Ho fatto danno.
Derealizzazione e depersonalizzazione, come superarle?
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Ciao a tutti/e, mi sento di non concordare in toto con repcar perché i sintomi di Fluffa2 mi sembrano piuttosto pesanti per essere ricondotti a un "semplice" stato di ansia. Anzi, pur accettando che ci sia, potrebbe essere una conseguenza e non la causa.
Per esperienza personale so cos'è la depersonalizzazione, specie se accompagnata da numbing (ottundimento emotivo) e da altri spiacevoli fattori come il doc, che nel mio caso fu una conseguenza. È un discorso complesso, dovrei svelare troppi retroscena, ci sono vari traumi dietro che hanno causato problemi neurologici e psicologici di notevole gravità, il mio è un caso particolare, ho avuto anche momenti in cui la tenuta della mia salute mentale è stata a forte rischio e ho sperimentato un numero imprecisato di psicofarmaci, anche molto potenti, già nell'adolescenza.
Ho una certa esperienza di dottori e specialisti e so che non tutti sono disposti ad accettare che un sintomo possa essere legato a qualcosa di più grave da quello che solitamente trattano.
Questo post è rivolto principalmente all'utente Fluffa2. Leggendo quanto è stato postato dall'utente in descrizione e considerando la decisione presa (che spero sia stata riconsiderata), si può immaginare che sia stata colta da un'ansia abnorme, al limite dell'attacco di panico.
Partiamo sempre da un punto fermo: ognuno di noi ha una propria storia. Non siamo medici, né operiamo nel settore, quindi bisogna raccontare la propria esperienza EVITANDO di usare terminologie o frasi che nel contesto in cui opera questo sito (il cui spirito è "uno spazio di ascolto, condivisione, approfondimento ed auto mutuo aiuto, etc."), potrebbero non venir considerate come un valido aiuto e supporto in ambito psicologico/psichiatrico. Capisco molto bene che nessun regolamento è stato violato e che l'intenzione dell'utente che ha postato la risposta era decisamente una sua opinione del tutto legittima.
Fluffa2 ha menzionato un aspetto del suo stato che ha decine e decine di variabili. Pertanto, stabilire o soltanto leggere "è un discorso complesso, dovrei svelare troppi retroscena, ci sono vari traumi dietro che hanno causato problemi neurologici e psicologici di notevole gravità, il mio è un caso particolare, ho avuto anche momenti in cui la tenuta della mia salute mentale è stata a forte rischio e ho sperimentato un numero imprecisato di psicofarmaci, anche molto potenti, già nell'adolescenza" potrebbe generare un tumulto/turbinio di pensieri negativi, oserei dire catastrofici. Ogni patologia psichiatrica ha una propria genesi, un proprio excursus, un proprio andamento, un proprio nome e una propria cura. Il tutto determina che vari sintomi (e parlo di sintomi) possono essere collegati a decine e decine di patologie, senza esserne la componente principale.
Spero che Fluffa2 abbia ripensato alla sua decisione e non abbia paura di qualcosa che già alcuni specialisti hanno escluso.
Un grande in bocca al lupo!
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Questo post è rivolto principalmente all'utente Fluffa2. Leggendo quanto è stato postato dall'utente in descrizione e considerando la decisione presa (che spero sia stata riconsiderata), si può immaginare che sia stata colta da un'ansia abnorme, al limite dell'attacco di panico.
Partiamo sempre da un punto fermo: ognuno di noi ha una propria storia. Non siamo medici, né operiamo nel settore, quindi bisogna raccontare la propria esperienza EVITANDO di usare terminologie o frasi che nel contesto in cui opera questo sito (il cui spirito è "uno spazio di ascolto, condivisione, approfondimento ed auto mutuo aiuto, etc."), potrebbero non venir considerate come un valido aiuto e supporto in ambito psicologico/psichiatrico. Capisco molto bene che nessun regolamento è stato violato e che l'intenzione dell'utente che ha postato la risposta era decisamente una sua opinione del tutto legittima.
Fluffa2 ha menzionato un aspetto del suo stato che ha decine e decine di variabili. Pertanto, stabilire o soltanto leggere "è un discorso complesso, dovrei svelare troppi retroscena, ci sono vari traumi dietro che hanno causato problemi neurologici e psicologici di notevole gravità, il mio è un caso particolare, ho avuto anche momenti in cui la tenuta della mia salute mentale è stata a forte rischio e ho sperimentato un numero imprecisato di psicofarmaci, anche molto potenti, già nell'adolescenza" potrebbe generare un tumulto/turbinio di pensieri negativi, oserei dire catastrofici. Ogni patologia psichiatrica ha una propria genesi, un proprio excursus, un proprio andamento, un proprio nome e una propria cura. Il tutto determina che vari sintomi (e parlo di sintomi) possono essere collegati a decine e decine di patologie, senza esserne la componente principale.
Spero che Fluffa2 abbia ripensato alla sua decisione e non abbia paura di qualcosa che già alcuni specialisti hanno escluso.
Un grande in bocca al lupo!
È proprio perché principalmente e fondamentalmente questo è uno spazio di condivisione mutuale aperto a tutti e non di supporto psicologico/psichiatrico professionale, ogni partecipante è libero di esporre la propria opinione e riportare la propria esperienza personale, anche paragonandola a quella altrui.
La natura stessa di luogo di confronto tra individui con vissuti differenti e differenti sensibilità, fa sì che inevitabilmente si possa entrare in contatto con considerazioni non allineate al proprio pensiero, le quali però non andrebbero interiorizzate od interpretate come attacchi personali o valutazioni negative, quando portate in buona fede e con le migliori intenzioni. Qualora invece dovesse presentarsi un'intenzione differente la moderazione è sempre pronta ad intervenire.
Dal momento quindi che nessuna disposizione del Regolamento è stata violata, ritengo che la questione dovrebbe a questo punto considerarsi chiusa. Ringrazio tutti per la comprensione e la certa collaborazione.
Ailene per lo Staff di moderazione
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Buonasera, sono nuovo nel forum. Sono un ragazzo di 24 anni e questa sera, dopo 4 giorni in casa, sono uscito per acquistare le sigarette... ho preso l'auto, ho messo un po' di musica ma mi sentivo molto strano, facevo fatica a guidare e mi sentivo gli occhi al di fuori come se fossi spaventato, poi ho perso il senso dell'orientamento e avevo una sensazione come di vertigini. Si è trattato di un'esperienza molto brutta. Di cosa può essersi trattato secondo voi?
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Buonasera, sono nuovo nel forum. Sono un ragazzo di 24 anni e questa sera, dopo 4 giorni in casa, sono uscito per acquistare le sigarette... ho preso l'auto, ho messo un po' di musica ma mi sentivo molto strano, facevo fatica a guidare e mi sentivo gli occhi al di fuori come se fossi spaventato, poi ho perso il senso dell'orientamento e avevo una sensazione come di vertigini. Si è trattato di un'esperienza molto brutta. Di cosa può essersi trattato secondo voi?
Probabilmente di un attacco d'ansia, forse con qualche elemento di derealizzazione ("ho perso il senso dell'orientamento"). Come è andata poi? Immagino tu sia tornato a casa sano e salvo.
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Ma come si esce da questa dannata derealizzazione? Più ci fai caso e più aumenta ma come si può smettere di farci caso?
Per me è diventata una vera e propria ossessione. Mi sveglio con la paura di averla e in automatico mi suggestiono.
So che è la centesima volta che scrivo su questo tema ma non so più come fare... sto facendo terapia farmacologica e cognitivo-comportamentale ma il pensiero arriva e subito dopo la suggestione
vi prego aiutatemi... come si fa a rompere una routine di pensiero o a far sì che, nonostante il pensiero, non arrivino le suggestioni?
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So che è la centesima volta che scrivo su questo tema ma non so più come fare... sto facendo terapia farmacologica e cognitivo-comportamentale ma il pensiero arriva e subito dopo la suggestione
vi prego aiutatemi... come si fa a rompere una routine di pensiero o a far sì che, nonostante il pensiero, non arrivino le suggestioni?
Ciao. Magari lo avrai scritto cento volte, puoi cortesemente riportare la terapia (principio attivo) ed il dosaggio del/i farmaci?
Grazie.
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Ciao repcar, Grazie per la risposta!
Brintellix 14 gocce. Ne ho prese 10 per due mesi e sono a 14 da una decina di giorni.
In generale mi ha fatto bene perché mi ha dato più forza di lottare e l’umore è più alto, faccio molte più cose e sono persino riuscita a fare un weekend fuori e pure un colloquio di lavoro, ma il mio problema è proprio l’abitudine al pensiero della derealizzazione, il controllo spasmodico e costante delle mie sensazioni fisiche con lo scopo involontario di ricercare la derealizzazione... spero di spiegarmi perché non mi sento capita davvero da nessuno!
So che la derealizzazione è causata dall'ansia ma dentro di me ho paura di essermi rovinata il cervello per sempre e di non poter tornare come prima.
È come se avessi anche la certezza che finché mi arriva il pensiero arriverà anche la sensazione fisica, ed essendo il pensiero un'abitudine, non riesco a scacciarlo. So che è paradossale perché più lo scaccio e più torna ma davvero non so come fare... Ne ho parlato cento volte anche con i miei terapeuti.
Provo a spiegarmi, se ho la fissa del battito cardiaco mi basterà cercare di smettere di contare i battiti, se ho la fissa della pressione idem, ma quando uno ha la fissa della derealizzazione cosa si fa per rompere l'abitudine a controllarla?!
Scusate tanto il papiro
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Brintellix 14 gocce. Ne ho prese 10 per due mesi e sono a 14 da una decina di giorni.
Ciao. In pratica, sono solo passati 14 giorni dall'inizio della tua terapia, ma non vedo che ti sia stata prescritta una benzodiazepina, a meno che tu non stia già assumendo il Lexotan, in tal caso la situazione sarebbe diversa. Purtroppo, gli antidepressivi richiedono un periodo di tempo che va da 2 a 4 settimane prima di manifestare i loro effetti, quindi la prima cosa che puoi fare è avere pazienza e rimanere in contatto con il tuo specialista, in caso avesse bisogno di aumentare il dosaggio del farmaco.
Ho riportato un post intero dedicato alla depersonalizzazione/derealizzazione, ma vedo che sei molto confusa. La tua derealizzazione è un sintomo del panico che si manifesta soprattutto durante gli episodi di ansia esagerata che possono portare ad un attacco di panico, in particolare quando si è di fronte a qualcosa che ci spaventa.
So che la derealizzazione è causata dall’ansia ma dentro di me ho paura di essermi rovinata il cervello per sempre e di non poter tornare come prima.
Classico pensiero definito "worm" (verme, parassita, ecc.) che si insinua nel cervello. Già che hai compreso che la derealizzazione è causata dall'ansia, hai fatto un grande passo e vedrai che, continuando la cura, la sintomatologia andrà scemando.
Provo a spiegarmi, se ho la fissa del battito cardiaco mi basterà cercare di smettere di contare i battiti, se ho la fissa della pressione idem, ma quando uno ha la fissa della derealizzazione cosa si fa per rompere l’abitudine a controllarla?!
Prima di arrivare a rompere il circolo della derealizzazione, bisogna abbassare i livelli di ansia. Quindi, come detto in precedenza, devi dare tempo al farmaco di fare effetto terapeutico e vedrai che pian piano ne uscirai. Purtroppo, non è un sintomo come il mal di testa che si può curare con un analgesico. Nei disturbi mentali, i miglioramenti si percepiscono molto lentamente.
Prova questa tecnica: cerca su YouTube dei video sulla respirazione diaframmatica e mettili in pratica. Pian piano, ma con tenacia, vedrai i miglioramenti sull'ansia, perché, come ti ho già detto, abbassando l'ansia si previene l'attacco di panico e scompare la derealizzazione.
L'ultima cosa, forse la più importante, è la gestione dello stress. Dai priorità a ciò che devi fare...
Come sempre, in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare a chiedere...
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repcar Avevo associato lo xanax ma, aumentando lo "stordimento" mi faceva anche aumentare l'ansia. Diciamo che io non ho tanti attacchi di panico ma ho un'ossessione per la derealizzazione che mi porta a provarne i sintomi anche quando effettivamente non ci sono e quindi h24. Sono sempre dietro a monitorare come percepisco le cose, ma involontariamente, come se ormai fosse diventata un'abitudine, e temo che finché arriverà il pensiero non riuscirò a vivere la vita normalmente. È come se non guardassi più la vita semplicemente ma guardassi come io vivo la vita per capire se sono tornata "normale"... è difficile anche da spiegare per me.
Il brintellix a dose 10mg lo prendo da 2 mesi, sono 14 giorni circa che ho aumentato la dose. Anche dopo l'aumento della dose ci vogliono 4/6 settimane per vederne i risultati pieni?
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