Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao ragazze/i, innanzitutto un saluto a tutti, sono nuovo del Forum.

    Volevo scrivere qui il mio stato d'animo, un po' per liberarmi, un po' per capire se qualcun altro stia passando le stesse cose.

    Ho 30 anni, una storia d'ansia abbastanza altalenante in passato.

    Nell'ultimo periodo la testa mi sta facendo dei brutti scherzi. Premetto che sono una persona abbastanza sensibile e mi lascio sopraffare dalle situazioni di stress e di cambiamenti importanti e che sto per cambiare lavoro (situazione molto sentita da me).

    Circa un mese fa ho cominciato ad avvertire delle parestesie (spilli, formicolii) a gambe e braccia con conseguente attacco di panico alla guida e lì già ho cominciato ad aver pensieri continui, con ricerche di ore ed ore per capire cosa avessi. Mi sono recato dal medico di base, conscio di avere una postura scorretta (e di aver in passato già sofferto di attacchi di panico e disturbi d'ansia) e mi ha dunque prescritto una risonanza, che ha evidenziato problemi alla colonna da dover trattare con fisioterapia e farmaci. Quindi pensavo d'aver "identificato" la fonte del mio disagio. Venerdì scorso, di sera, mentre mi recavo in auto dall'altra parte della città per un evento con la mia ragazza, dal nulla ho cominciato ad avere battiti accelerati e un senso di impotenza che mi ha costretto immediatamente a fermarmi una prima volta, poi una seconda in cui quasi piangevo dal panico e ripetevo come "non ce la faccio, mi sento male non ce la faccio, non so cosa fare". Allora per raggiungere quel luogo, mentre guidavo ho iniziato a parlare senza sosta per cercare di non pensare a come mi sentissi.

    Ho dovuto infine trascorrere tutta la serata fuori dal locale dove si teneva l'evento perché mi sentivo troppo male, con il medico che ogni 5 secondi mi controllava i battiti.

    Da 2 giorni un senso d'ansia costante in sottofondo, e ogni battito del cuore mi risale in gola e la testa che mi esplode. Quando la sera provo a coricarmi e sto per addormentarmi, ecco che sento una scarica d'adrenalina che mi risveglia, forse per paura di non risvegliarmi o non so cosa.

    Possibile che io non riesca razionalmente a identificare una causa scatenante il tutto?

    Ho già preso un primo appuntamento con una terapeuta per cercare di risolvere o almeno mitigare definitivamente il problema.


    Scusate l'essere stato prolisso, ma ne avevo davvero bisogno.

    Se avete anche voi delle esperienze recenti da condividere, non può che farmi sentire meno solo :(

  • Ciao, diciamo che l'anno scorso ho avuto un periodo molto simile (con la differenza che a me sono arrivate prima le forti tachicardie e poi parestesie e tanti altri sintomi) che mi ha portato a passare 1-2 mesi con il terrore anche di alzarmi in piedi semplicemente (battiti costanti a 120 solo stando fermo in piedi)... anche nel mio caso un motivo preciso scatenante non c'era ed è iniziato tutto all'improvviso mentre tornavo a lavoro...


    Fortunatamente sono riuscito a superarlo facendo psicoterapia qualche mese e mettendoci tanta volontà (e sofferenza )... nel mio caso ha aiutato molto prenderla come una sfida e, impuntandomi, piano piano ogni sintomo è sparito...

  • Buonasera a tutti, cercherò di essere il più concisa possibile.


    Ho 42 anni e ho partorito il 25 luglio. Il 3 agosto ho avuto febbre e dolori addominali e sono andata al pronto soccorso. Mi è stato detto che si trattava di un'influenza ma non ero tranquilla. Visto che avevo un PCR alto, ho iniziato a preoccuparmi di possibili tumori. Ho parlato con il medico e mi ha detto che se la febbre non fosse tornata, avrei potuto star tranquilla. La febbre è passata e tutto sembrava andare bene fino a metà settembre. A quel punto, ho avuto di nuovo febbre un giovedì sera, poi la domenica e il martedì successivo. Avevo anche tosse con catarro, oltre alla febbre. Il medico mi ha diagnosticato una bronchite, e anche il mio compagno ne soffriva, ma senza febbre. A questo punto, ho iniziato a pensare che forse la febbre non era legata alla bronchite.


    Ho iniziato a preoccuparmi del mieloma multiplo a causa delle radiazioni delle TAC che avevo fatto. Inoltre, mia madre ha una gammopatia monoclonale (MGUS), una forma benigna che potrebbe evolversi in mieloma nel tempo ed è spesso riscontrata negli anziani. La febbre sembrava scomparire pochi giorni dopo l'assunzione dell'antibiotico e anche la settimana successiva. Nonostante ciò, ho continuato a misurare occasionalmente la temperatura, ma non in modo ossessivo. Sono andata da un pneumologo che non ha riscontrato più rumori di bronchite.


    Domenica scorsa, mi sono sentita nuovamente stanca. Il lunedì, una settimana dopo aver finito l'antibiotico, stavo bene ma ho deciso per scrupolo di misurare la temperatura e ho rilevato 37, 37.1, 37.3. Spaventata, ho provato a misurare sotto l'ascella e in bocca. Mi hanno detto che era meglio misurare in bocca, quindi ho continuato a farlo. Due sabati fa ho misurato in bocca con i tre termometri che avevo (due digitali e uno a gallio) e ho ottenuto 37.5, anche con i digitali che di solito segnalano temperature più basse. Questo mi ha dato molta ansia, la mia pressione è salita a 155/111, ho chiamato mia cugina che è pediatra ed è stata al telefono con me per circa 40 minuti fino a quando mi sono calmata. Ho misurato nuovamente la temperatura ed era scesa a 37.2 in bocca. Mia cugina mi ha consigliato di smettere di misurarla, ma non riesco a smettere. La scorsa settimana l'ho misurata tre volte, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, ed era sempre normale, anche con il termometro a gallio (36.3/36.5).


    Stamattina, nuovamente 36.8 nell'inguine (dove mi è stato consigliato di misurarla) e 36 con gli altri due termometri digitali. Circa un'ora dopo, ho misurato 36.2 nell'inguine. Quindi, è una febbricola? È ansia? Non è niente, solo normali fluttuazioni della temperatura? Ho paura e vivo con terrore gli esami del sangue che dovrò fare tra circa 15 giorni.


    A qualcun altro è successa questa cosa? Grazie a chi ha avuto voglia di leggere.


    Spery

  • Ciao, purtroppo anche la febbricola può venire con l'ansia. La febbre è dai 38 in su, se non erro. Avere la temperatura a 36,7 è assolutamente normale!

    A me capita che venga quando sono molto stanca e stressata. Inoltre dopo la gravidanza c'è un evidente cambiamento ormonale che potrebbe alzare la temperatura basale. Potrebbe essere che tu sia molto provata dal parto? In ogni caso, fai le analisi con serenità. Prima di pensare a un tumore, ci sono centinaia di cause assolutamente più logiche per la tua condizione. Già il fatto che con l'antibiotico ti passi, dovrebbe tranquillizzarti.

  • Ciao, prima di rientrare nel tunnel, cerca di lavorare subito sulla tua ansia.

    Se hai modo, fai un consulto psicologico.

    Abbandona il sostegno del medico di famiglia, che col tempo diventa poi un elemento che fa amplificare l'ansia. Il fatto che un dottore ti segua e ti controlli quando stai male, col tempo si trasforma in una convinzione errata di essere malati e di avere bisogno del medico per guarire.

    Lascia stare, ragiona bene sulla tua situazione del momento. Sii sincero con te stesso e, se hai bisogno, fai una pausa da tutto per ritrovare l'equilibrio.

  • Ti rispondo in modo diretto e schietto così che tu possa comprendere la prospettiva mentale. Per chi soffre di ansia e attacchi di panico la principale problematica risiede nella mente. Il corpo rappresenta soltanto il veicolo attraverso cui la mente manifesta i suoi segnali.

    I famosi "spilli" che tutti noi, compreso me, abbiamo sperimentato non sono realmente un grosso problema (scusa la franchezza, ma voglio sottolineare quanto siano effettivamente sintomi insignificanti). Sintomi come un fastidio al petto, al braccio o alla testa sono comuni e spesso non indicano alcuna condizione medica seria. Un vero problema al cuore si manifesta con un dolore intenso e continuo, non con un piccolo fastidio che dura solo un secondo e poi scompare.


    Ho sperimentato anch'io tutti questi sintomi e non ho mai considerato di recarmi al pronto soccorso o di chiamare un medico di guardia. Questi "spilli" possono manifestarsi quando ci agitiamo, scatenando il circolo vizioso dell'ansia. Ogni volta che percepisci una sensazione diversa, l'ansia tende ad aumentare.


    Relativamente ai battiti cardiaci, ci si concentra su un battito e si inizia a contarli (usando apparecchi o toccando collo, polso o tempie) e questa abitudine diventa un ciclo interminabile. Continuerai a farlo per giorni, settimane, mesi e, nel peggiore dei casi, anni. La cosa davvero positiva che hai menzionato è il desiderio di intraprendere un percorso psicologico fin da subito. Affrontare questi problemi sin dall'inizio offre molte più possibilità di superare gli ostacoli rispetto a chi ha accumulato ansia e paura nel corso degli anni.

  • La temperatura è sicuramente uno strumento reale per comprendere se il corpo sta realmente male o meno, ma bisogna considerare una soglia specifica per determinare se si tratta effettivamente di febbre o no.


    Ad esempio, una temperatura di 37°C o 37 e qualcosa di solito non viene considerata febbre (in realtà, molte persone hanno una temperatura di base che varia di mezzo grado in più o in meno rispetto a quella che è comunemente definita "normale", cioè 36,5°C).

    Si può parlare di febbre certa quando la temperatura raggiunge i 38°C, di febbre alta intorno ai 39°C e di febbre pericolosa veramente quando supera i 40°C. Ogni altra variazione può diventare un'ossessione, come misurare la temperatura o i battiti ogni mezz'ora. Non è necessario misurare la temperatura a intervalli regolari. Se ti senti male puoi farlo di sera, quando di solito la temperatura corporea è più alta, per valutare se hai effettivamente la febbre. Comunque è importante non fissarsi troppo sulla temperatura, poiché potresti finire per misurartela in continuazione creando una sorta di disturbo ossessivo-compulsivo.

  • Paure. Ho scoperto da poco che dopo un periodo di disturbi e ansia molto forte a seguito della prima e unica dose di Pfizer, tutto ciò che può arrivare da fuori sotto forma di farmaci e cure, anestesia del dentista compreso, si chiama Iatrofobia. Yuppi.. almeno c'è un nome.. non mi cambia la vita ma lo identifico. Qualcuno che ne soffre? ;)

  • Salve, 5 giorni fa sono finito in ospedale per un attacco di panico con pressione alta e forti tremori che sono durati oltre 4 ore. Nonostante abbia assunto 10 gocce di Lexotan, non ho avuto miglioramenti, anzi, la situazione è peggiorata. In ospedale mi hanno somministrato 15 gocce di Tranquirit, ma ancora avevo dei tremori. Dopo ciò, sono riuscito a dormire solo per un'ora. Nel pomeriggio, ho assunto 8 gocce di Lexotan che alla fine hanno iniziato a fare effetto e mi hanno portato ad un leggero stato di rilassamento. La sera ho assunto altre 9 gocce e sono riuscito a dormire per 7 ore, anche se ero molto stanco a causa dei giorni precedenti.

    Il giorno successivo ho assunto 5 gocce al mattino, 6 il pomeriggio e 7 la sera, ma non hanno avuto un effetto significativo. Ho dormito solo 4 ore e mi sono svegliato nervoso.

    Il giorno successivo, il mio psichiatra mi ha prescritto Xanax ed Escitalopram (che avevo assunto per 2,5 anni prima di smettere gradualmente 4 mesi fa in un periodo di 14 mesi). Però ho un po' paura di ricominciare con questi farmaci.

    Intanto, sto aspettando i risultati delle analisi che ho fissato come appuntamento. Nel frattempo, continuo a prendere alcune gocce di Lexotan la sera. Il sabato, 9 gocce hanno fatto effetto, ma la domenica ho provato con 7 e ho dormito poco. Ieri sera ne ho assunte 8, ma dopo circa 30 minuti ho avuto un altro attacco di panico con tremori e agitazione, sebbene meno intenso rispetto all'altro giorno. Ho avuto una notte insonne con forti palpitazioni e un livello di nervosismo molto alto, mi sento davvero male.

    Non so cosa fare. Dovrei riprendere il Cipralex o aspettare due giorni per i risultati delle analisi? Forse il Lexotan non è tollerato bene da me? È importante notare che non ho assunto benzodiazepine per 2,3 anni, ad eccezione di 4-5 gocce di Tavor due settimane fa, quando l'ansia e il nervosismo sono peggiorati, e ho avuto una crisi 21 giorni fa, da cui è iniziato il mio stato attuale.

    Posso prendere lo Xanax al posto del Lexotan dopo averlo assunto a basse dosi per 5 giorni? Sicuramente mi metterò in contatto con il mio psichiatra, ma al momento sto davvero male.

  • Credo che assumere farmaci al bisogno serva solo a placare la sintomatologia nell’immediato. Seguirei il consiglio dello psichiatra, ma devi capire le cause di tutto questo. Dal mio punto di vista ti consiglierei di fare anche psicoterapia.

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