Con quelle gocce ho bestemmiato parecchio, per fortuna le ho usate solo nella fase iniziale per arrivare a 10 gocce, per poi passare al corrispettivo di una pasticca da 10mg.
Mi è capitato più volte di buttarle via perché incerto sul quantitativo di gocce...
Per togliere eventuali bolle d'aria è sufficiente dargli qualche steccata leggera col dito.
Allora non sono l'unico!!! Chissà che dosi avrò preso... 
Ciao a tutti, torno a scrivere dopo un po' di tempo.
Il 4 luglio ho iniziato la mia quarta terapia con SSRI non sapendo che il suo assorbimento veniva alterato dal gastroprotettore che prendevo per la nausea. Questo l'ho scoperto io ad inizio agosto quando mi arrovellavo sul perché non vedessi miglioramenti dopo un mese di SSRI.
Mia idea: un mese di SSRI assunto per niente. Lo psichiatra ne era al corrente ma ancora non mi è chiaro il motivo per cui non mi avesse spiegato questa cosa.
Ho passato due settimane fuori ufficio per malattia: una intera a piangere ogni giorno in preda alla disperazione e a sentirmi meglio solo verso sera, quando la giornata era ormai finita e stremato dallo stress quotidiano. Mangiavo di meno e ho perso credo 4kg.
La settimana dopo è andata un po' meglio ma con tanta fatica.
Ad oggi sono rientrato in ufficio, a volte faccio solo mezza giornata (l'altra ho la fortuna di poter lavorare da casa), a volte faccio giorni interi in ufficio. Tuttora persiste l'umore deflesso (così è stato definito dalla mia psicologa: mi sento di dover piangere e sorrido a malapena, non riesco a godermi le cose) e sembra mi sia tornata la nausea da quando non assumo più gastroprotettori. Lo psichiatra consiglia di attendere ancora qualche giorno.
I miei pensieri passano dal chiedersi come sia potuta cambiare la mia vita in così poco tempo (a maggio stavo benone!) e se tornerò mai normale, al diagnosticarmi o ad aver paura di avere chissà quale brutto male, in particolare allo stomaco vista la nausea (il gastroenterologo che mi ha visto non ha ritenuto dovessi fare esami strumentali quindi deduco che non abbia avuto brutti sospetti). Purtroppo credo sia un bel loop in cui sono entrato.
Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili con gli SSRI + gastroprotettori?
Cosa consigliereste per migliorare un po' l'umore deflesso?
Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili con gli SSRI + gastroprotettori?
Cosa consigliereste per migliorare un po' l'umore deflesso?
Dalle informazioni che ho trovato in passato riguardanti l'interazione dei vari esomeprazolo, pantoprazolo ecc (senza entrare nel dettaglio, dato che non ne ho le competenze), ci sono diverse combinazioni che aumentano la concentrazione plasmatica dell"ssri... ma dipende molto dallo specifico gastroprotettore e dallo specifico ssri. Io ho avuto qualche problema solo a inizio terapia. Non ho più il link del documento, ho solo uno screen che salvai mesi e mesi fa.
Display MoreCiao a tutti, torno a scrivere dopo un po' di tempo.
Il 4 luglio ho iniziato la mia quarta terapia con SSRI non sapendo che il suo assorbimento veniva alterato dal gastroprotettore che prendevo per la nausea. Questo l'ho scoperto io ad inizio agosto quando mi arrovellavo sul perché non vedessi miglioramenti dopo un mese di SSRI.
Mia idea: un mese di SSRI assunto per niente. Lo psichiatra ne era al corrente ma ancora non mi è chiaro il motivo per cui non mi avesse spiegato questa cosa.
Ho passato due settimane fuori ufficio per malattia: una intera a piangere ogni giorno in preda alla disperazione e a sentirmi meglio solo verso sera, quando la giornata era ormai finita e stremato dallo stress quotidiano. Mangiavo di meno e ho perso credo 4kg.
La settimana dopo è andata un po' meglio ma con tanta fatica.
Ad oggi sono rientrato in ufficio, a volte faccio solo mezza giornata (l'altra ho la fortuna di poter lavorare da casa), a volte faccio giorni interi in ufficio. Tuttora persiste l'umore deflesso (così è stato definito dalla mia psicologa: mi sento di dover piangere e sorrido a malapena, non riesco a godermi le cose) e sembra mi sia tornata la nausea da quando non assumo più gastroprotettori. Lo psichiatra consiglia di attendere ancora qualche giorno.
I miei pensieri passano dal chiedersi come sia potuta cambiare la mia vita in così poco tempo (a maggio stavo benone!) e se tornerò mai normale, al diagnosticarmi o ad aver paura di avere chissà quale brutto male, in particolare allo stomaco vista la nausea (il gastroenterologo che mi ha visto non ha ritenuto dovessi fare esami strumentali quindi deduco che non abbia avuto brutti sospetti). Purtroppo credo sia un bel loop in cui sono entrato.
Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili con gli SSRI + gastroprotettori?
Cosa consigliereste per migliorare un po' l'umore deflesso?
Che SSRI prendi? Da quanto tempo hai reiniziato? La notte dormi? Prendi benzodiazepine?
Te lo chiedo perché anche io sono nella tua situazione da maggio, più ansia che depressione, però sempre male si sta.
Molto spesso mi chiedo se davvero gli psicofarmaci funzionano?!
Vedo che spesso cambiamo terapia, si aggiusta il dosaggio, si somministrano contemporaneamente più farmaci... ma la risposta degli stessi non è mai risolutiva!
Molto spesso mi chiedo se davvero gli psicofarmaci funzionano?!
Vedo che spesso cambiamo terapia, si aggiusta il dosaggio, si somministrano contemporaneamente più farmaci... ma la risposta degli stessi non è mai risolutiva!
Domanda lecita. Io rispondo che funzionano. Più in generale direi che alla lunga funzionano.
La paroxetina ad esempio può richiedere diversi mesi (4 o più). Questo può generare frustrazione, di cui sono stato "vittima" anche io.
Bisogna perseverare nelle cure, in stretto contatto con lo specialista, sapendo che prima o poi la "risalita" si farà sentire.
Il punto è che il quadro dei disturbi cambia continuamente. Questo crea appunto difficoltà - iniziali, talvolta protratte - nella gestione della terapia.
Per l'ansia ad esempio si parla di fluttuazioni cicliche, con periodi critici alternati ad altri di quasi o totale remissione.
E' inutile citare tutti gli studi che hanno supportato scientificamente l'introduzione SSRI - tanto per dirne una - nel prontuario farmaceutico.
Il funzionamento è stato documentato.
Che SSRI prendi? Da quanto tempo hai reiniziato? La notte dormi? Prendi benzodiazepine?
Te lo chiedo perché anche io sono nella tua situazione da maggio, più ansia che depressione, però sempre male si sta.
Ciao VJ, prendo la sertralina. Ho sempre preso quella ed è sempre stata efficace al dosaggio di 50mg. Questa volta invece siamo saliti fino a 100mg ma per ora non percepisco granché benefici.
La notte dormo anche se in realtà sono sempre stato uno che aveva almeno 1/2 risvegli per notte. Però per farti un esempio ieri sera sono andato a letto alle 23 circa, 1 risveglio non ricordo a che ora, poi ho dormito fino a quasi alle 7.
Come benzodiazepine prendo lo Xanax, al momento sono a 25 gocce 3 volte al giorno.
Come dicevo, tutto ciò condiziona le mie giornate. Al mattino ho un umore bassissimo con tantissima voglia di piangere. Voglio evitare di peggiorare la situazione quindi mi sforzo al massimo delle mie possibilità e vado a lavoro comunque dove però non passo la giornata in modo spensierato. Inizio a stare meglio nel pomeriggio, dopo che prendo lo Xanax ma non per lo Xanax in sé ma perché sto andando verso fine giornata. Ora di sera mi sento stanco, dopo tutto il giorno in tensione, ma abbastanza sereno e tranquillo da riuscire a rilassarmi un paio d'ore sul letto con la tv.
Dalle informazioni che ho trovato in passato riguardanti l'interazione dei vari esomeprazolo, pantoprazolo ecc (senza entrare nel dettaglio, dato che non ne ho le competenze), ci sono diverse combinazioni che aumentano la concentrazione plasmatica dell"ssri... ma dipende molto dallo specifico gastroprotettore e dallo specifico ssri. Io ho avuto qualche problema solo a inizio terapia. Non ho più il link del documento, ho solo uno screen che salvai mesi e mesi fa.
Ma aumentare la concentrazione plasmatica cosa vuol dire? Che ho più sertralina nel sangue? Quindi dovrebbe essere più efficace?
Perché in realtà il mio psichiatra su mia richiesta mi ha specificato che il pantoprazolo, nel mio caso, altera l'assorbimento della sertralina. Un altro psichiatra mi ha proprio detto che non dovrei assumere pantopranzolo invece.
Un altro sito che ho letto recentemente invece dice che il pantoprazolo altera l'acidità di stomaco, acidità necessaria affinché l'SSRI venga assorbito e inviato all'organo-target.
Che SSRI prendi? Da quanto tempo hai reiniziato? La notte dormi? Prendi benzodiazepine?
Te lo chiedo perché anche io sono nella tua situazione da maggio, più ansia che depressione, però sempre male si sta.
Scusami, mi sono dimenticato di dirti da quando ho reiniziato.
Avevo terminato la terapia data la completa remissione della sintomatologia (dopo 2 anni di assunzione) a fine aprile 2024. Maggio è stato nefasto a lavoro, super stress, e qualcosa deve avermi destabilizzato. Sintomatologia ricominciata (anche peggio di quanto ricordassi degli episodi passati) e dal 4 luglio ho ricominciato con 0,25mg di sertralina per 3 giorni, poi aumentato a 50mg per una settimana, alzato a 0,75mg per 3 giorni per poi passare a 100mg ormai da 3 settimane se non sbaglio.
Il problema è che avevo in concomitanza l'assunzione del pantoprazolo che a quanto pare ne altera l'assorbimento. Da quando l'ho scoperto l'ho interrotto e prendo solo 100mg di sertralina (+ Xanax) da domenica 4 agosto.
Display MoreDomanda lecita. Io rispondo che funzionano. Più in generale direi che alla lunga funzionano.
La paroxetina ad esempio può richiedere diversi mesi (4 o più). Questo può generare frustrazione, di cui sono stato "vittima" anche io.
Bisogna perseverare nelle cure, in stretto contatto con lo specialista, sapendo che prima o poi la "risalita" si farà sentire.
Il punto è che il quadro dei disturbi cambia continuamente. Questo crea appunto difficoltà - iniziali, talvolta protratte - nella gestione della terapia.Per l'ansia ad esempio si parla di fluttuazioni cicliche, con periodi critici alternati ad altri di quasi o totale remissione.
E' inutile citare tutti gli studi che hanno supportato scientificamente l'introduzione SSRI - tanto per dirne una - nel prontuario farmaceutico.
Il funzionamento è stato documentato.
Speriamo... la penso anche io come te... ma in ogni caso lo spero.
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