Fumo e diminuzione del Q.I.

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    oggi, uno studio appena pubblicato mette in discussione l’intelligenza di chi dipende dal tabacco. Non solo perché sfida la sorte, mettendo in pericolo la propria salute, ma anche perché il quoziente intellettivo diminuisce quando si fuma molto.

    Il legame tra Qi e sigarette è stato indagato da Mark Weiser del Sheba Medical Center di Tel Hashomer di New York e pubblicato sulla rivista Addiction. Gli esperti hanno coinvolto nell'indagine 20.211 reclute militari israeliane di 18 anni, il 58% delle quali fumava già al momento di entrare nell'esercito. Tutto il campione è stato sottoposto ai test standard per misurare il quoziente intellettivo ed è emerso che in media i non fumatori raggiungono un valore di 101, chi non riesce a lasciare il pacchetto di 98. E il dato varia anche in funzione del numero di sigarette fumate: da una a cinque bionde al dì il QI medio è di 94, per un pacchetto al giorno è di 90. Gli esperti hanno anche confrontato il livello d’intelligenza di coppie di fratelli di cui solo uno era fumatore, anche in questo caso è emerso un QI più basso per quello col vizio. “Un’ulteriore dimostrazione – scrivono i ricercatori – del fatto che anche con assoluta parità di background socio-economico e di istruzione, chi fuma ha QI più basso”. E aggiungono, non sono tanto le sigarette a mandare in fumo l'intelligenza, piuttosto è ipotizzabile che coloro che partono da un QI più basso (ma sempre nella norma) sono più propensi a prendere il vizio.


    fonte: https://www.repubblica.it/salute/medicina/2010/02/25/news/l_intelligenza_diminuisce_con_le_sigarette_piu_si_fuma_piu_si_abbassa_il_qi-5584547/


    A me pare la solita vaccata di ricerca dell'Università delle Merendine (nota per la sua "grande affidabilità"...)

    In realtà mi sembrerebbe verosimile solo ipotizzare che fumare abbassi il quoziente intellettivo (quindi che sia la causa e non la conseguenza di un'intelligenza inferiore), in quanto riduce la quantità di ossigeno che giunge al cervello e perciò per forza di cose lo rende meno prestante.


    Commenti?

  • Sull'affidabilità dello studio non saprei, però in effetti sarebbe meglio impostare uno studio sul Q.I. prima e dopo anni di fumo, per vedere se la presunta bassa intelligenza è o meno la conseguenza del fumo sul cervello.

    There is no dark side of the moon, really. Matter of facts it's all dark.

  • Sicuramente chi fuma fa una scelta non intelligente, dire che faccia diventare stupidi è una affermazione secondo me del tutto priva di fondamento.
    Mi spiego meglio, chi inizia a fumare secondo me era meno intelligente già da prima. (ah, io fumo eh!)

  • Siccome si inizia a fumare SOLO per far parte di un gruppo e - o sentirsi maggiormente accettati, direi più che altro che chi inizia a fumare è uno che non ha le palle di essere se stesso. Il resto, è dipendenza.

    Ama la goccia che fa traboccare il vaso, è nascosto lì dentro ogni bel cambiamento

  • Qubit

    Changed the title of the thread from “Chi fuma è stupido?” to “Fumo e diminuzione del Q.I.”.
  • Siccome si inizia a fumare SOLO per far parte di un gruppo e - o sentirsi maggiormente accettati, direi più che altro che chi inizia a fumare è uno che non ha le palle di essere se stesso. Il resto, è dipendenza.

    Appunto, ma asserire che una persona che non ha le palle di essere se stessa sia "meno intelligente" mi pare un atteggiamento semplicistico.

    Sull'affidabilità dello studio non saprei, però in effetti sarebbe meglio impostare uno studio sul Q.I. prima e dopo anni di fumo, per vedere se la presunta bassa intelligenza è o meno la conseguenza del fumo sul cervello.

    Beh, il fumo toglie ossigeno alle cellule (cerebrali), quindi potrebbe rendere più tonti realmente. Io mi accorgo che nei periodi di forte stress, in cui fumo di più, sono anche meno attenta e concentrata sulle attività di ogni giorno... (anche se in giro circola la panzana che il fumo aumenti la concentrazione e l'attenzione).

  • mi sembrerebbe verosimile solo ipotizzare che fumare abbassi il quoziente intellettivo (quindi che sia la causa e non la conseguenza di un'intelligenza inferiore), in quanto riduce la quantità di ossigeno che giunge al cervello e perciò per forza di cose lo rende meno prestante.


    Commenti?

    A me sembra che la tua sia la lettura più verosimile/logica.

    Che il fumo sia un vasocostrittore è certo, e il flusso di sangue lo riduce in ogni distretto.


    Poi c'è chi abbina fumo e alcol e compensa :D S T O S C H E R Z A N D O e non è certo un suggerimento di salute. Giammai! :saint:

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • A me sembra che la tua sia la lettura più verosimile/logica.

    Che il fumo sia un vasocostrittore è certo, e il flusso di sangue lo riduce in ogni distretto.


    Poi c'è chi abbina fumo e alcol e compensa :D S T O S C H E R Z A N D O e non è certo un suggerimento di salute. Giammai! :saint:

    ahahah, compensa si fa per dire, è vero che l'alcool è vasodilatatore ma dicono anche che non abbia un buon effetto sui neuroni... :face_with_tears_of_joy:

  • Il fumo oltre ad essere un vaso costrittore, diminuisce l'ossigenazione del sangue che giunge al cervello, il monossido di carbonio prodotto dalla combustione parziale della carta e del tabacco stesso, si lega molto più facilmente all'emoglobina che l'emoglobina all'ossigeno, questo spiegherebbe una sorta di ottundimento, se vogliamo chiamarlo così, la concentrazione di monossido di carbonio, dipende dalla quantità di sigarette fumate la presenza di un alcaloide, quale la nicotina ( che è velenosa in dosi abbastanza diluite, è solubile in acqua) che con la sua piccola molecola raggiunge il cervello rapidamente dando la dipendenza, quando la concentrazione di nicotina nel sangue scende, si accende un'altra sigaretta.

    E questo mi porta a pensare che lo studio possa essere plausibile.

  • Ho sempre trovato molto opinabili le ricerche in psicologia. Si pretende di trovare un legame preciso di causa-effetto studiando un comportamento emergente da una moltitudine di fattori.

    Ho letto qualcosa di psicologia in passato, in particolare sul sonno, dove viene detto che il caffè blocca nel cervello la formazione di alcune molecole che ti danno la sensazione di stanchezza per diverse ore (dipende da come lavora bene o male il tuo fegato). La tesi è quindi non bere il caffè prima di dormire perchè non aiuta a dormire. Verissimo, non vuol dire però che se mi bevo un caffè dopo cena in automatico non dormo; è raro trovare una persona con una sensibilità così elevata alla caffeina.

    Penso che con le sigarette sia uguale, non aiutano ma è raro trovare uno rinc∙∙∙∙∙∙∙to dalle sigarette, permettetemi il termine.


    Però io sono un fumatore... :S

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