Il mio DOC ha raggiunto livelli devastanti

  • Salve a tutti. Ho scritto spesso negli ultimi anni su questo forum. Soffro da quando ero ragazzino di ansia, fobia sociale, depressione. Da 2 anni ho avuto una grossa ricaduta depressiva, accompagnata da metà 2018 in poi da ansia e da una costante e incessante ipocondria. Ho scritto tanti post qua, e sono finito in terapia cognitiva comportamentale in maniera assidua da fine 2019. Mi è stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo, fortemente caratterizzato da ansia sulla salute e ansia da contaminazione con annessa depressione. Purtoppo il mio doc (disturbo ossessivo compulsivo) da un anno a questa parte è diventato devastante. Dopo aver interrotto la terapia cognitivo comportamentale durante il lockdown per cause di forza maggiore ho iniziato ad avere grossi disturbi.


    Ho un forte doc da contaminazione, questo ha iniziato a rendermi impossibile qualsiasi piccola azione in casa. Ho iniziato a vedere sostanze tossiche ovunque, avere paura di coltelli, forbici, elettodomestici, telecomandi tv , delle onde elettromagnetiche di qualsiasi oggetto high tech...del telefono, insomma di ogni cosa. Ho paura di tutto praticamente. Per non parlare della vita fuori casa, ho il terrore di contrarre malattie infettive (le classiche, potete immaginare), ho il terrore che estranei mi possano toccare, che possa toccare a terra e infettarmi con germi e batteri. Inutile dire che la mia vita è diventata un palese inferno.


    Oltre al doc che è diventato sempre più grave, la mia ipocondria se ne sta lì e io ogni giorno ho il terrore di una malattia diversa. Ormai evito persino di guardarmi allo specchio perché ho paura di trovarmi cose strane in faccia o difformità nelle mie parti del corpo. Inoltre ho grosse difficoltà anche ad osservare il mio corpo per paura di scovare segnali di qualche malattia...insomma io ogni giorno vado a dormire con il doc e in più con l’ipocondria. Ho delle colpe, questo è vero, sono stato scostante nella terapia. E c’è anche da dire che non mi sono impegnato abbastanza. E’ come se queste forze oscure mi avessero preso la mente...mi dicevo che poteva trattarsi di stress, e non so di che altro. Ho passato anni molto stressanti e nell’ultimo periodo sono riuscito a coronare un sogno personale lavorativo per il quale lottavo da anni.


    Mi aspettavo di essere felice ma niente. Non sono riuscito ad essere felice nemmeno così. Anzi, da quando è successo sto peggio di prima. Le mie giornate sono costellate da questo continuo doc che mi invade la mente. Ho pianto tanto perché vorrei tornare a stare bene, a vedere la vita con positività e con gli occhi di un ragazzo normale. Ma non riesco, le ossessioni e le compulsioni a volte sembrano devastarmi. Il mio terapeuta sta quasi alzando bandiera bianca, facendo anche dei mea culpa, ma lui è stato bravissimo e non posso rimproverargli niente.


    Durante l’ultimo anno ho fatto un grosso percorso di introspezione accettando la mia omosessualità, cosa che mi ha fatto soffrire per anni, in cui avevo sviluppato una vera e propria nevrosi, dato che facevo la vita dell'eterosessuale felice solo per apparenza e normoconformazione. A volte penso che questo disagio derivi da questo doloroso percorso. Non ho ancora fatto coming out con nessuno e questo probabilmente mi fa stare ancora peggio. Ma mi sento in un punto della mia vita estremamente difficile. Dovrei essere felice e sentirmi libero perché ho realizzato alcuni miei sogni professionali, ma sto male. Mi sento sempre più debole, ho perso totale interesse nello stare con gli altri, non sono nemmeno più in grado di fare un discorso. Nella mia mente ossessioni e ipocondria si danno il cambio ogni ora. Non auguro a nessuno questo perché fa un grande male, sto pensando che forse dovrei finalmente rivolgermi ad uno psichiatra, prendere dei farmaci. Ma per uno che soffre dei miei disagi è terribilmente difficile anche questo.


    Ho scritto spesso in questo forum dei post per sfogarmi, ed erano post di dolore, perché l’ipocondria mi ha fatto dei grossi danni psicologici. Questo oggi è un dolore sordo, un urlo fatto sopra il cuscino e ormai non risuona più. Vorrei vedere tutto in modo diverso, svegliarmi domani e condurre una vita normale, senza avere la mente bombardata da ossessioni. Devo farmi forza ma è difficile. Vorrei sapere nella praticità cosa potrei fare per salvarmi da questo inferno. Grazie e buona serata

  • Ciao Meninblack,

    soffro anch'io di ipocondria ed è tremenda. Ma davvero tremenda. Sono in un momento da panico assoluto...

    Posso dirti che sei probabilmente nel mezzo del tuo percorso, che finora mi sembra di capire essere stato molto in salita ed è normale, per risolvere, guarire, ci si passa un pò tutti. Prosegui con la psicoterapia, senti il parere di uno psichiatra perchè qualora tu avessi bisogno di un sostegno farmacologico, lui può vederlo e prescrivertelo, a differenza dello psicoterapeuta (a meno che non sia anche medico - psichiatra).

    Poi che sia coi farmaci o con sola psicoterapia o con entrambi, vai avanti, non fermarti, impara dai momenti piu bui passati, che in fin dei conti sono stati innocui, perchè, nei fatti, non mi sembra si siano mai avverate le tue paure. (Ri)Costruisci cosi, mattoncino su mattoncino, i fatti concreti, quelli a cui tu dovresti rivolgere il focus.

    E vai avanti.

    Parla una (io) naturalmente che non riesce ancora del tutto a fare ciò :saint: e anzi sto passando giorni di fuoco e fiamme ma, quelle volte in cui sono riuscita, mi sono sentita bene, e libera dall'ansia (ipocondria). Ecco e cerco di credere a me e non all'ansia perchè io dalla mia ho i fatti, lei solo ed esclusivamente pensieri. E si può pensare di tutto, credimi ma pensieri (paure) restano e piu in là non vanno. :)


    Un forte abbraccio pieno di forza!

  • Ciao,

    Anche io stesso problema. Anzi, avendo ottenuto dei successi lavorativi sto peggio di prima. Sono ipocondriaca e ho attacchi di panico terribili, il lavoro è diventato un incubo. Anche io faccio terapia cognitivo comportamentale e sto capendo varie cose. È ancora presto per trovare giovamento effettivo ma, a fasi alterne, sto meglio.

    Da quanto ho capito, hai un grande fardello nel cuore. Io ho molti amici e parenti omosessuali e posso capire il tuo disagio. Cerca di lavorare su questo, potrebbe essere il nodo che non riesci a sciogliere e che ti sta causando tanta sofferenza.

    Sappi però una cosa: le persone che ti vogliono bene molto probabilmente hanno già capito la tua essenza, magari non chiedono perchè sei tu il primo a non esprimerti. Non avere paura, chi ti vuol bene ti tratterà allo stesso modo di prima, anche dopo il coming out. Datti del tempo ma inizia a sviluppare questa fiducia.

  • È molto difficile, già oggi ho avuto una manciata di pensieri disfunzionali, e due ossessioni da contaminazione. Oggi avevo anche difficoltà a vestirmi, dato che mi mettono ansia anche le cerniere o i bottoni dei vestiti...so che questa situazione sta diventando molto pesante. Spero di riuscire a risolverla al più presto. Il mio psicologo mi dice di non fare compulsioni, ne farò è più tardi guarirò. Questo è vero, meno ne faccio è più sto meglio. Poi devo ammettere che il problema è proprio la mia mente... se non occupo tempo in ossessioni o in ipocondria e pensieri catastrofici non so come fare ad impegnare la mente. Questo periodo doveva essere lavorativamente felice mentre mi sembra di passare l’inferno. Vorrei prendere dei farmaci per l’ansia ma ho paura che mi possano fare del male...ormai penso che qualsiasi cosa mi possa fare del male, tant’è che vi scrivo dal letto, ormai unico posto dove passerei le giornate.


    Che brutto vivere così a 30 anni. Il fatto dell’accettare la mia omosessualità mi fa male, perché ho fondamentalmente paura di essere me stesso. Il disagio è che per 30 anni ho costruito rapporti di amicizia e rete sociale spacciandomi come il playboy di turno mentre la verità è tutt’altra e ogni volta che provo a distrarmi dalle mie ossessioni, magari vedendo qualche amico o conoscente, devo fingere di essere una persona che non sono. Quanto mi fa male. Voi mi verrete a dire che la sincerità sarebbe più facile e magari starei meglio, anche io ma è tutto così difficile. La cosa che mi preoccupa è che se prima l'ansia e l'ipocondria erano più forti si manfestavano con degli attacchi temporanei, ora sono persistenti. Io ormai non riesco a fare nemmeno più progetti a lungo termine perché vedo tutto con un pessimismo cosmico. Che cosa orrenda questa...

  • Ciao.

    Vorrei chiederti la cosa più semplice. Considerando che con la psicoterapia stavi meglio, e considerando che come vedi è difficile ancora per te gestire da solo questo problema, non puoi in qualche modo riprenderla? Mi sembrerebbe la scelta migliore. Se ha già funzionato, rifunzionerà. Se è un problema vedersi in presenza per via delle restrizioni, ormai i professionisti le terapie le fanno anche a distanza online. D'altrone anche su quello tocca adattarsi, c'è poco da fare.

  • Io soprattutto negli ultimi due anni ho avuto un'ossessione (niente a che fare con le contaminazioni o l'ipocondria) che è stata molto invalidante, impedendomi di uscire di casa, di entrare nei negozi, di fare anche le cose anche più elementari. Spesso la gente non lo capisce, credono che sia una stupidaggine, un falso problema... eppure mi ha reso la vita impossibile. Devo dire che però negli ultimi mesi comincia ad andare un pochino meglio, anche se ho ancora molto da fare. Mi è stato di aiuto concentrarmi sul lavoro e andarmene temporaneamente dall'appartamento dove vivo da sola. Credo in effetti che le cose più utili siano tenere la testa occupata, non stare troppo da soli e fare esposizioni graduali.

  • Ti è stato scritto una marea di volte che non sempre la psicoterapia è sufficiente di fronte ad un DOC invalidante. Anzi, senza un supporto farmacologico, rischi di vanificare alcuni risultati conseguiti in analisi e di renderla meno efficace.

    Anche il tuo problema di coming out ne trarrebbe beneficio.

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • Ti capisco su tante cose... anche io sono gay e sono il classico tipo apparentemente etero che tutti danno per scontato abbia la ragazza.

    Ora ho 25 anni ma a 18 ne parlai subito a genitori e amici e quindi la vivo serenamente ora ma posso immaginare il peso che ti porti e probabilmente tutto il malessere che stai vivendo ora dipende da questa cosa che nascondi e quindi per evitare di affrontare il tutto "sostituisci" l’ansia per quella cosa con l’ansia - e con tutte queste paure- (che inconsciamente credi di poter tenere più sotto controllo rispetto alla reazione degli altri alla notizia).


    Io da qualche mese sto soffrendo di doc di lavaggi di mani, mi schifo di tutto, passo tanto tempo a lavarmi ma non c’entra nulla con l’orientamento, diciamo che sto cercando di uscire da un rapporto con un narcisista che mi ha trasmesso ansie e sensi di colpa e quindi mi sto autoisolando creandomi da solo questo problema delle mani per non trovare il coraggio di lasciarlo e affrontare le conseguenze (minaccia di farsi del male ecc).

    Comunque, secondo me queste "paure" di contaminazioni o in generale di tante cose (che non avevi prima) sono emerse ora perché da adolescente o fino a tot anni ci si sente anche più tranquilli a poter nascondere la propria omosessualità, alla fine si è pischelli e ci si sente anche a posto a dire sciocchezze, quando si va verso i 30 gli altri si aspettano una moglie, una famiglia e quindi per un ragazzo gay non è facile mentire con la leggerezza di prima. Ora non voglio dire che è tutto così facile e automatico, del tipo: fai coming out con tutti e ti passa tutto. Però sicuramente, anche se dirlo a famiglia e amici ti spaventa per l’imprevedibilità delle reazioni, ti dico che: 1) di solito tutti la prendono più leggermente di quello che temiamo, perché essenzialmente che gliene frega? 2) anche se tu fossi circondato da mentalità ottocentesche, comunque svuotarti di questo peso ti farebbe bene. 3) anche se stessi malissimo perché le reazioni degli altri ti deludono, quantomeno inizieresti a lavorare psicologicamente sulla reale questione e il FOCUS sarebbe sul problema vero. Quindi secondo me prova a sforzarti di aprire quel vaso di pandora, meglio se iniziando un percorso con uno psicologo.

  • Ti è stato scritto una marea di volte che non sempre la psicoterapia è sufficiente di fronte ad un DOC invalidante. Anzi, senza un supporto farmacologico, rischi di vanificare alcuni risultati conseguiti in analisi e di renderla meno efficace.

    Anche il tuo problema di coming out ne trarrebbe beneficio.

    Lo so, infatti anche il mio psicologo mi suggerisce una terapia farmacologica, ma credimi per uno ipocondriaco e che soffre di doc da contaminazione, anche prendere una semplice pasticca come uno psicofarmaco può sembrare l’ingestione di un veleno terribile. Non sarà facile, anche perché mi trovo in un bivio, da una parte iniziare la terapia con gli psicofarmaci, e tentare il tutto per tutto, anche se dovrei sicuramente stare meglio nel lungo termine. Dall’altro aiutarmi con piccole cose, tipo fare esercizio, fare le cose che mi piacciono ecc... sinceramente non so che ne uscirà ma devo fare una scelta. Anche perché per me ragazzi non è un doc blando, ma io se cammino per strada mi sento attorniato da pericoli, ogni azione che compio ho paura di incidenti domestici, lesioni, potenziali danni fisici...cioè sono ossessionato. Diventa invalidante ad un certo punto.

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