Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Buona sera, forum. Scrivo qui per cercare un po’ di conforto, visto che mi sembra una discussione già ben avviata e non mi andava di riaprirne altre sempre sullo stesso tema. Le mie somatizzazioni ansiose sono prettamente somatizzazioni cognitive: vuoti di memoria, difficoltà di attenzione, distacco dal mondo, eccetera, eccetera. Solo che ci sono delle somatizzazioni fisiche che proprio non mi lasciano respirare. Somatizzo molto con il senso di fame; ci sono dei giorni nei quali faccio fatica anche a bere dell’acqua. Questo mi porta ad avere settimane intere di quasi digiuno e a perdere molto peso, cosa che, per me che ho sofferto di anoressia, non è il massimo. Ci sono altre volte, invece, in cui ho una fame devastante, riuscirei a mangiare di tutto e il mio stomaco sembra non riempirsi mai, anche se ho già mangiato il necessario. Capita anche a voi? Voi come ovviate a questi problemi?


    Ho delle somatizzazioni cardiache anche; c’è stato un periodo in cui riuscivo ad avere fino a 160 battiti al minuto da sdraiata. Poi ho fatto un elettrocardiogramma e tutta la situazione si è calmata. Inutile dire che mi ero diagnosticata ogni tipo di aritmia maligna possibile: tachicardia, aritmie, extrasistoli. Mi ero addirittura diagnosticata la tachicardia posturale ortostatica. Insomma, sono piuttosto fantasiosa nelle mie diagnosi. La sensazione che però mi dà più fastidio legata alla questione cardiaca è una sensazione di cuore che cade, come se per pochi secondi al centro del mio petto si creasse un buco, un vuoto. Non è la sensazione delle extrasistoli, visto che le ho già provate; questa è una sensazione totalmente diversa, come se il mio cuore si fermasse, non per pochi secondi, ma per minuti interi, come se scivolasse al centro del mio stomaco. Capita anche a voi?


    Somatizzo qualche volta con formicolii qua e là, soprattutto alle mani e alle braccia. Il motivo per cui ho deciso di scrivere questo consulto è una delle somatizzazioni più fastidiose di tutta la mia vita: il senso di stordimento e le vertigini. Con “senso di stordimento” intendo la sensazione di non essere pienamente sveglia; faccio fatica a ricordare le cose, ho vuoti di memoria e mi sento come se camminassi su un tappeto di gomma. Le vertigini, invece, non sono le classiche vertigini dovute alla cervicale oppure a un attacco di labirintite; sono vertigini interne, soggettive. Non è l’ambiente intorno a me a girare, ma sono io internamente stordita. Non so se sono riuscita a spiegarmi bene.


    Associando questa sintomatologia alla depersonalizzazione e alla realizzazione, ero riuscita a calmarmi. Solo che, considerando che la mia ipocondria è a base ossessiva, ora che mi sono tolta un po’ di sassolini dalle scarpe riguardanti queste due sintomatologie dissociative, mi sono creata l’idea che questo senso di stordimento sia dato da un basso afflusso di sangue e ossigeno al mio cervello e che, un giorno, morirò all’improvviso. Lo so che queste parole sono inutili, ma vi volevo chiedere se capita anche a voi di avere delle diagnosi così fantasiose e se, secondo voi, questa diagnosi potrebbe avere senso. Insomma, da quando nel mio cervello si è affacciata questa terribile ipotesi diagnostica, io non vivo più; sono aumentati i formicolii, la vista appannata, le vertigini, i giramenti di testa, i mal di testa, i vuoti di memoria e i problemi di concentrazione. Grazie mille a chi vorrà rispondere.

  • Buonasera, ho 25 anni e da un po' di tempo convivo con l'ansia; dico convivo perché un po' ho imparato a conviverci.


    Nell'ultimo periodo ho avuto un attacco d'ansia molto forte che non sono riuscita a controllare. Da qualche mese ho anche paura di morire d'infarto a causa del cuore che batte molto velocemente. Spesso durante la giornata ho la sensazione come se mi mancasse l'aria e mi sembra quasi di "mangiare l'aria". Ho anche molte volte bruciore di stomaco e fatica a digerire tutto per l'ansia. Sono stanca di questa situazione. Qualcuno è riuscito ad alleviare un po' il problema? Avete dei consigli? Grazie mille, spero di essermi spiegata bene.

  • Ciao, sì, sono possibili somatizzazioni e sì, anch’io mi auto diagnostico cose molto gravi per sintomatologie anche banali, ti faccio degli esempi degni di una che soffre di ansia da malattia:

    Qualche livido minuscolo su gambe e braccia (sbatto sempre contro gli spigoli), mi sono diagnosticata la leucemia.

    Ieri sera mi deve aver punto/morso qualche insetto, per me era già il ragno violino e ho passato la notte/mattina/pomeriggio a osservare compulsivamente questi due minuscoli puntini.

    Ho la colite da tanto tempo e ora sono nel momento peggiore (in estate si acutizza), ogni volta penso di avere un tumore intestinale.

    Qualche giorno fa mi sono spuntate delle minuscole macchiette rosse, ma tipo 5, in un braccio e per me erano petecchie, ergo sempre leucemia o gravi malattie del sangue.


    Potrei continuare ore, ma anche questo è un sintomo dell’ansia da malattia: parlarne sempre per trovare rassicurazioni.


    Sì, anche io somatizzo e i sintomi peggiorano: sento formicolii, doloretti ecc…


    E sì, sono spesso stordita e ho quel tipo di vertigini di cui parli tu.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Buonasera, ho 25 anni e da un po' di tempo convivo con l'ansia; dico convivo perché un po' ho imparato a conviverci.


    Nell'ultimo periodo ho avuto un attacco d'ansia molto forte che non sono riuscita a controllare. Da qualche mese ho anche paura di morire d'infarto a causa del cuore che batte molto velocemente. Spesso durante la giornata ho la sensazione come se mi mancasse l'aria e mi sembra quasi di "mangiare l'aria". Ho anche molte volte bruciore di stomaco e fatica a digerire tutto per l'ansia. Sono stanca di questa situazione. Qualcuno è riuscito ad alleviare un po' il problema? Avete dei consigli? Grazie mille, spero di essermi spiegata bene.

    La questione cardiaca credo di essere riuscito a risolverla, almeno quella ^^. Diciamo che è poco realistico morire per la tachicardia data dall'ansia, nonostante i valori possano raggiungere cifre molto elevate in una condizione di riposo.

    Anche quando mi capita da sdraiato (sul fianco sinistro) di sentire tipo dei "tonfi" ormai non mi preoccupo neanche più... Non ricordo neanche più quale medico, ma mi disse che in certe posizioni è perfettamente normale sentire certe cose, forse dovuto al contatto tra i vari organi, non ricordo bene...

    Ciò che però neanche a me passa è proprio la somatizzazione a livello dello stomaco (nausea, inappetenza ecc.), su questo posso solo dirti che è molto diffuso tra di noi :D

  • Buonasera, ho 25 anni e da un po' di tempo convivo con l'ansia; dico convivo perché un po' ho imparato a conviverci.


    Nell'ultimo periodo ho avuto un attacco d'ansia molto forte che non sono riuscita a controllare. Da qualche mese ho anche paura di morire d'infarto a causa del cuore che batte molto velocemente. Spesso durante la giornata ho la sensazione come se mi mancasse l'aria e mi sembra quasi di "mangiare l'aria". Ho anche molte volte bruciore di stomaco e fatica a digerire tutto per l'ansia. Sono stanca di questa situazione. Qualcuno è riuscito ad alleviare un po' il problema? Avete dei consigli? Grazie mille, spero di essermi spiegata bene.

    Ciao, allora, innanzitutto vorrei rassicurarti dicendo che tutte le cose che provi sono correlate a stati ansiosi. Non conosco bene la teoria di tutte le somatizzazioni, visto che, da quello che ho capito, ad ogni sintomo fisico corrisponde una trasposizione psicologica, ma onestamente non le ricordo tutte. Comunque, se l’argomento ti sembra interessante, ti consiglio di informarti; può aprire molti mondi. Se non lo hai già fatto, ti consiglio di affidarti a una psicoterapia. Lo so che può sembrare piuttosto distaccato come consiglio, ma se ci pensi, tutte le sintomatologie fisiche che accusi non sono altro che trasposizioni fisiche di uno stato ansioso, quindi di qualcosa di psicologico. Andando a curare la causa principale, questi sintomi dovrebbero alleviarsi.


    Per la questione intestinale, ti consiglio di utilizzare qualche digestivo oppure qualche miorilassante, qualcosa che possa rilassare lo stomaco, giusto per farti mangiare e non restare a digiuno. Se preferisci delle cure più “naturali”, ci sono tisane, bevande e camomilla digestive e rilassanti. Una che è veramente fantastica è la camomilla con melatonina e passiflora. Io la uso per addormentarmi più in fretta, ma ha effetti fantastici anche sulla digestione. Ti consiglio di provare, poi, ovviamente, decidi tu cosa fare.


    Per quanto riguarda la sensazione di mancanza di respiro, anche questa è una sintomatologia di tipo ansioso. Io, fortunatamente, somatizzo poche volte in questa maniera, ma quando capita è veramente distruttiva. Vorrei ricordarti che è solo nostra la paura di soffocare; il nostro corpo, come comportamento di difesa, non farà mai terminare la respirazione in maniera volontaria. Quindi, ricorda che è tutto il nostro cervello a controllare queste paure. Qualche giorno fa ho letto un articolo sulle paure immotivate durante un attacco di panico e sulle conseguenti spiegazioni, ma onestamente non mi ricordo. Comunque, se cerchi, dovresti trovare molti articoli di questo genere.


    Per quanto riguarda la paura dell’infarto, innanzitutto, non sei sola. Io ho avuto per tanto tempo questa paura, poi mi sono spostata su un’altra. Comunque, sempre tratto dall’articolo che ti ho già citato sopra, durante un attacco di panico molte persone hanno paura di avere un infarto oppure un arresto cardiaco. Nonostante il battito cardiaco, durante un attacco di panico, possa accelerare, il nostro corpo produce adrenalina, la stessa sostanza che viene iniettata durante un infarto o un arresto cardiaco per far sì che il cuore riprenda a funzionare. Quindi, su questo punto, non ti devi preoccupare. Chiedo scusa se ho sbagliato qualche spiegazione scientifica o qualche termine tecnico, ma non sono pratica del campo. Mi limito solamente a riportare le cose che ho letto per come le ho capite. Un abbraccio e fammi sapere come stai. :love:

  • Ciao, grazie mille per la tua risposta. Devo dire che mi hai tranquillizzata parecchio. Allora, io sono passata attraverso vari tumori: diversi tumori al cervello, ovviamente tutti maligni e terminali; un paio di tumori agli occhi; tumori al seno; tumori al sangue; tumori allo stomaco; malattie cardiache e, udite udite, malattie rarissime per le quali sarei morta da lì a pochi minuti. Comunque, ridendo e scherzando sulla propria ipocondria, queste cose si risolvono anche abbastanza in fretta, solo che cavoli, è davvero distruttivo. Addirittura, quando ero ancora sottopeso ma ero riuscita a uscire dal rischio di ricovero, mi ero messa in testa che la mia nutrizionista mi stesse mentendo sulla mia condizione. Nel senso, sapevo di essere sottopeso, ma sapevo anche di essere uscita dal rischio più grande. Nel mio cervello, invece, la mia nutrizionista mi stava mentendo e io ero ancora sottopeso grave e sarei morta di arresto cardiaco da lì a poche ore. Il cervello certe volte è proprio cattivo e ridicolo allo stesso tempo. Sono passata per tumori alle ossa, tumori al naso, tumori ovunque; sarei stata in grado di creare nuove parti del corpo solamente per diagnosticarmi qualche tumore anche lì. Grazie mille per la tua risposta, mi fai sentire meno sola. Allora siamo in due con le vertigini. È una delle somatizzazioni che detesto di più: passi la nausea, bevo qualche bicchiere di tè e tutto a posto; passi il mal di testa, prendo un antidolorifico e la cosa si calma; passi la sudorazione, deodorante per non far sentire la puzza e via, ma questo senso di vertigini interne è veramente fastidioso.

  • Buonasera, ho 25 anni e da un po' di tempo convivo con l'ansia; dico convivo perché un po' ho imparato a conviverci.


    Nell'ultimo periodo ho avuto un attacco d'ansia molto forte che non sono riuscita a controllare. Da qualche mese ho anche paura di morire d'infarto a causa del cuore che batte molto velocemente. Spesso durante la giornata ho la sensazione come se mi mancasse l'aria e mi sembra quasi di "mangiare l'aria". Ho anche molte volte bruciore di stomaco e fatica a digerire tutto per l'ansia. Sono stanca di questa situazione. Qualcuno è riuscito ad alleviare un po' il problema? Avete dei consigli? Grazie mille, spero di essermi spiegata bene.

    Ciao, il tuo è un chiaro disturbo d'ansia. Ti consiglio una visita psichiatrica o psicologica. Con le giuste cure, il problema si allevia di molto, anche in breve tempo.

  • Ciao, grazie mille per la tua risposta. So che tutti i miei sintomi e il mio malessere sono dovuti all'ansia, e aver capito questo in questo periodo mi ha un po' tranquillizzata. Su molte cose che hai detto mi informerò, le trovo molto interessanti. Sto prendendo camomilla e andando dalla psicologa; non vorrei prendere psicofarmaci! Avete trovato qualche modo per limitare l'ansia con qualcosa di naturale? Oppure praticando meditazione o cose così? Stavo considerando queste ipotesi. Magari le proverò!

  • Ciao, grazie mille per la tua risposta. So che tutti i miei sintomi e il mio malessere sono dovuti all'ansia, e aver capito questo in questo periodo mi ha un po' tranquillizzata. Su molte cose che hai detto mi informerò, le trovo molto interessanti. Sto prendendo camomilla e andando dalla psicologa; non vorrei prendere psicofarmaci! Avete trovato qualche modo per limitare l'ansia con qualcosa di naturale? Oppure praticando meditazione o cose così? Stavo considerando queste ipotesi. Magari le proverò!

    Ciao e benvenuta.
    Se hai imparato a convivere con l'ansia, sei già un passo avanti.


    Sull'ansia - per mia lunga esperienza - va detto che se l'ansia è:


    - LIEVE lo psicologo, meditazione, yoga etc sono pratiche che dovrebbero bastare.

    - MEDIA o MODERATA una visita dalla specialista (psichiatra) è consigliata. Sarà lui ad indirizzarti sulle cure adatte al caso. Magari continuando la psicoterapia.

    - FORTE ovvero crea limitazioni forti nella tua vita. I farmaci sono necessari e danno un contributo essenziale alla ripresa. La psicoterapia da sola non basta.

  • Ciao, grazie mille per la tua risposta. So che tutti i miei sintomi e il mio malessere sono dovuti all'ansia, e aver capito questo in questo periodo mi ha un po' tranquillizzata. Su molte cose che hai detto mi informerò, le trovo molto interessanti. Sto prendendo camomilla e andando dalla psicologa; non vorrei prendere psicofarmaci! Avete trovato qualche modo per limitare l'ansia con qualcosa di naturale? Oppure praticando meditazione o cose così? Stavo considerando queste ipotesi. Magari le proverò!

    Ciao, figurati, qui siamo tutti per aiutare tutti. Comunque, se non vuoi utilizzare psicofarmaci, dovrebbero esserci delle gocce omeopatiche in farmacia. Non so darti nessun nome perché non le conosco molto bene, comunque potresti chiedere al tuo medico di base qualche consiglio. Ma stai attenta, spesso i medici di base non hanno la preparazione necessaria per consigliare medicinali di questo tipo, siano psicofarmaci oppure medicinali naturali e omeopatici. Quindi, vai dal tuo medico con i piedi di piombo.


    Sono d’accordo con gli altri utenti quando ti dicono che devi visualizzare la cura necessaria in base al tipo di ansia che hai. Ad esempio, dare delle gocce omeopatiche diluite nell’acqua ad una persona che ha un alto disturbo d’ansia, è come mettere un po’ d’acqua fresca sui polsi, non serve a niente. Comunque ora che ci penso bene, dovrebbe esserci un medicinale, non so se è omeopatico oppure no, non so nemmeno se posso fare il nome di questo medicinale, in tal caso, chiedo scusa alla moderazione. Dovrebbe chiamarsi Layla, se non mi ricordo male. Ricordo che, da quello che ho capito, viene utilizzato per l’ansia lieve, ma prendi le mie parole con le pinze. Io non ho mai utilizzato questo farmaco e onestamente non ne sento parlare da un po’.


    Comunque potresti andare in farmacia spiegare la tua situazione e vedere cosa ti consiglia il farmacista. Sono tornata a controllare l’articolo del quale ti avevo parlato. Bene o male le cose sono le stesse che ti ho detto io, ovviamente spiegate con termini scientifici. Nella sezione dedicata alla paura di soffocare consigliavano anche il vecchio trucchetto del respirare dentro ad un sacchetto di carta. Questo dovrebbe ristabilire l’equilibrio fra ossigeno e anidride carbonica che, in un attacco di panico, si trovano a dover affrontare uno squilibrio non indifferente. Un abbraccio, fammi sapere come stai.

Participate now!

Don’t have an account yet? Register yourself now and be a part of our community!

Hot Threads

    1. Topic
    2. Replies
    3. Last Reply
    1. Basta con la "dittatura del pensiero positivo"! 63

      • Conan
    2. Replies
      63
      Views
      2.2k
      63
    3. Ailene

    1. 27 anni, istinti suicidi e pressioni, mi sento estraneo alla società 14

      • Gunk4n
    2. Replies
      14
      Views
      408
      14
    3. hope77

    1. Ansia e/è morte 34

      • Zaraki
    2. Replies
      34
      Views
      1.1k
      34
    3. Zaraki

    1. Le cause del malessere 37

      • Classicista
    2. Replies
      37
      Views
      1.2k
      37
    3. Nonsocomechiamarmi

    1. Perenne procrastinazione e svogliatezza 68

      • Manta13S
    2. Replies
      68
      Views
      2k
      68
    3. Garden

    1. Alla ricerca del sorriso perduto 2

      • SimoneL
    2. Replies
      2
      Views
      133
      2
    3. Giak