Ciao a tutti,
mi chiamo Antonio, ho 55 anni e sono una persona emotivamente esposta ad ansia e attacchi di panico.
Purtroppo la mia infanzia non è stata facile perchè ho vissuto sulla mia pelle l'abbandono e violenze fisiche e psicologiche da parte di una madre alcolizzata.
Anni di collegio e infine l'adozione da parte di una famiglia troppo legata alla religione. I primi attacchi di panico li ho avuti a 18 anni con depersonalizzazione, e sono durati fino ai 38 anni. Praticamente ho vissuto l'inferno sia dentro di me che fuori nella realtà, se di realtà si può parlare, perchè non mi sentivo di esistere. Ho genitori adottivi che anzichè prendersi cura del mio problema si affidavano al rosario e alle preghiere, intanto il mio malessere peggiorava di giorno in giorno. Decisi di mia volontà di farmi aiutare da uno specialista, mi prescrisse farmaci e psicofarmaci fino a diventare un automa. A 30 anni facevo il volontario soccorritore e, finito il turno, una sera cenai con un bicchiere di vino, non vi dico l'emozione che provai per l'effetto che mi procurò, tutte le mie ansie e attacchi di panico sparirono per magia, da allora abbandonai i farmaci e mi attaccai ai bicchieri fino a prendere le bottiglie.
Stavo d'incanto, vedevo la vita sotto un'altra luce, mi sentivo disinibito. Avrei venduto l'anima al diavolo per stare bene, senza attacchi di panico e ansia!
Gli anni passavano e l'alcol era diventato il mio unico sostegno contro la paura della paura, psicologi e psichiatri ne ho frequentati, ma per il vile denaro ti raccontano ciò che vogliono, anche che l'asino vola, ma non ti aiutano a uscirne. Mi sono sempre auto aiutato con soluzioni drastiche pur di sopravvivere, anche entrando nel circolo vizioso dell'alcol. Ho frequentato comunità di recupero, noa, ma se non siamo noi a convincerci del male che ci stiamo facendo non servono a niente. Amo vivere, amo essere sobrio, ho un bel lavoro che mi piace (Chef pasticcere) e voglio continuare a vivere, ora da tempo non bevo più come prima, qualche birretta mi scappa ma poi do un freno. Ho imparato ad accettare il mio passato, ho perdonato mia madre deceduta da anni, soprattutto mi sento prescelto da un destino catastrofico. Dall'ansia non se ne esce perchè è nel nostro DNA, ma si può tenerla a bada. Siamo forti e la vita ci mette sempre alla prova, dobbiamo ripeterci tutti i giorni che siamo privilegiati. Ragazzi, le nostre ansie ci rcordano chi siamo, dobbiamo solo modificare le nostre vedute. Volere è potere!