è arrivato "con metodo" a fare soltanto le pazzità che ha fatto.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

    Edited once, last by gloriasinegloria ().

  • :/ Io ho una attrazione fatale verso le persone super-contorte e il loro mondo interiore (anche nella vita, purtroppo per me :D ).

    Sarà un retaggio di tutta la letteratura e filmografia gotica-horror che divoravo da adolescente? O magari già il divorare quelle era il sintomo di una inclinazione naturale mia?...Comunque sia è così...

    Ho capito.

    E questo può essere un'altro dei motivi che ti induce a frequentare il forum.

    Questo so spiegarlo.

    Per mia regola eterna : quando voglio capire qualcosa vado alla fonte, e non mi attengo mai alla sola interpretazione o sintesi di altri.

    Perfetto.

    La Logica è alla base di qualunque speculazione teorica o costruzione teoretica, in qualunque branca dello scibile.

    Solo che, quando vuoi applicarla alle Scienze Umane e manchi di empatia, o addirittura vivi di antisocialità e misantropia, perdi INEVITABILMENTE milioni di sfaccettature che sono DATI, e finisci per costruire con metodo ossessivo una teoria che sarebbe perfetta nel metodo SE avesse considerato tutti i dati , mentre diventa teoria folle e fallace quando sono troppi i dati mancanti...e quando magari è parallelamente massima e ossessiva la PROPRIA necessità di giustificare A SE STESSI la propria misantropia e le frustrazioni che ne derivano, con la VOLONTA' ed ESIGENZA insopprimibile e prioritaria di farne TEOREMA che dimostri al mondo che ad essere sbagliato il mondo, piuttosto che lui.

    E a me sembra che proprio questa possa essere la chiave di lettura della sua personalità, considerando che addirittura prima dei trent'anni si era ritirato nella sua baracca fuori dal mondo...e dopo una prima fase della vita che lo aveva visto conseguire traguardi prestigiosissimi e invidiabilissimi a livello accademico, ma in cui aveva evidentemente continuato ad alimentare quell'odio profondo che deriva dal sentirsi rifiutati e non capirne il perchè, che sperimentava dall'infanzia in quanto escluso e bullizzato in ambito scolastico. Odio che poi si è materializzato ed espresso in modo criminale, col suo operato folle.

    Anche per questo pensavo all'Asperger, poichè le differenze comportamentali e relazionali rispetto alla media delle persone ne comportano spesso il rifiuto/allontanamento/esclusione dai vari contesti sociali.

    Questa può essere un'analisi psicologica plausibile del personaggio in se.

    Del resto se mescoli altissimo QI, una forma mentis molto alternativa di leggere la realtà più traumi o rigetti sociali vari passati...puoi avere appunto come risultato un estremista pazzo terrorista.

    :/ Mi riservo di leggere il suo <manifesto> , ma ...sai...resta vero che anche l'orologio rotto, due volte al giorno, segna l'ora esatta...

    Quindi: non escludo che ci possano essere SINGOLE E SPORADICHE intuizioni brillanti, ma...credo si possa escludere categoricamente una visione geniale o anche semplicemente valida e sistemica, in ambito umanistico, da parte di chi ha vissuto la socialità come lui e che dopo tante teorie...consentimi...è arrivato "con metodo" a fare soltanto le pazzità che ha fatto.

    Aspetta però che qui andiamo nell'oggetto del soggetto di discussione...


    Il tecnologismo sfrenato degli ultimi tempi.


    Lui afferma che esso sia il male (assieme alla moderna sinistra ^^).

    Per lui vale l'assioma tecnologismo>nevrosi, poi ok lui può solo teorizzare quindi il suo assioma lascia il tempo che trova...

    Ma è indubbio che se parli con un anziano ti dice che ai loro tempi magari andavano scalzi nel fango in inverno...cioè per farla breve materialmente parlando stavano peggio dei profughi, ma tutti dicono o dicevano (sono anche morti) che di testa stavano tutti bene a differenza della gente di oggi _ e non credo che sia un retorico "ai miei tempi"_ infatti guarda le nuove generazioni come sono ridotte...già all'adolescenza con gli psicofarmaci.

    Per dire anche qui sul forum a decine al giorno di tragedie psicologiche, problemi di nevrosi varie o peggio...

    Quindi siamo proprio sicuri che la tecnologia di cui non si può più fare a meno sennò non si vive non sia così alienante?

    Noi fino a pochi decenni fa vivevamo più in simbiosi con la natura _ siamo pur sempre animali seppur evoluti ma animali_ invece oggi viviamo in una strana ed artificiale bolla...

    Tutto ciò è estraniante e foriero di problematiche psicologiche, che ripeto vediamo tutti.


    Per cui non dovremmo leggere la realtà con l'ipse dixit al contrario, cioè che se sta cosa della tecnologia>nevrosi nelle persone...l'ha affermata un pazzo terrorista scoppiato allora non può essere sicuramente vera.


    Invece è vera perchè è fattuale, sia che lo affermi Kaczynski, sia Alvaro Vitali, sia Giorgio Parisi, sia mio nonno ecc.

  • Comunque forse qui abbiamo qualcuno che ne potrebbe sapere di più in seno al suo profilo psicologico!


    bruce0wayne :)

    Purtroppo l'argomento è talmente vasto che non è possibile parlarne in modo efficiente in totale. Andrebbero analizzati i singoli argomenti o quantomeno macro-argomenti.


    Per restare il più possibile sui generis: il fatto che lui sia geniale non significa che non possa essere anche un criminale. Il crimine viene "misurato" da come si agisce. Il genio da come si pensa. Azione e pensiero possono combinarsi oltre il consentito, specialmente per i soggetti che hanno un altissimo QI e che quindi hanno la tendenza ad agire parallelamente all'ordinamento giuridico, ad aggirare le regole o -come in questo caso: in modo violento.


    I temi sono tanti, troppi e sono trattati in modo Sì intelligente, ma obsoleto.

    In alcuni casi c'è stata una vera e propria previsione basata sul calcolo, per esempio parlando della "mentalità di sinistra". In altri casi si tratta di discorsi anacronistici o comunque obsoleti, ovvero di cui si è già trovata la quadra e le potenziali "soluzioni" ai problemi.


    L'analisi che fa della corruzione è piuttosto adiacente alla realtà, sia dei suoi tempi che del futuro (che oggi è presente).


    Per quanto riguarda la tecnologia invece fa un discorso anacronistico. Si è sempre parlato del progresso tecnologico come se potesse rendere schiava l'umanità, ma in tutti i casi del passato si sbagliava a pensarla in questo modo. Le stesse paure una fetta dell'umanità le ha avute persino per il frigorifero, il telefono, l'automobile, etc. Tutti strumenti che ci hanno reso certamente più liberi.


    I lavori a basso valore aggiunto possono essere svolti dalle macchine se l'essere umano si evolve e si occupa di lavori più "elevati". Il problema è sempre la corruzione che impedisce ai meritevoli di elevarsi e all'umanità tutta di progredire con ordine. La tecnologia dei social, per esempio, è ancora in mano a persone di generazioni precedenti che sfruttano il flusso di dati per monetizzarlo con poca attenzione all'etica.


    Non è il social in se il problema, ma l'uso che se ne fa. In una società con una maggiore formazione, entropia ed educazione i problemi sarebbero molto inferiori.



    Insomma: non dobbiamo prendere solo la parte che ci fa comodo del manifesto di questo tizio elevandolo ad essere superiore solo perché ha un alto QI. Anche i maggiori dittatori avevano un alto QI e l'hanno usato per ammazzare persone e impoverire il pianeta.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Per restare il più possibile sui generis: il fatto che lui sia geniale non significa che non possa essere anche un criminale. Il crimine viene "misurato" da come si agisce. Il genio da come si pensa. Azione e pensiero possono combinarsi oltre il consentito, specialmente per i soggetti che hanno un altissimo QI e che quindi hanno la tendenza ad agire parallelamente all'ordinamento giuridico, ad aggirare le regole o -come in questo caso: in modo violento.

    Chiaro.

    Per quanto riguarda la tecnologia invece fa un discorso anacronistico. Si è sempre parlato del progresso tecnologico come se potesse rendere schiava l'umanità, ma in tutti i casi del passato si sbagliava a pensarla in questo modo. Le stesse paure una fetta dell'umanità le ha avute persino per il frigorifero, il telefono, l'automobile, etc. Tutti strumenti che ci hanno reso certamente più liberi.

    In molti la pensate così, dove dite che non c'è da preoccuparsi...

    Però bohhh...

    Non so, io tanto ottimista non sono.

    I lavori a basso valore aggiunto possono essere svolti dalle macchine se l'essere umano si evolve e si occupa di lavori più "elevati". Il problema è sempre la corruzione che impedisce ai meritevoli di elevarsi e all'umanità tutta di progredire con ordine. La tecnologia dei social, per esempio, è ancora in mano a persone di generazioni precedenti che sfruttano il flusso di dati per monetizzarlo con poca attenzione all'etica.


    Non è il social in se il problema, ma l'uso che se ne fa. In una società con una maggiore formazione, entropia ed educazione i problemi sarebbero molto inferiori.

    In teoria...ma poi nei fatti rimaniamo sempre come siamo purtroppo.


    Comunque tu dici che il problema non è la tecnologia in se ma l'uso che se ne fa (o aggiungo io i tizi che la governano e come la governano).

    Ora non voglio elevare unabomber a profeta o santone come ho già detto a gloriasinegloria ma temo che con il livello dello sviluppo tecnologico che abbiamo raggiunto, essa la tecnologia possa andare avanti di mutu proprio...

    Non so...l'esempio del ragno che rimane impigliato nella sua ragnatela.


    Ma mi sbaglierò...spero.

  • n molti la pensate così, dove dite che non c'è da preoccuparsi...

    Però bohhh...

    Non so, io tanto ottimista non sono.

    La preoccupazione dovrebbe guardare sempre a monte del problema e non a valle.

    Se consideriamo un problema che internet permette di ordinare troppa merce questa tecnologia schiavizza i lavoratori: stiamo sbagliando.


    I punto di vista corretto è quello informato, ovvero: la tecnologia velocizza tutto? La risposta è No. Ci sono tecnologie pensate apposta per rallentare determinati processi e adattarli all'uso umano. Il fatto che non vengano usate e che invece di rallentare il processo si assumano 1000 schiavi umani in più è il problema... non la tecnologia che permette di comunicare in modo iper-veloce.


    Immaginate quante vite si possono salvare comunicando in modo iper-verloce. Non possiamo bloccare il progresso solo perché alcune persone non sono educate a utilizzare la tecnologia e altre invece la usano male per scelta. Bisogna condannare i disonesti e introdurre sempre più il concetto di "programmazione etica".


    Ho un progetto di questo tipo tra le mani e lo sto gestendo in prima persona. Ho litigato fortemente con degli imprenditori non più tardi di giovedì scorso perché non vogliono introdurre il parametro etico. Gli ho risposto che li farò comunque, che gli piaccia o meno.


    Il concetto di programmazione etica è una tecnologia iper-moderna, possibile solo grazie agli ultimi sistemi di sviluppo. Permette di regolare automaticamente la velocità e la pressone del flusso di informazioni in base a quanti lavoratori umani ci sono, a quante pause fanno, a quanta fatica sono costretti e a un loro feedback che consente al sistema di capire se è troppo lento o meno.


    Se prendi un sistema veloce che invia "lavori da fare" ai lavoratori e non lo completi con questa peculiarità: sovraccarichi le persone e ti sembreranno "schiave della tecnologia", ma la realtà è ben diversa. Lo iper-sfruttamento dei lavoratori esiste da ben prima che fosse inventato il primo computer.. a differenza invece del sistema che regola la velocità del lavoro in funzione della salute umana (che è una invenzione recente).


    In teoria...ma poi nei fatti rimaniamo sempre come siamo purtroppo.

    I cambiamenti ci sono ma non sono a portata di singolo essere umano. Spesso per una variazione consistente bisogna aspettare che "passino" una o due generazioni. Stiamo parlando di 60 anni di tempo.


    Così come gli SMS verranno disattivati quando morirà l'ultima persona che li ha utilizzati attivamente nella sua epoca: alcune "funzioni" arriveranno solo quando una generazione si sarà "bruciata" cercando di cambiare le cose.



    Comunque tu dici che il problema non è la tecnologia in se ma l'uso che se ne fa (o aggiungo io i tizi che la governano e come la governano).

    Ora non voglio elevare unabomber a profeta o santone come ho già detto a gloriasinegloria ma temo che con il livello dello sviluppo tecnologico che abbiamo raggiunto, essa la tecnologia possa andare avanti di mutu proprio...

    Non so...l'esempio del ragno che rimane impigliato nella sua ragnatela.


    Ma mi sbaglierò...spero.

    E' facile da "rilevare" per chiunque. Ti basta prendere un 15enne e farlo discutere di gaming online e di amici trovati in rete con una persona di 40 anni. Con ogni probabilità il quindicenne parlerebbe per un'ora senza che il quarantenne possa comprendere una sola intera frase. Per il 40enne le parole del 15enne appaiono assurde se non addirittura "impossibili". E' questa "incomprensione" che ci da l'illusione che la tecnologia possa "mangiarci". E' paura del cambiamento e mancata comprensione dei paradigmi moderni.


    Per lavoro mi occupo in parte anche di questo aspetto. Ti posso garantire con certezza che a breve spariranno: 3g, posti di lavoro "in banca", orari di lavoro, carta stampata, etc.


    Ci sono già persone che vivono secondo i paradigmi più moderni e:

    • Non usano il denaro contante, MAI.
    • Non prenotano MAI per telefono una vacanza.
    • Stanno smettendo di usare gli alberghi.
    • Non basano la loro serietà lavorativa sul rispetto di orari (che di solito non rispettano)
    • Non entrano in intimità con i colleghi di lavoro (pessima abitudine).
    • Non prendono MAI appunti sulla carta pensando di rileggerli realmente.
    • Non fanno lavori di cui non hanno passione o convinzione.
    • Non imparano mai "per flusso" ma sempre "per concetto"
    • Non comprano case, nemmeno potendo; poiché sono sempre in movimento e/o perché non conviene
    • Non passano la vita nei locali pubblici: preferiscono incontrarsi in location private
    • Hanno tanti contatti ma pochi amici sinceri e fidati
    • Hanno amici sinceri e fidati che incontrano poche volte all'anno perché si sentono spesso in chat
    • Non telefonano MAI senza prima avvertire via messaggio rigorosamente NON sms
    • etc. etc.


    Alcune di queste voci per alcuni di noi possono apparire assurde, ma sono solo alcune delle voci assodate per quanto riguarda le generazioni più giovani. Loro vivono già così e non per imposizione: si tratta solo del miglior modo di vivere nel contesto in cui sono posti.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • non dovremmo leggere la realtà con l'ipse dixit al contrario, cioè che se sta cosa della tecnologia>nevrosi nelle persone...l'ha affermata un pazzo terrorista scoppiato allora non può essere sicuramente vera.

    Ma non ho detto questo. Ho detto solo che, sui vari temi che affronta, certamente si potranno trovare singole intuizioni anche profonde e brillanti; ma altrettanto certamente non mi aspetto una TEORIA coerente e logica SU TEMI SOCIALI da uno che, come tanti e non necessariamente geniali, mastica odio e revanchismo verso una società da cui si è sentito rifiutato, e che infatti si trova all'ergastolo per una serie di atti criminali quanto folli, e che sono solo pura e semplice espressione di odio randomizzato, feroce, ossessivo.

    Un esempiuccio di suo svarione mega (tra i pezzettini che ho letto) è il suo attribuire il nepotismo alla società attuale, mentre esso è costante umana di tutti i popoli e di tutti tempi.


    ___________________


    Quanto al nesso tecnologia/nevrosi (che poi leggerò nel <manifesto>) ...al momento - personalmente - mi risulta abbinamento del tutto alieno.

    Sarà pure che, da ipocondriaca, quando penso alla tecnologia mi sovviene come primo applicativo quello medico-chirurgico-farmaceutico, già solo considerando quanto la tecnologia, di giorno in giorno:

    - ottimizzi la diagnostica, rendendola la sempre più precisa e sempre meno invasiva

    - ottimizzi le possibilità terapeutiche, sia mediche che chirurgiche, anche in questo caso aumentando l'efficacia e riducendo l'invasività su livelli che sembrano da fantascienza e invece sono vere ( tempo fa seguivo un servizio che documentava come sia possibile e del tutto vantaggioso operare al cervello ...mentre il paziente è perfettamente vigile e così in grado di interloquire con l'equipe neurochirurgica e fornire indicazioni preziosissime! Non è fantascienza e non lo stanno sperimentando su Marte : è al Besta di Milano);

    - ottimizzi, attraverso le tecnologie farmaceutiche, la disponibilità massiva e capillare di farmaci che oggi salvano vite da patologie che solo poche decine di anni fa erano esiziali...

    E se, nel complesso, la vita media è praticamente PIU' che raddoppiata in cento anni...un merito dovremo pur riconoscerlo a tutta questa tecnologia!

    Ma non sarebbe diverso se guardassi altri settori.

    Per restare sul più semplice e iconico : l'agricoltura !

    Credo si possa tranquillamente escludere che qualcuno possa rimpiangere gli aurei "tempi bucolici" in cui masse di Persone si spaccavano la schiena per fare quel che oggi fa un mietitrebbia, guidato da uno che sta comodamente seduto alla sua guida...


    La tecnologia è una Possibilità immensa.

    Sta ad ognuno di noi valorizzarla negli applicativi funzionali alla vita e ...anche molto molto molto de-nevrotizzanti...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

    Edited once, last by gloriasinegloria ().

  • giuseppex: dunque sulle tasse la vedo come te, se la cosa è di destra ok, le etichette mi interessano poco, peraltro io ho alcune idee prettamente di sinistra e altre di destra e mi ritrovo poco infatti in ogni partito. Sulla tecnologia però non ti seguo; ogni cosa al mondo è neutra, e tutto dipende da come la si usa, ma questo vale per ogni cosa nella vita quindi direi che il problema non è affatto la tecnologia, è chi la usa e come. Se guardi al passato ci sono state epoche davvero buie dove davvero l'umanità era soggiogata al volere di dittatori di ogni risma...oggi c'è un generale benessere molto più diffuso che nelle epoche passate anche grazie alla tecnologia, quindi mi sento di dire che il vero problema, la scommessa per il futuro, è rendere partecipi di questo benessere altri popoli che non vi hanno accesso. E su questo la tecnologia può davvero aiutare.

  • Non possiamo bloccare il progresso solo perché alcune persone non sono educate a utilizzare la tecnologia e altre invece la usano male per scelta.

    Ok.

    Il concetto di programmazione etica è una tecnologia iper-moderna, possibile solo grazie agli ultimi sistemi di sviluppo. Permette di regolare automaticamente la velocità e la pressone del flusso di informazioni in base a quanti lavoratori umani ci sono, a quante pause fanno, a quanta fatica sono costretti e a un loro feedback che consente al sistema di capire se è troppo lento o meno.

    Ecco questa è un ottima cosa che si può avere grazie alla tecnologia. :thumbup:

    I cambiamenti ci sono ma non sono a portata di singolo essere umano. Spesso per una variazione consistente bisogna aspettare che "passino" una o due generazioni. Stiamo parlando di 60 anni di tempo.

    Si purtroppo ci vuole del tempo...troppo tempo.

    E' questa "incomprensione" che ci da l'illusione che la tecnologia possa "mangiarci".

    Beh questa è una cosa molto umana... ^^

    Negli anni 80' c'era tutto un filone di film distopico-futuristici sulle macchine mangiatrici uomini ecc, quindi è normale avere un po di diffidenza su questo sviluppo prodigioso che si sta avendo in generale della tecnologia.

    Effettivamente...


    Si comunque questo è davvero un modo di vivere ultra-moderno, poi pensando ai miei genitori...da questo sono distanti anni luce ^^, io stesso potrei adattarmi solo a metà (forse)...ma sicuramente le neo-generazioni più inserite o inseribili vivranno così in piena normalità.

  • Un esempiuccio di suo svarione mega (tra i pezzettini che ho letto) è il suo attribuire il nepotismo alla società attuale, mentre esso è costante umana di tutti i popoli e di tutti tempi.

    Aspetta...questa è una questione di punti di vista eh...perchè bruce0wayne mi sa che qui è d'accordo con lui.


    Oh...a scanso di equivoci non voglio farvi di nuovo ridiscutere su questo eh! ^^

    Ma si senz'altro è come dici...non lo nego.

    Io metto spia solo sul fatto che possa "alienare", cioè che ci possa allontanare dalla nostra essenza "naturale".

    Cioè facendo un esempio è come prendere un cardellino e farlo vivere e riprodurre in gabbia...e funziona anche, anzi i cardellini in cattività vivono anche più a lungo...

    Ma il cardellino in cattività è ancora un cardellino?

    Per me quello che vive in natura sicuramente lo è, invece quello in gabbia...boh?

    La tecnologia è una Possibilità immensa.

    Sta ad ognuno di noi valorizzarla negli applicativi funzionali alla vita e ...anche molto molto molto de-nevrotizzanti...

    ok.

  • dunque sulle tasse la vedo come te, se la cosa è di destra ok, le etichette mi interessano poco, peraltro io ho alcune idee prettamente di sinistra e altre di destra e mi ritrovo poco infatti in ogni partito.

    Si anch'io tendo a fare così, cioè sono prosaico nel decidere cosa dovrebbe essere fatto o non fatto.

    Sulla tecnologia però non ti seguo; ogni cosa al mondo è neutra, e tutto dipende da come la si usa, ma questo vale per ogni cosa nella vita quindi direi che il problema non è affatto la tecnologia, è chi la usa e come.

    Ho capito.

    oggi c'è un generale benessere molto più diffuso che nelle epoche passate anche grazie alla tecnologia

    D'accordissimo, lo sviluppo tecnologico è l'elemento che ha portato per davvero il benessere diffuso.


    Comunque voi tutti e tre avete detto che la tecnologia è una cosa molto positiva.

    Il solo problema può essere l'uso che se ne fa...


    Va bene...


    Non mi resta che derubricare Kacziynski a uccello del malaugurio. ^^

Participate now!

Don’t have an account yet? Register yourself now and be a part of our community!

Hot Threads

    1. Topic
    2. Replies
    3. Last Reply
    1. Libertà o decoro? Dress code per girare nelle zone turistiche 77

      • CourtneySunshine
    2. Replies
      77
      Views
      1.8k
      77
    3. la huesera

    1. Saremmo in grado di riconoscerci? 77

      • _LucyInTheSky_
    2. Replies
      77
      Views
      2.1k
      77
    3. _LucyInTheSky_

    1. Movimento MGTOW e relazioni moderne: soluzione o fuga? 168

      • Invisible
    2. Replies
      168
      Views
      4.4k
      168
    3. Fifilla

    1. Suicidio al lavoro, non si sa il perché 18

      • criceto
    2. Replies
      18
      Views
      676
      18
    3. ipposam

    1. Vita da neet 361

      • Invisible
    2. Replies
      361
      Views
      11k
      361
    3. Invisible

    1. A proposito di ruoli sociali 283

      • Andrew Laeddis
    2. Replies
      283
      Views
      8.7k
      283
    3. ipposam