Repulsione verso i cibi cucinati da altri

  • Sarà grave? :/

    Non ero schifiltosa o diffidente verso i cibi cucinati da altri, fuori casa mia (ristoranti o amici).

    Ora provo autentica repulsione per tutto quello che non sia stato preparato da me, e la cosa un po' mi preoccupa. E non me la spiego.

    Non credo c'entri molto l'emergenza covid. Perchè quello che mi risulta profondamente respingente è una serie di immagini che sono andata accumulando nel tempo e da molto prima del covid, tipo : programmi che svelavano impietosamente quali monnezzari fossero le cucine di tanti locali, o il sapere che tantissimi ristoratori fanno spesa badando solo a spendere il meno possibile per guadagnare il più possibile, o anche il mio non condividere la faciloneria con cui vengono glissate fondamentali norme igieniche anche nelle cucine di amici.

    Sotto il profilo igienico ho ancora piena fiducia soltanto nei piatti pronti di grandi industrie, perchè resto persuasa che le loro catene produttive siano pressochè totalmente meccanizzate e ossequienti di protocolli di garanzia e controllo qualità. Solo che non mi piacciono... e vabbè. E poi la fiducia è limitata al solo profilo igienico, perchè quanto alla scelta delle materie prime...credo seguano lo stesso criterio della trattoria più sfigata, e cioè "più risparmio nella spesa e più guadagno".

    Solo che queste cose le pensavo da anni, e poi cercavo di accantonarle e ci riuscivo all'occorrenza.

    Stamattina, invece, mi sono un po' preoccupata perchè abbiamo una piccola piccola cena in casa e avevamo già deciso di ordinare pizze da asporto, solo che mi sono scoerta a pensare "ma il gusto mi piace pure, però mi fa schifo...magari io mangio mozzarella e pomodoro che preparo io!" . Non l'ho detto, ma ancora a quest'ora mi sento che non riuscirei a mangiare la pizza fatta da altri.

    Qualcuno ha idea del perchè mi possa essere subentrata questa specie di fobia?

    Grazie :)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Tu dici che il covid non c'entra ma secondo me in persone ansiose ed ipocondriache ha lavorato parecchio questo clima di terrore diffuso.


    Mi sembra che tu raccontavi che di ansia ed ipocondria ne sai qualcosa...


    Poi può darsi che sia perché hai tutte le informazioni sui cibi ma razionalmente parlando, cucinare da sé non dà molte più garanzie. Le garanzie ce le avresti solo se coltivassi/alevassi ciò che cucini.


    Detto questo io da sempre faccio fatica a mangiare due cose fuori casa: il prosciutto cotto e le uova sode. Non ho mai capito il perché. Mi sforzo ma con scarso successo

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Ciao Gloria! :)

    Io sono nella tua situazione. Da quando ero piccola. Se tu sapessi la fatica che ho sempre fatto quando siamo stati invitati a mangiare a casa di amici.. trovavo sempre qualcosa che non andava, la scarsa pulizia in primis. Poi la poca attenzione anche nel cucinare, nell'uso degli ingredienti.. Sono da sempre molto difficile in questo; pero' non ho ancora questo limite, nei ristoranti. O almeno, in quelli in cui vado solitamente, assolutamente mangio benissimo e non ho alcun problema. In altri, si... Mi si chiude letteralmente lo stomaco.

    per non parlare di pizze, focacce fatte in casa da amiche, che sono bravissime, ma io proprio non ce la faccio. Poi mi é successo di trovare capelli, peli.. che puo' capitare, per l'amor del cielo. Pero', io ho avuto una nausea tremenda e davvero devo trovare mille scuse per non mangiare :( e mi dispiace tantissimo. Pero' proprio non riesco.

  • Tu dici che il covid non c'entra ma secondo me in persone ansiose ed ipocondriache ha lavorato parecchio questo clima di terrore diffuso.


    Mi sembra che tu raccontavi che di ansia ed ipocondria ne sai qualcosa...

    Sì sì, certo, sono ansiosa e ipocondriaca. Però non vivevo l'avversione attuale.

    E al covid penso, ma solo nel senso che non consumerei un cibo prodotto altrove che non fosse da cuocere o riscaldare. E lì finirebbero i miei problemi covid-alimentari.

    Poi può darsi che sia perché hai tutte le informazioni sui cibi ma razionalmente parlando, cucinare da sé non dà molte più garanzie. Le garanzie ce le avresti solo se coltivassi/alevassi ciò che cucini.

    Probabilmente non le avremmo neanche coltivando e allevando in proprio, perchè terreni e falde acquifere e aria con suoi inquinanti...in realtà non potremmo controllarli neanche se avessimo la nostra masseria.

    Ok.

    Però...sapere che molte preparazioni alimentari potrebbero venire da luoghi inquinatissimi perchè costano meno...un po' di terrore me lo fa.

    Se tu sapessi la fatica che ho sempre fatto quando siamo stati invitati a mangiare a casa di amici.. trovavo sempre qualcosa che non andava, la scarsa pulizia in primis. Poi la poca attenzione anche nel cucinare, nell'uso degli ingredienti..

    Ecco : hai fotografato perfettamente quello che è il mio problema, che è proprio igiene e cura nell'uso degli ingredienti! :thumbup:

    E ne ho viste e sentite troppe per riuscire a non pensarci in nome della goliardia. <X

    E l'emergenza covid potrebbe influire solo in questo senso : mi chiedo ormai da un anno e oltre dove finiranno le scorte di tutto, surgelate un anno fa.

    Un conoscente è importatore di pesce (da vendere surgelato) in tutto il mondo.

    Per dare le dimensioni dico solo che per l'alimentazione elettrica dei capannoni frigo spende circa diecimilaeuro/mese, e fornisce i ristoranti "in" di tre quarti di costa adriatica.

    E' dal lockdown che mi chiedo tra quanti anni smaltirà le scorte del 2020...che...escluderei che le butti al macero.

    Nel micro e privato è uguale : ho l'amica che aveva fatto panettoni e pandori per il natale 2020, da distribuire agli amici (tra cui io) e tutti abbiamo cavalcato il covid per esimerci dal cadeau. Ma...li ha solo surgelati e sempre per noi stanno riposti...chissà in quale anno? ;( E poi ho l'amico che vive da solo ma per risparmiare fa spesa all'ingrosso. Non solo surgela-scongela-risurgela a fantasia, ma...si possono invitare amici in una casa un po' zozza ovunque e scolare la pasta che servirai...poggiando lo scolapasta in un lavandino lurido, e poi (rischio il vomito anche ora) gettarci a scolare la pasta...la cui acqua di bollitura sarà un ottimo detergente per il lavandino lurido...se non fosse che la lordura asportata dal getto sulle pareti del lavandino...tornerà a risciacquare la pasta che è nello scolapasta, nelle sue ondate di ritorno? =O <X =O


    Ecco...questi sono i pensieri che mi paralizzano... :S

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • e tutti abbiamo cavalcato il covid per esimerci dal cadeau.

    :grinning_face_with_sweat:

    poggiando lo scolapasta in un lavandino lurido, e poi (rischio il vomito anche ora) gettarci a scolare la pasta...la cui acqua di bollitura sarà un ottimo detergente per il lavandino lurido...se non fosse che la lordura asportata dal getto sulle pareti del lavandino...tornerà a risciacquare la pasta che è nello scolapasta, nelle sue ondate di ritorno

    Pensavo di essere la sola a notare questa cosa! No, io non ce la faccio proprio. Mi spiace. Infatti la cosa positiva di questo periodo per me é proprio l'evitare di dover mangiare da amici :grinning_face_with_sweat: E ho amiche deliziose che mi fanno arrivare a casa pizze, focacce, arancini e cose cosi.. saranno sicuramente buonissimi. Li mangiano mio marito e mio figlio. Io non riesco. Mi viene la nausea. E mi spiace tantissimo. Poi mi chiedono era buona la pizza? E io a dover mentire e dire si! si davvero buona!

    Un incubo. D'altronde cosa le dico? Sono costretta a mentire :pensive_face: :face_with_tears_of_joy: :broken_heart:

  • Maremma...io per pigrizia mangerei anche street food di una favelas se già pronto! Comunque in generale ti piace mangiare sano e cucinare? Scegliere prodotti di particolare pregio? Perché se così può essere che, dato che ti sei abituata a mangiare il tuo a cui presti particolare cura, tutto il resto ti sa di poco controllato. Mia sorella è così mangia molto naturale e bio e si piega male alla minor qualità

  • Non so esserti d'aiuto, sinceramente, compro "bene" più per motivi etici che di salute, ma sono consapevole di essere un po' strana e sarebbe difficile da spiegare (ma dal 2012 ho perso gran parte delle paure)


    Rimango convinta che il covid abbia condizionato, non direttamente per la paura "del" covid ma il livello generale di sicurezza e serenità.


    Mia sorella è un po' come te. È sempre stata molto attenta e scrupolosa, talvolta anche ansiosa ma tendenzialmente equilibrata e razionale. Ora invece ha comportamenti che definirei quasi irrazionali o comunque particolari e l'unica cosa che è realmente cambiata da "ieri" ad oggi è la pandemia.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Dunque, sul cibo io ho pretese molto alte sul cibo, aumentate nel tempo. A me assolutamente non piace la GDO: tutto ciò che è industriale per quanto possa essere pastorizzato è per lo più di bassa qualità, perché come dici anche tu l'obiettivo dell'industria è risparmiare sui costi a favore dei loro guadagni. E per me la qualità è fondamentale. Per questo preferisco comprare io la materia prima ed evitare ogni genere di prodotto lavorato, dalla conserva alla confettura alle paste ripiene (è noto che molti supermercati usano le uova scadute o in scadenza per produrre pasta fresca). Sull'artigianale si apre un mondo, devi conoscere, e pochi hanno elevati standard qualitativi. Ma esiste chi garantisce elevata qualità ed elevati standard igienici, chiaramente se lo fanno pagare. Poi c'è il tema del casalingo, e lì ahimé sono in pochi a poter garantire qualcosa. Io che amo fare da me ho fatto vari corsi sulla sicurezza alimentare ed ho preso la certificazione HACCP, proprio per evitare problemi. Per capirci, io pulisco e disinfetto sempre i piani di lavoro, non faccio assaggi e uso utensili usa e getta, indosso i guanti per toccare carne e pesce e uova e li cambio ad ogni utilizzo, indosso sempre il grembiule, per scelta non conservo quasi nulla da un giorno all'altro e se lo faccio sempre a basse temperature, e parto sempre dal fresco e da prodotti della più elevata qualità. Ma gli altri?! Posso essere certa applichino i miei scrupoli? Ovviamente no, però ecco...ammetto che se vado a cena da qualcuno cerco di non pensarci con la consapevolezza che oggettivamente il rischio alimentare nel mangiare una lasagna in casa d'altri sia bassissimo comunque. Però ecco...ti capisco, per me non è strano quello che dici, tanto più che spesso ciò che si vede nelle cucine non è il massimo, e per me la cucina deve essere tipo tavola operatoria: sterile. Io arrivo al punto che se ho un banale raffreddore non cucino, per non contaminare con i germi il cibo. Pensa te :face_with_tears_of_joy:

  • Comunque in generale ti piace mangiare sano e cucinare? Scegliere prodotti di particolare pregio?

    Cucinare mi piace, e mi diverte. Anche perchè negli anni passati ho sempre potuto farlo molto meno di quanto avrei desiderato.

    Per la scelta delle materie prime sono quella che per fare la spesa ci impiega il doppio del tempo perchè legge le etichette ed esclude marchi poco noti ed esclude frutta e verdura di provenienza non esplicitata ('na fatica!!! :saint: ). Ovviamente di pronto uso compero ...forse soltanto la maionese e la senape... Escludo anche i sughi e le salse pronti di qualunque tipo. Escludo minestre-zuppe-risotti già pronti, che siano liofilizzati o surgelati o in barattolo. Escludo tutti gli insaccati. Escludo categoricamente tutti i formaggi fusi tipo Pizzottella e anche nella pizza metto mozzarelle fresche di ottima qualità. Però non ho altre pare, e non seguo nessuna <religione alimentare>.

    In pratica sto solo attenta che tutte le materie prime, comprese le verdure surgelate, siano di qualità e provenienza affidabili, ma non sono quella che cerca il prodotto bio o va cercando la farina macinata a pietra.

    Anche sotto il profilo igiene: mi è imprescindibile la pulizia, ma certamente non sono quella che indossa i guanti per fare l'impasto di una pizza (unghie cortissime e pulite, una bella lavata di mani...e via!...esattamente come facevano tutte le nonne e le mamme che ci hanno fatto crescere sani e robusti ;) ).

    Rimango convinta che il covid abbia condizionato, non direttamente per la paura "del" covid ma il livello generale di sicurezza e serenità.

    In questo senso credo proprio che tu abbia ragione. La ipersensibilizzazione quotidiana verso alcune regole igieniche qualche shock me lo ha creato (solo positivo, per me). Tipo : il lavarsi le mani prima di mangiare l'abbiamo sempre fatto tutti, ma io non avevo mai considerato prima (cioè non lo sapevo proprio) che portarsi le mani agli occhi potesse essere così a rischio...

    E questo tipo di condizionamento profondo lo rilevo anche su un altro fronte : a forza di documentari su disastri ecologici che interessano i vari oceani e mari (per non dire del Mediterraneo che è ormai un cimitero sommerso) ...ormai non riesco più neanche a cucinare il pesce surgelato. Ero discreta consumatrice di cose tipo "cuor di merluzzo" e mi veniva bene e piaceva. Ora mi fa senso e mi dà fastidio anche l'odore. Riesco a salvare solo qualcosa che viene dal Mare del Nord (salmone, scampi, aringa), ma ormai ho ripiegato quasi esclusivamente sul fresco del mio amatissimo Adriatico Centrale, con botta di fortuna dovuta al lockdown, e cioè flotta marinara locale che ogni mattina pubblica sul proprio sito le foto del pescato notturno e lo recapita a domicilio in giornata, veramente ancora vivo! :thumbup:

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Pensavo di essere la sola a notare questa cosa! No, io non ce la faccio proprio.

    Grazie del conforto :love: perchè anche io pensavo di essere l'unica esagerata a notare questa cosa.

    Cioè : questa scena avviene REGOLARMENTE e da sempre in casa di un amico, che antecovid organizzava cenette di continuo, ed eravamo in parecchi e nessuno sembrava notare questa vera schifezza.

    E neanch'io ce la faccio proprio. Infatti per rifiutare quella pasta inventavo diete inesistenti, oppure - dato il clima goliardico - mi candidavo io alla cottura e scolatura della pasta , mettendo una ovvissima pentola pulita sotto allo scolapasta.

    Poi boh...è tanto comoda e igienica la "pastaiola" ! 8)

    E ho amiche deliziose che mi fanno arrivare a casa pizze, focacce, arancini e cose cosi.. saranno sicuramente buonissimi. Li mangiano mio marito e mio figlio. Io non riesco. Mi viene la nausea. E mi spiace tantissimo. Poi mi chiedono era buona la pizza? E io a dover mentire e dire si! si davvero buona!

    Un incubo. D'altronde cose le dico? Sono costretta a mentire :pensive_face: :face_with_tears_of_joy: :broken_heart:

    E conosco bene il problema, anch'io ^^

    Solo che...quello che non mi quadra per me non mi quadra neanche per i familiari, e sarà anche vergognoso, ma...ammetto di aver gettato manicaretti amicali ...proprio "a vista".

    Però anche su questo il covid mi ha dato una mano, perchè proprio sotto Natale ho glissato tante affetttuose consegne consegne di questo genere, e sono pronta a passare per ossessiva per il resto della mia vita, ma ho cominciato a dire e continuerà a dire "grazie no! scusami...forse andrò da uno psicologo, ma al momento non riesco proprio a mangiare nessuna cosa che non abbia preparato con le mie mani!" ... e la stessa cosa dico a quegli amici che hanno ripreso gli inviti in casa loro.

    Penso sia anche una forma di rispetto verso di loro, che comunque si impegnano nella convinzione di fare piacere.. ?(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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